Oggi, 2 maggio 2025, ha accoltellato la moglie di 48 anni nella loro casa di San Secondo Parmense, nella Bassa Reggiana. Poi, mentre la donna veniva soccorsa e lui tentava di fuggire, è rimasto coinvolto, con la sua auto, in un grave incidente frontale ed è morto. Dhahri Abdelhakim, di origine tunisina, aveva 58 anni. Le ragioni del suo gesto restano al momento ignote.
Sia di Dhahri Abdelhakim che della moglie non si conoscono molti dettagli. A dare l'allarme, dopo che questa mattina il primo ha accoltellato la seconda nella loro casa di San Secondo, in provincia di Parma, sarebbero stati i figli presenti, di 6 e 8 anni, poi trasferiti in una struttura protetta.
"Aiuto, la mamma sta male", avrebbero gridato correndo fuori dall'abitazione, attirando così l'attenzione della vicina di casa, che ha prontamente chiamato il 118. All'arrivo dei sanitari, la donna era già in condizioni critiche: ferita e sanguinante, è stata soccorsa e portata in elicottero all'ospedale Maggiore.
Attualmente è ricoverata nel reparto di Rianimazione, in condizioni definite gravissime. Il marito, invece, non c'era: era fuggito. Solo poco dopo si è scoperto che era lui l'uomo di origine nordafricana morto in un incidente stradale avvenuto a poche centinaia di metri di distanza. I due figli maggiori, adolescenti, al momento dei fatti si trovavano a scuola.
I carabinieri stanno indagando per ricostruire non solo la dinamica dell'aggressione, ma anche quella dell'incidente in cui Abdelhakim ha perso la vita. Secondo quanto riportato da fonti locali, l'uomo - dopo essere scappato dall'abitazione di famiglia - avrebbe invaso la corsia opposta lungo la provinciale 10, schiantandosi frontalmente contro un camion.
È morto sul colpo. Le due persone a bordo del mezzo pesante sarebbero invece state ricoverate in gravi condizioni. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, c'è anche quella di un gesto volontario: il 58enne potrebbe aver scelto di togliersi la vita, provocando appositamente il sinistro. Maggiori risposte in tal senso arriveranno dagli accertamenti in corso.
"La violenza maschile sulle donne è una strage quotidiana. Ogni giorno nuove vittime, ogni giorno famiglie distrutte", ha scritto sui social Stefania Ascari, deputata del Movimento Cinque Stelle, commentando la notizia dell'accoltellamento. Nel suo post ha poi invocato maggiore prevenzione.
"Bisogna rafforzare i servizi territoriali, garantire protezione immediata a chi denuncia, ascoltare le richieste d'aiuto e intervenire. L'educazione affettiva e sessuale deve entrare nelle scuole", ha aggiunto, rivolgendo un pensiero alla donna ferita - con l'auspicio che possa sopravvivere - e ai suoi figli, colpiti da un trauma che li segnerà per sempre.
La sua storia è, purtroppo, la storia di molte. Appena qualche giorno fa, a Udine, Samia Bent Rejab Kedim, 46 anni, anche lei tunisina, è stata accoltellata dal marito più grande, di 59, che aveva denunciato. Mohamed, questo il suo nome, era stato addirittura sottoposto a un divieto di avvicinamento nei suoi confronti.
Incurante di ciò, le ha teso un agguato. Dopo averla colpita (e uccisa) si è dato alla fuga in auto, finendo anche lui per morire in un incidente frontale con un camion cisterna. Non si esclude, come nel caso di Abdelhakim, che l'impatto sia stato volontario, con l'uomo uscito fuori strada intenzionato a farla finita: sul luogo del sinistro non sono stati rilevati segni di frenata.