16 May, 2025 - 15:08

Festa Della Mamma, la maternità è davvero un diritto tutelato?

In collaborazione con
Roberta Gentile
Festa Della Mamma, la maternità è davvero un diritto tutelato?

La Festa della Mamma, celebrata sempre la seconda domenica di maggio è il giorno in cui si esplicita tutta la propria riconoscenza a coloro che ci donano la vita.

La maternità è un fattore che influisce molto sulla vita di ogni donna, sia fisicamente che mentalmente, e che cambia totalmente i ritmi della sua quotidianità. Purtroppo, però, tutt'oggi ci sono tantissimi casi in cui si deve rinunciare ad un posto di lavoro per la mancanza di diritti riconosciuti o perché semplicemente il datore di lavoro decide di licenziare la dipendente in questione, appena appresa la notizia.

C'è chi non riceve proprio un'assunzione solo perché manifesta la volontà di voler diventare madre un giorno: una vera ingiustizia, ma soprattutto anche una contraddizione. Pare chiaro che se vi è una diminuzione demografica vi è anche una diminuzione dei ritmi di produzione e delle vendite dei prodotti per neonati e bambini e, di conseguenza, meno denaro a disposizione da spendere e che permetta di favorire la crescita dell'economia.

La domanda, quindi, sorge spontanea: perchè non sono stati ancora effettuati degli interventi EFFICIENTI di tutela per le dipendenti e che invoglino i datori di lavoro a rispettare tali condizioni. favorendo l'andamento in positivo anche delle attività più piccole e con più difficoltà?

Festa della mamma, la musica come espressione della maternità in tutte le sue forme

Il mondo della musica, tuttavia, nella maggior parte dei casi non subisce delle battute di arresto a seguito di una gravidanza ma, al contrario, diventa un evento che contribuisce in positivo per la creatività delle artiste.

Famosissime risultano essere le canzoni Celeste" dell'artista Laura Pausini e "Profumo di mamma" di Anna Tatangelo.

Nelle due canzoni, si denota come sia possibile trattare la medesima tematica con sfumature e toni differenti e ciò dovrebbe far comprendere anche come sia un'esperienza diversa per ogni donna. È davvero utile, quindi, generalizzare e giudicare un evento così personale?

I social sono stracolmi di attacchi rivolti alle mamme e ancor di più a quelle più famose sia per quanto riguarda la gravidanza e sia paradossalmente per come si affronta la settimana del ciclo mestruale.

Attacchi come "la gravidanza non è una malattia", "quante lamentele per un po' di mal di pancia" dimostrano come i passi in avanti siano bloccati dalla mancanza di empatia di cui soffrono molti uomini, ma purtroppo soprattutto alcune donne.

Si tratta di una competizione futile e ignorante che causa solo dei danni a tutti: e se in futuro ad avere gli stessi problemi sarà una figlia, sorella, cugina degli stessi haters? È davvero possibile che per mettersi nei panni degli altri si debba sempre e per forza indossarli? Siamo nel 2025 e l'empatia manca sempre di più, infatti moltissima gente decide ogni giorno di confidarsi con le varie forme di intelligenza artificiale invece che prediligere dei rapporti umani e questo dovrebbe far capire molto.

Festa della mamma, la cronaca rosa deve tutelare la privacy delle future mamme?

Ad esplodere in questi ultimi giorni è una polemica rivolta al giornalista di "Chi" che ha deciso di pubblicare le foto del pancione di Giulia De Lellis. L'influencer, per l'appunto, si è poi ritrovata costretta ad annunciare la notizia pubblicamente sui social ma non si è risparmiata nell'esprimere il suo dissenso nei giorni prima.

A commentare la vicenda sono state anche Aurora Ramazzotti e Jacqueline Di Giacomo affermando quanto debba essere una scelta personale quella di rivelare una gravidanza poiché nei primi mesi potrebbero verificarsi svariate problematiche, essendo un periodo particolarmente delicato sia mentalmente che fisicamente.

Hanno poi spiegato come l'esser famosi o compagne dei vip non debba giustificare la mancanza di privacy per quanto riguarda la vita privata e non il lavoro.

Alfonso Signorini, direttore di "Chi", di contro, ha commentato:

virgolette
Probabilmente si sarà arrabbiata perché non ha potuto dare l'annuncio con tutti i suoi sponsor, ma il lavoro dei giornalisti è quello di dare notizie punto e basta.

Una risposta irriverente che ha smosso l'opinione pubblica, suscitando dei consensi ma anche delle critiche.

C'è chi afferma che se non si vuol far trapelare una notizia basti non dirla a nessuno o non mostrare il pancione in un luogo pubblico; chi sostiene che non abbia senso lamentarsi se poi gran parte degli annunci siano stati fatti o in uno stadio o sui social (anche se, aggiungerei bisognerebbe pensare che siano stati fatti dopo il terzo mese di gravidanza); chi argomenta sostenendo che le polemiche dei vip siano incoerenti in quanto non possono esser gli unici a sfruttare il mezzo del successo perché devono lavorare tutti così come i giornalisti e c'è chi concorda totalmente con le neo o future mamme mostrando vicinanza e comprensione.

Una vicenda, in poche parole, molto divisiva che dimostra contemporaneamente quanto qualsiasi lavoro e persino la vita dei vip abbia i suoi pro ed i suoi contro.

Roberta Gentile

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