Dopo il violento attacco aereo russo contro l’Ucraina, il più massiccio dall’inizio del conflitto, Donald Trump è tornato a commentare la guerra, criticando duramente sia Vladimir Putin che Volodymyr Zelensky. Le sue parole hanno acceso nuovamente il dibattito sul ruolo degli Stati Uniti nel conflitto e sulla sua visione della politica estera americana.
“Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Vladimir Putin, ma gli è successo qualcosa. È completamente impazzito!” ha affermato il presidente americano, Donald Trump, in un post su TruthSocial. Le parole di Trump sono arrivate dopo che la Russia ha lanciato il più grande attacco aereo contro l'Ucraina dall'inizio della guerra, nel febbraio 2022.
Nonostante le aspre critiche nei confronti del leader russo, Trump ha sottolineato di aver "sempre avuto un ottimo rapporto con Vladimir Putin". Il presidente americano ha affermato che il suo omologo “sta uccidendo inutilmente un sacco di persone”.
Trump ha anche lanciato un avvertimento a Mosca, affermando che se Putin "vuole tutta l'Ucraina", una tale ambizione “porterà alla caduta della Russia”.
Donald Trump Truth Social 05.25.25 08:46 PM EST
— Commentary Donald J. Trump Posts From Truth Social (@TrumpDailyPosts) May 26, 2025
I’ve always had a very good relationship with Vladimir Putin of Russia, but something has happened to him. He has gone absolutely CRAZY! He is needlessly killing a lot of people, and I’m not just talking about soldiers. Missiles…
Donald Trump ha promesso, durante il periodo elettorale, di porre fine rapidamente alla guerra in Ucraina. Con il suo insediamento, gli Stati Uniti hanno assunto il ruolo di principale mediatore tra Kiev e Mosca. Sebbene il presidente americano si dichiari spesso ottimista sui colloqui, questo ottimismo, a momenti, lascia il posto alla frustrazione.
Trump è già intervenuto infatti anche su questo punto, affermando ai giornalisti:
Gli attacchi russi continui, verificatisi per tre giorni dal venerdì alla domenica, hanno ucciso decine di persone e attirato l'indignazione della comunità internazionale.
La reazione del Cremlino è stata piuttosto calma, definendo le parole di Trump una "reazione emotiva". Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha affermato infatti che “si tratta di un momento molto importante, che è associato al sovraccarico emotivo di tutti e alle reazioni emotive”.
I toni concilianti si percepiscono anche nel resto delle sue dichiarazioni. Peskov ha affermato che Mosca è “veramente grata agli americani e personalmente al presidente Trump” per gli sforzi diplomatici.
Peskov ha riferito che Mosca sta lavorando per la pace. Tuttavia, le posizioni delle parti in guerra restano diverse nel modo di arrivare a un accordo. Per la Russia, prima di un cessate il fuoco bisogna procedere con i negoziati e per l’Ucraina è viceversa. Restano inoltre aperte diverse questioni tra le parti.
Anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ricevuto la sua parte di critiche da Donald Trump. Quest’ultimo ha aggiunto che Zelensky “non sta facendo alcun favore al suo Paese parlando in quel modo”.
Il leader ucraino aveva infatti recentemente dichiarato che “il silenzio dell’America” incoraggia Putin a continuare le ostilità.
Every night, our forces work to protect lives. Today, there was a large-scale and vile Russian attack. Ballistic missiles — some were successfully intercepted. There were also 250 drones, mostly Shaheds. I am grateful to everyone helping Ukraine with air defence. Delivering air… pic.twitter.com/x4c34pe7mO
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) May 24, 2025
All'inizio di maggio, i funzionari di Kiev e Mosca hanno tenuto colloqui diretti per la prima volta dopo anni di guerra. Nonostante gli sforzi e alcuni sviluppi, come un massiccio scambio di prigionieri che ha coinvolto mille detenuti da ciascuna delle parti, prosegue lo stallo negli sforzi diplomatici.
Le parole di Donald Trump sono in linea con la sua visione isolazionista, già pronunciata dall’inizio del suo secondo mandato. Trump non vuole coinvolgere gli Stati Uniti nei conflitti altrui. Allo stesso tempo, il tycoon vanta da tempo rapporti amichevoli con Vladimir Putin e sostiene di essere l’unico in grado di porre fine alla guerra che dura ormai da oltre tre anni.
Trump e Putin hanno avuto una telefonata il 19 maggio. Secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, il tycoon avrebbe poi comunicato agli alleati europei che Putin “non è pronto per la pace in Ucraina”.
Trump continua a ribadire che sarà lui a riportare la pace. Ma tra la realtà geopolitica e quella diplomatica, il cammino verso un accordo resta ancora tutto in salita.