27 May, 2025 - 11:23

Lunetta Savino e la malattia della madre: come è morta la mamma dell'attrice?

Lunetta Savino e la malattia della madre: come è morta la mamma dell'attrice?

Lunetta Savino è una delle attrici italiane più amate e riconoscibili, nota al grande pubblico per il ruolo di Cettina in Un medico in famiglia e per una carriera ricca di successi tra teatro, cinema e televisione. Dietro il sorriso e la simpatia che l’hanno resa celebre, si cela una donna che ha vissuto anche momenti di grande dolore, in particolare legati alla malattia e alla perdita della madre, Gigliola De Donato, figura centrale nella sua vita.

Nata a Bari nel 1957, Lunetta Savino è cresciuta in una famiglia di insegnanti: il padre Gino, docente di storia e filosofia, e la madre Gigliola, professoressa universitaria di letteratura italiana moderna e contemporanea. Entrambi hanno trasmesso alla figlia il valore dello studio e della cultura, elementi che Lunetta ha sempre riconosciuto come fondamentali per la sua formazione personale e professionale. In numerose interviste, l’attrice ha ricordato con affetto la madre, descrivendola come una donna colta, libera e anticonformista, capace di conquistare anche gli studenti più difficili con la sua passione per l’insegnamento.

Gigliola non era solo una madre attenta, ma anche una compagna di discussioni e riflessioni: con lei, Lunetta condivideva l’amore per i libri, l’arte e il cinema. Questo rapporto profondo è stato però segnato da una prova durissima, che ha cambiato per sempre la vita dell’attrice.

Malattia e causa della morte della madre di Lunetta Savino

Dopo i settant’anni, la madre di Lunetta Savino è stata colpita dall’Alzheimer, una delle malattie neurodegenerative più devastanti, capace di cancellare progressivamente i ricordi, la personalità e la capacità di comunicare. Per una donna come Gigliola, la cui vita era stata dedicata alla cultura e alla trasmissione del sapere, la diagnosi è stata particolarmente crudele. Lunetta ha più volte raccontato il dolore di vedere la mente brillante della madre “annientata da una malattia che colpisce proprio la mente”, sottolineando quanto sia stato difficile accettare che una persona così viva e curiosa potesse essere privata della sua identità più profonda.

L’attrice ha ricordato quegli anni come un periodo di grande sofferenza, segnato dall’impossibilità di condividere con la madre le conversazioni che avevano sempre arricchito la loro relazione. “A volte mi capita di pensare ‘devo dirlo alla mamma’, poi mi ricordo che non c’è più, ma l’istinto c’è ancora”, ha confessato con commozione. La perdita progressiva della comunicazione e della complicità ha rappresentato per Lunetta una sorta di lutto anticipato, che si è consumato giorno dopo giorno, prima ancora della morte fisica della madre.

La morte di Gigliola: un dolore che resta

Gigliola De Donato è morta a causa dell’Alzheimer, dopo anni di malattia. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo nella vita di Lunetta Savino, che ancora oggi ricorda la madre come una presenza fondamentale, capace di ispirare con il suo esempio di libertà e autenticità. Nonostante la sofferenza, l’attrice ha scelto di condividere pubblicamente la sua esperienza, sensibilizzando l’opinione pubblica sulle difficoltà che affrontano le famiglie colpite da questa patologia.

Lunetta ha più volte sottolineato quanto sia importante parlare di Alzheimer, non solo per chi ne è direttamente colpito, ma anche per i familiari, spesso lasciati soli ad affrontare un percorso lungo e doloroso. Attraverso il racconto della sua storia, l’attrice ha dato voce a tanti figli e figlie che vivono la stessa esperienza, offrendo conforto e solidarietà.

Il ricordo e l’eredità di una mamma speciale

Nonostante la malattia abbia sottratto a Lunetta la possibilità di confrontarsi con la madre negli ultimi anni, il ricordo di Gigliola resta vivo e presente. L’attrice spesso pubblica sui social foto e pensieri dedicati ai genitori, in particolare alla madre, sottolineando quanto la sua figura continui a ispirarla nella vita e nel lavoro. Gigliola viene descritta come una donna avanti per i suoi tempi, che non si conformava alle aspettative della società: portava i pantaloni, teneva i capelli corti e non si truccava, scegliendo sempre di essere se stessa.

Questa eredità di autenticità e coraggio ha segnato profondamente Lunetta, che ha saputo trasformare il dolore della perdita in una forza creativa. La sua carriera, costellata di ruoli intensi e impegnativi, è anche un omaggio alla madre e ai valori che le ha trasmesso.

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