Stefano Tacconi, icona del calcio italiano, ha dovuto fare i conti con una terribile e improvvisa malattia: nel 2022 è stato colpito da un grave aneurisma. Dopo il periodo che ha passato in coma, ha iniziato un percorso di rinascita e oggi sta meglio fortunatamente.
Ha affrontato con coraggio e determinazione la paura di non farcela, soprattutto grazie al sostegno della sua famiglia. L'amore della moglie Laura e dei figli è stato fondamentale. Ripercorriamo quei momenti così complicati e scopriamo tutti i dettagli sulla drammatica vicenda che ha colpito l'ex giocatore della Juventus.
Una malattia improvvisamente ha cambiato per sempre la vita di Stefano Tacconi: nell'aprile del 2022 l'ex portiere è stato colpito da un aneurisma cerebrale, per cui ha rischiato di perdere la vita. Un momento spaventoso per l'ex maglia della Juve, come ha raccontato lui stesso a Mara Venier, mentre era ospite in una puntata di Domenica In, e come ha rivelato anche sua moglie Laura in diverse interviste.
Quel drammatico giorno Stefano Tacconi era di ritorno insieme al figlio Andrea da una serata di beneficenza ad Asti. La mattina si è svegliato con un forte e insolito mal di testa ed è andato in farmacia con il figlio per acquistare delle medicine.
Andrea però, osservando meglio il padre, che continuava a ripetere di stare bene, si è accorto che qualcosa non andava. L'ex portiere, una volta sceso dalla macchina, ha accusato un malore improvviso e si è accasciato per terra.
L'arrivo tempestivo dei soccorsi è stato fondamentale: l'ambulanza ha trasportato Tacconi in ospedale e lì hanno capito che aveva avuto un aneurisma al cervello.
Dopo l'aneurisma Stefano Tacconi ha passato un periodo molto difficile: è stato diversi mesi in coma. La sua famiglia gli è sempre rimasta accanto, anche quando lui non poteva sentirli o accorgersi della loro presenza. Poi, piano piano, ha riaperto gli occhi e ha ricominciato a compiere piccoli gesti, come ha raccontato la moglie Laura. Sorrisi, piccoli movimenti, sguardi: era tornato finalmente cosciente e riusciva a comunicare.
L'ex portiere della Juve ha dovuto affrontare una lunga e complessa riabilitazione ad Alessandria. Dopodiché è stato trasferito a Milano e successivamente nella Casa Sollievo della Sofferenza, a San Giovanni Rotondo, dove l'ha seguito la sua famiglia, senza mai lasciarlo.
La malattia ha provato nel profondo Tacconi, come ha raccontato la moglie Laura:
Tacconi è stato dimesso dalla struttura di San Giovanni Rotondo nell'ottobre del 2023. Oggi sta meglio e le sue condizioni di salute, fortunatamente, sono molto migliorate. Dopo la paura e il dolore causati dalla malattia, l'ex portiere ha dovuto affrontare un periodo davvero complesso, che poi ha deciso di raccontare nel libro che ha scritto, intitolato L’arte di parare.
Coraggio e determinazione non sono mai mancati però: con questa tragica esperienza, Stefano si è reso conto ancor di più di quanto è stato fortunato e di quali siano le cose che contano davvero nella vita. Non fuma e non beve più, conduce uno stile di vita sano, circondato dall'affetto incrollabile dei suoi cari.