Il grande cinema italiano è stato protagonista sul piccolo schermo con la 70esima edizione dei Premi David di Donatello. L'importanza di questa edizione è già evidente nei numeri del concorso: centinaia di film iscritti, tra cui opere prime, lavori di registe donne e un vasto panorama di documentari e cortometraggi, pronti a mostrare al pubblico il meglio della creatività e del talento del nostro cinema. Ma chi ha vinto?
Il primo premiato è stato il miglior attore non protagonista, ossia Francesco Di Leva (il secondo David della sua carriera su quattro nomination) per "Familia": "Sapevo di vincere. Se l'è sognato mia figlia Morena che mi ha chiesto di salutarla. Io ti amo, sei la mia vita". Il premio gli è stato consegnato da Lunetta Savino.
Poi sul palco è salito Ferzan Ozpetek per il premio David dello Spettatore per "Diamanti": "La vostra scelta è stata un regalo bellissimo". Visibilmente emozionato, ha tirato fuori un foglio e ha fatto tutti i ringraziamenti del caso. Il premio gli è stato dato da Mara Venier.
Ogni film nasce da una pagina bianca e così il premio alla migliore sceneggiatura originale è andato a Maura Delpero per "Vermiglio": "Vorrei ringraziare a chi mi è stato vicino in questo momento di solitudine che è la scrittura. Grazie all'Accademia per aver votato questa tematica".
La migliore scenografia è andata a Tonino Zera, per l’arredamento, insieme a Carlotta Desmann e Maria Grazia Schirripa, per la scenografia, per il loro straordinario lavoro nel film "Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta".
Giuseppe Fiorello ha premiato Valeria Bruni Tedeschi per "L'arte della gioia" come migliore attrice non protagonista: "Vorrei ringraziare davvero tutti. Chiaramente Valeria che un'amica, una sorella, un doppio, meglio di me". Dei ringraziamenti più soft, rispetto a quelli fatti nel 2017 (per il David come Migliore attrice protagonista) che sono diventati un vero e proprio cult.
VAI VALERIA RICREA IL MOMENTO PIÙ ICONICO #David70 pic.twitter.com/cHm2IUZuAI
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Monica Bellucci ha consegnato il Premio Cinecittà David 70 a Giuseppe Tornatore: "In questo luogo mi sento come a casa, ho girato due film proprio al Teatro 5. Sono onorato di inaugurare questo nuovo premio". Timothée Chalamet ha ricevuto il David Speciale per "Chiamami col tuo nome" di Luca Guadagnino.
Migliore sceneggiatura non originale è andata a Valeria Golino, Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo per "L'arte della gioia", mentre il David alla carriera è andato a Pupi Avati.
Massimo Cantini Parrini ha vinto il Premio per i Migliori costumi per il film "Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta". Mario Martone premia, invece, Margherita Vicario come Migliore esordio alla regia per "Gloria!": "Spero di riuscire a fare per sempre è quello di reagire alla realtà e di non chiudere mai gli occhi".
Dopo una intensa esibizione di Riccardo Cocciante (con tanto di stop a causa di un suo errore), il premio David giovani è andato a Gabriele Salvatores per "Napoli - New York". Emanuela Fanelli ha poi premiato Tecla Insolia come Migliore attrice protagonista per "L'arte della gioia" che è salita sul palco tra le lacrime: "Valeria, sono diventata qualcosa solo grazie a te. Questo è un personaggio meraviglioso, sei la regista dei sogni".
Claudio Santamaria ha premiato Elio Germano per "Berlinguer - La grande ambizione": "Un Palestinese deve avere la stessa dignità di un Israeliano", ha urlato a gran voce.
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Luca Zingaretti ha premiato Maura Delpero come Migliore regia per "Vermiglio" ed è la prima volta che questa statuetta va ad una donna.
Dopo le "rapide" premiazioni Migliore autore della fotografia, Miglior montaggio, Miglior cortometraggio, Migliore canzone originale, Miglior film documentario, Miglior trucco, Miglior compositore, Migliore acconciatura, Miglior suono, Miglior casting e Miglior produttore, è stata la volta del Migliore film andato a "Vermiglio" di Maura Delpero.
Ricapitolando, ecco l'elenco completo con tutti i vincitori, categoria per categoria, dei David di Donatello 2025: