22 May, 2025 - 13:22

Garlasco, i post social di Sempio e i "video intimi" di Chiara e Stasi come movente: nuove ipotesi

Garlasco, i post social di Sempio e i "video intimi" di Chiara e Stasi come movente: nuove ipotesi

A quasi 18 anni dai fatti, il delitto di Garlasco continua ad arricchirsi di nuovi particolari. Dettagli che aprono anche a ipotesi diverse rispetto a quella ufficiale, secondo cui ad uccidere Chiara Poggi, la mattina del 13 agosto 2007, fu l'allora fidanzato Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione e oggi in regime di semilibertà. 

Attualmente è indagato per omicidio in concorso (con ignoti o con Stasi) Andrea Sempio. Secondo gli inquirenti, apparterebbero a lui sia una traccia di Dna trovata sotto le unghie della vittima, sia un'impronta palmare repertata sul muro del luogo del ritrovamento del cadavere. Punti su cui, comunque, sono in corso accertamenti.

Garlasco e i post di Sempio dopo la condanna di Stasi

Contro Sempio - già prosciolto in passato - sono stati raccolti nuovi elementi. Tra questi, nelle scorse ore, è spuntato un post che pubblicò su Facebook nei giorni della condanna in Appello di Alberto Stasi, nel dicembre 2014.

"L'essenziale è invisibile agli occhi... non dimenticare il mio segreto", scriveva il 37enne, citando (in modo impreciso) "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry, libro preferito di Stasi. Un riferimento diretto al condannato?

Forse. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, da alcuni diari sequestrati a Sempio emergerebbe un "interesse quasi ossessivo" nei confronti del "biondino". È anche per questo che, durante l'interrogatorio davanti ai pm, a Stasi sarebbe stato chiesto se lo conoscesse.

"Mai visto, né Chiara me ne hai parlato", la sua risposta. Altre domande avrebbero riguardato l'impronta di una mano rinvenuta in via Pascoli - attribuita dalla Procura proprio a Sempio, sulla base di 15 punti di contatto - e alcuni "video intimi".

I "video intimi" di Chiara Poggi e dell'allora fidanzato: il movente?

Si tratta di video che Chiara e Alberto si sarebbero scambiati negli anni del loro fidanzamento (nel 2007 stavano insieme da quattro anni). Video di cui aveva parlato il fratello della giovane, Marco Poggi, in un interrogatorio dell'ottobre 2007, sostenendo di esserne venuto a conoscenza, per caso, un anno prima, mentre usava il pc della sorella.

Quel computer, secondo i verbali, sarebbe stato utilizzato anche dagli amici di Marco, tra cui Andrea Sempio e Alessandro Biasibetti (oggi sacerdote, ma all'epoca fidanzato con Angela Taccia, attuale avvocata di Sempio). È possibile, si chiedono gli inquirenti, che i due ragazzi abbiano visto quei video e abbiano sviluppato delle fantasie? E se fosse questo, il movente del delitto?

Tanti interrogativi, poche certezze: si aspettano riscontri

Nella nuova inchiesta aperta dalla Procura di Pavia per fare luce sull'accaduto, al momento nulla è escluso. L'ipotesi di reato per "concorso" lascia intendere, anzi, che anche altre persone potrebbero essere presto iscritte nel registro degli indagati.

Di diverse è già stato acquisito il Dna, ora oggetto di approfondimento in incidente probatorio. Gli interrogativi da chiarire sono molti, come le ipotesi, che, è bene ricordarlo, in assenza di conferme restano tali. Non è escluso che chi indaga abbia tra le mani qualche carta ancora da giocare.

Perché l'alibi dell'indagato avrebbe iniziato a vacillare

Sempio si è sempre proclamato innocente, affermando di aver trascorso la mattina dell'omicidio a Vigevano, dove si trovava una libreria che frequentava spesso e che, però, quel giorno, era chiusa. A supporto della sua versione, nel 2008 consegnò agli inquirenti lo scontrino di un parcheggio, perfettamente integro. 

Da nuovi accertamenti è emerso però che potrebbe essere stata la madre, Daniela Ferrari, a procurarglielo. Quel giorno, la donna potrebbe aver incontrato - proprio a Vigevano, dove lui era in servizio - l'ex vigile del fuoco Antonio B., prelevando lo scontrino trovato dal padre di Sempio "mentre ripuliva la macchina" qualche giorno dopo il delitto e poi conservato. 

Il servizio mandato in onda dalla trasmissione Rai "La Vita in Diretta" il 21 maggio 2025.

Gli inquirenti continuano a lavorare nel massimo riserbo. Ulteriori sviluppi potrebbero essere vicini. Intanto, il mistero della morte di Chiara - che, almeno dal punto di vista giudiziario, sembrava chiuso - si fa sempre più fitto. 

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Sara D'Aversa
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