Bianca Balti, una delle top model italiane più note al mondo, ha recentemente raccontato pubblicamente la sua battaglia contro una malattia che colpisce ogni anno migliaia di donne: il tumore ovarico. La sua storia, fatta di coraggio, trasparenza e voglia di vivere, ha acceso i riflettori su una patologia spesso silenziosa e difficile da diagnosticare precocemente.
Nel settembre 2024, Bianca Balti ha ricevuto una diagnosi che ha cambiato la sua vita: tumore ovarico al terzo stadio. Tutto è iniziato con un forte dolore nella parte bassa dell’addome, che l’ha portata al pronto soccorso. Inizialmente pensava si trattasse di un’appendicite, ma gli esami hanno rivelato la presenza di un cancro all’ovaio, già in fase avanzata.
La modella, 40 anni, ha scelto di condividere la notizia con i suoi fan tramite i social, pubblicando un post direttamente dalla stanza d’ospedale. “Ho un lungo viaggio davanti a me, ma so che sconfiggerò questo tumore. È stata una settimana piena di paura, dolore e lacrime, ma soprattutto amore, speranza e forza”, ha scritto, mostrando fin da subito una forza d’animo straordinaria.
Il tumore che ha colpito Bianca Balti si trova alle ovaie, più precisamente si tratta di un carcinoma ovarico diagnosticato al terzo stadio. Questa è una delle forme più insidiose di cancro ginecologico, spesso asintomatica nelle fasi iniziali e quindi difficile da individuare precocemente. La diagnosi, infatti, è arrivata solo dopo la comparsa di sintomi acuti come il dolore addominale.
La storia di Bianca Balti non inizia però con la diagnosi del tumore. Nel 2022, la modella aveva già affrontato una decisione difficile: sottoporsi a una mastectomia bilaterale preventiva, cioè l’asportazione di entrambi i seni, dopo aver scoperto di essere portatrice della mutazione genetica BRCA1. Questa mutazione aumenta notevolmente il rischio di sviluppare tumori al seno e alle ovaie.
La scelta di non asportare anche le ovaie, come invece aveva fatto l’attrice Angelina Jolie, era stata dettata dal desiderio di poter avere un altro figlio. Bianca aveva congelato i propri ovociti e sperava ancora in una futura maternità. Purtroppo, il tumore ovarico si è manifestato prima che potesse prendere ulteriori decisioni preventive.
Dopo la diagnosi, Bianca Balti si è sottoposta a un intervento chirurgico per rimuovere il tumore, seguito da un ciclo di chemioterapia iniziato nell’ottobre 2024 e concluso a gennaio 2025. La chemioterapia ha comportato, come spesso accade, la perdita dei capelli, che la modella ha documentato con coraggio sui social, mostrando anche la gioia per la ricrescita dopo la fine delle cure.
Terminata la chemioterapia, Bianca ha iniziato una nuova fase della terapia con gli inibitori PARP, farmaci mirati che agiscono bloccando l’enzima PARP, fondamentale per la riparazione del DNA danneggiato nelle cellule tumorali. Questo tipo di trattamento è particolarmente efficace nei tumori associati alla mutazione BRCA, come nel caso di Bianca. La modella ha raccontato di dover restare ferma per almeno tre settimane per monitorare la risposta alla nuova cura e adattare i dosaggi se necessario.
La vicenda di Bianca Balti mette in luce l’importanza della prevenzione e della consapevolezza genetica. La modella ha sempre parlato apertamente della sua condizione di portatrice della mutazione BRCA1, sottolineando quanto sia fondamentale conoscere i propri rischi e valutare, insieme ai medici, le strategie preventive più adatte.
Con il suo racconto, Bianca Balti vuole essere un esempio di forza e speranza per tutte le donne che si trovano ad affrontare la stessa battaglia. “Non do più per scontata la mia vita e la mia gratitudine ha raggiunto il picco massimo. Tutto ha iniziato ad avere il sapore di una vera benedizione. Ciò che non mi ha ucciso mi ha fatto amare ancora di più la vita”, ha scritto in occasione della giornata mondiale contro il cancro.
Oggi Bianca Balti continua il suo percorso di cura e si mostra al pubblico con una nuova consapevolezza, anche sui palchi più importanti come quello del Festival di Sanremo. La sua testimonianza è un messaggio potente: affrontare la malattia con dignità, senza vergogna, e parlare apertamente di prevenzione può fare la differenza per molte donne.
La battaglia di Bianca Balti contro il tumore ovarico è ancora in corso, ma la sua determinazione e il suo esempio rappresentano una luce di speranza per chiunque si trovi ad affrontare un percorso simile.