Lunetta Savino, attrice amatissima dal pubblico italiano, deve molto della sua formazione e del suo carattere ai suoi genitori, Gino Savino e Gigliola De Donato. Entrambi insegnanti, hanno trasmesso alla figlia valori fondamentali come la disciplina, l’importanza dello studio e la curiosità intellettuale. Ma chi è davvero il padre di Lunetta Savino? E quanti anni ha oggi?
Gino Savino è una figura centrale nella vita dell’attrice. Nato a Bari, come la figlia, è stato professore di storia e filosofia in un liceo della città. Uomo di grande cultura e rigore, ha rappresentato per Lunetta un punto di riferimento costante, sia dal punto di vista umano che intellettuale. La sua carriera di docente è stata lunga e appassionata, e ancora oggi viene ricordato per la sua dedizione all’insegnamento e per la capacità di trasmettere ai giovani l’amore per la conoscenza.
Lunetta, in più occasioni, ha raccontato quanto i genitori abbiano inciso sulle sue scelte di vita. Se da un lato Gino e Gigliola speravano per la figlia un futuro più stabile e sicuro, magari come insegnante, hanno comunque sostenuto la sua passione per il teatro e la recitazione, a patto che completasse gli studi universitari. “I miei genitori mi hanno aiutato a comprendere l’importanza di avere una buona istruzione nella vita”, ha dichiarato l’attrice, sottolineando come la laurea sia stata un traguardo importante anche per loro.
Uno degli aspetti che più colpisce della storia familiare di Lunetta Savino è la longevità del padre. Gino Savino ha compiuto 100 anni il 26 dicembre 2021, raggiungendo un traguardo davvero straordinario. Nel 2024, Gino ha spento 103 candeline e Lunetta ha celebrato il compleanno sui social.
In un’intervista, Lunetta ha raccontato con affetto e un pizzico di ironia alcuni episodi legati all’età avanzata del padre: “Fino a poco tempo fa guidava l’automobile e pretendeva di continuare a farlo per sentirsi autonomo, ma a un certo punto sono stata io a dirgli: basta, papà, non ti faccio più il rinnovo della patente, puoi essere pericoloso per te stesso e per gli altri. Tuttavia, non posso togliergli tutto e a volte mi arrendo alle sue incessanti richieste di libertà”. Queste parole restituiscono l’immagine di un uomo ancora energico, desideroso di mantenere la propria indipendenza nonostante l’età veneranda.
Lunetta descrive spesso il padre come una “roccia”, un uomo temprato dalle esperienze della guerra e della vita, appartenente a una generazione abituata al sacrificio e alla resilienza. “Sono uomini che hanno fatto la guerra, di altri tempi, sono delle rocce incredibili”, ha affermato l’attrice, sottolineando il rispetto e l’ammirazione che prova nei suoi confronti.
Nonostante una certa iniziale preoccupazione per la scelta della figlia di intraprendere la carriera artistica, Gino ha sempre sostenuto Lunetta, pur preferendo per lei un percorso più tradizionale. La loro relazione è fatta di dialogo, confronto e, a volte, di piccoli scontri generazionali, ma sempre nel segno dell’affetto e della stima reciproca.
La famiglia Savino ha avuto un ruolo fondamentale nella formazione personale e professionale dell’attrice. La madre, Gigliola De Donato, era professoressa universitaria di letteratura italiana moderna e contemporanea, mentre il padre Gino insegnava storia e filosofia. Entrambi hanno trasmesso a Lunetta l’amore per la cultura e la consapevolezza che lo studio rappresenta una base solida per affrontare la vita.
Fin da bambina, Lunetta mostrava una naturale inclinazione per le arti, ma è stato grazie al sostegno dei genitori che ha potuto frequentare il liceo classico e poi laurearsi al DAMS dell’Università di Bologna, prima di intraprendere la carriera teatrale e televisiva.