La storia di Paola Caruso, showgirl e volto noto della televisione italiana, è segnata da una vicenda familiare complessa e toccante che ha commosso il pubblico.
Adottata da bambina, Paola ha scoperto solo da adolescente le sue vere origini, intraprendendo un percorso di ricerca che l’ha portata a conoscere la madre biologica e a ricostruire il puzzle della sua identità.
Paola Caruso è nata il 17 gennaio 1985 a Catanzaro ed è stata cresciuta da Wanda e Michele, i suoi genitori adottivi. Per tutta l’infanzia e la prima adolescenza, Paola ha creduto che fossero i suoi veri genitori, vivendo in un ambiente sereno e protetto.
Wanda, la mamma adottiva, è una figura centrale nella vita di Paola: le ha trasmesso valori, affetto e un senso profondo della famiglia. Michele, il papà adottivo, è scomparso nel 2015, ma ha lasciato un segno indelebile nel cuore della figlia, tanto che Paola ha scelto di chiamare suo figlio Michele in suo onore.
La scoperta dell’adozione è arrivata in modo traumatico quando Paola aveva 13 anni: fu una sua amica, anche lei adottata, a rivelarle la verità durante un litigio. I genitori avevano sempre temuto di affrontare il discorso, forse per paura di perdere la cosa più cara che avevano, come ha raccontato la stessa Paola.
Nonostante lo shock iniziale, la showgirl ha sempre dichiarato che Wanda e Michele sono la sua vera famiglia: “La mia mamma è la donna che mi ha cresciuto, lei mi ha insegnato i principi e i valori della vita: noi siamo quello che ci hanno insegnato i nostri genitori”.
Oggi Paola vive ancora con la madre Wanda, che purtroppo è malata di Alzheimer. La loro relazione è rimasta fortissima, e la showgirl si prende cura di lei con dedizione, insieme al figlio Michele. Wanda e Michele hanno rappresentato per Paola un porto sicuro, regalandole amore incondizionato e stabilità, anche nei momenti più difficili.
Il percorso di ricerca delle origini ha portato Paola Caruso a conoscere, nel 2019, la madre biologica Imma Meleca. L’incontro è avvenuto pubblicamente, durante una puntata di “Live – Non è la D’Urso”, dove il test del DNA ha confermato la parentela tra le due donne.
Imma aveva raccontato di essere stata ingannata al momento del parto: i suoi genitori e i medici le fecero credere che la neonata fosse morta, per nascondere lo scandalo di una relazione segreta con un noto calciatore degli anni Ottanta.
Dopo la scoperta, Paola ha provato a costruire un rapporto con Imma, riconoscendo che si trattava di un tassello fondamentale per la sua identità. Tuttavia, la relazione tra le due non è mai stata semplice: “Io ho provato a conoscerla e a costruire un rapporto con lei, perché era un tassello che mi mancava nel puzzle di me stessa, ma non è facile dopo 35 anni”, ha spiegato Paola a Verissimo.
La showgirl ha sottolineato più volte che, pur riconoscendo Imma come madre biologica, il suo vero punto di riferimento resta Wanda: “Imma è una persona presente nella mia vita ma non posso considerarla la mia mamma”.
Dal rapporto con Imma, Paola ha scoperto anche di avere una sorellastra, Vanessa, e un fratellastro, Luigi, figli che Imma ha avuto dopo la sua nascita. Nonostante alcune incomprensioni e momenti difficili, la conoscenza della madre biologica ha rappresentato per Paola una tappa importante nel suo percorso di crescita personale.
La figura del padre biologico di Paola Caruso è rimasta a lungo avvolta nel mistero. Dopo anni di ricerche, Paola ha dichiarato di aver scoperto la sua identità: si tratta di un ex calciatore del Catanzaro, molto noto negli anni Ottanta, che ebbe una breve relazione con Imma Meleca.
La showgirl non ha mai rivelato pubblicamente il nome dell’uomo, spiegando che lui non ha mai voluto incontrarla e non si è mai interessato a lei: “Lui non ha mai voluto incontrarmi. Non gli interessa. È un ex calciatore importante, è stato un portiere. Il nome non si può dire sennò mi fa causa”.
Per Paola, però, il vero padre resta Michele, l’uomo che l’ha cresciuta e amata senza riserve. “Io di padre ne ho avuto solo uno: papà Michele. Quello che si è preso cura di me da sempre. Non a caso ho dato a mio figlio il suo nome. Purtroppo se n’è andato”.