Nino Benvenuti, all’anagrafe Giovanni Benvenuti, è stato uno dei più grandi pugili italiani di tutti i tempi, simbolo dello sport nazionale e icona mondiale della boxe. Nato a Isola d’Istria il 26 aprile 1938, Benvenuti ha segnato la storia con il suo oro olimpico ai Giochi di Roma 1960 e i titoli mondiali conquistati nei pesi superwelter e medi. La sua eleganza sul ring, il sorriso contagioso e la determinazione lo hanno reso un personaggio amato ben oltre i confini sportivi.
Nino Benvenuti si è spento a Roma all’età di 87 anni. La notizia della sua scomparsa è stata confermata da fonti vicine all’ex campione e dal mondo dello sport italiano, che ha subito manifestato il proprio cordoglio per la perdita di una figura tanto emblematica. Al momento, le fonti disponibili non riportano dettagli specifici sulle cause della morte, limitandosi a riferire che Benvenuti si è spento serenamente dopo una lunga vita dedicata allo sport e alla famiglia.
Alcune testate giornalistiche riportano che fosse affetto da una malattia, senza però specificare quale. Negli ultimi anni, si era progressivamente allontanato dalla scena pubblica, ma la sua presenza rimaneva costante nei ricordi di appassionati e addetti ai lavori. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca per la boxe italiana e mondiale.
La vita privata di Nino Benvenuti è stata intensa e, a tratti, segnata da momenti difficili. Il suo primo matrimonio fu con Giuliana, da cui ebbe cinque figli (quattro naturali e una adottiva). Tuttavia, il rapporto con i figli nati da questa unione fu spesso complesso e, come lo stesso Benvenuti ha raccontato, segnato da incomprensioni e distanze: “Non li vedo, non li sento, non mi vogliono parlare. Lei me li ha messi contro. Ho nipoti che non conosco e penso che, anche se non sono stato un buon padre, potrei ancora essere un buon nonno”.
Un dramma familiare colpì profondamente Benvenuti nel 2020, quando il primogenito Stefano si tolse la vita a 58 anni, dopo un periodo difficile segnato anche da problemi giudiziari. Questo evento lasciò un segno indelebile nella vita dell’ex campione.
Il grande amore della sua vita fu però Nadia Bertorello, Miss Emilia 1967, conosciuta durante gli anni della sua massima popolarità. La loro relazione, iniziata quando Benvenuti era già sposato, fu al centro di uno scandalo che scosse l’Italia degli anni Sessanta, tanto che persino Papa Paolo VI rifiutò di incontrare il pugile.
Dalla relazione con Nadia nacque una figlia, Nathalie, che Benvenuti riconobbe solo molti anni dopo. Dopo decenni di separazione, i due si ritrovarono e si sposarono nel 1998, con una cerimonia celebrata da Gianfranco Fini e testimoniata da amici come Giuliano Gemma e Vittorio Sgarbi. Nadia Bertorello è scomparsa nel gennaio 2023, lasciando Benvenuti profondamente addolorato.
La carriera di Nino Benvenuti è tra le più luminose della boxe mondiale. Cresciuto a Trieste da una famiglia di esuli istriani, iniziò a combattere a 13 anni, distinguendosi subito per talento e determinazione. Dopo aver vinto titoli italiani ed europei da dilettante, il suo trionfo olimpico arrivò nel 1960, quando conquistò l’oro nei pesi welter battendo in finale il sovietico Jurij Radonjak. Quell’impresa lo consacrò come uno degli sportivi più amati d’Italia.
Passato professionista nel 1961, Benvenuti vinse tutti i primi 29 incontri, imponendosi poi anche a livello mondiale. Nel 1965 conquistò il titolo mondiale dei pesi superwelter battendo Sandro Mazzinghi a San Siro, per poi difenderlo ancora contro lo stesso avversario. Nel 1967 passò ai pesi medi, vincendo il titolo mondiale contro Emile Griffith, con cui diede vita a una storica trilogia di incontri, tra i più spettacolari della storia della boxe. Il primo match fu votato “Fight of the Year” nel 1967, mentre nel 1968 Benvenuti fu insignito del titolo di “Fighter of the Year”, unico italiano a ricevere tale onorificenza.
La sua carriera si concluse nel 1971, dopo la doppia sfida contro Carlos Monzón, con un bilancio straordinario: 82 vittorie (35 per KO), 7 sconfitte e 1 pareggio. Dopo il ritiro, Benvenuti fu commentatore televisivo, attore e ambasciatore dello sport italiano nel mondo. Nel 1992 fu inserito nella International Boxing Hall of Fame, primo italiano a ricevere questo riconoscimento.
Nino Benvenuti lascia un’eredità sportiva e umana immensa: la storia di un campione che ha saputo unire talento, sacrificio e passione, diventando un simbolo intramontabile della boxe e dello sport italiano.