La storia di Lucrezia Lante della Rovere, attrice di talento e donna di grande sensibilità, si intreccia profondamente con quella della madre, Marina Ripa di Meana. Un rapporto intenso, spesso al centro dell’attenzione mediatica, segnato da affetto, conflitti e, soprattutto, dalla lunga malattia che ha colpito Marina. La battaglia contro il cancro della madre ha lasciato un’impronta indelebile nella vita di Lucrezia, condizionando non solo il loro legame ma anche la visione della vita dell’attrice.
Marina Ripa di Meana, nata Marina Elide Punturieri, è stata una delle figure più iconiche della mondanità romana, stilista, scrittrice, personaggio televisivo e attivista. La sua esistenza è stata sempre vissuta sotto i riflettori, tra successi editoriali, battaglie civili e una presenza costante nei salotti più esclusivi d’Italia. Tuttavia, nel 2002, la sua vita cambia radicalmente quando le viene diagnosticato un tumore al rene, che successivamente si estende anche al polmone.
Nonostante la gravità della malattia, Marina affronta la diagnosi con coraggio e determinazione, scegliendo di parlare pubblicamente della sua condizione. La sua battaglia contro il cancro dura oltre 16 anni, durante i quali non smette mai di lottare, diventando un esempio di resilienza per molti. In numerose interviste, Marina racconta di come la malattia abbia inciso profondamente sulla sua quotidianità, costringendola a sottoporsi a interventi chirurgici, cicli di chemioterapia e terapie sperimentali.
Uno dei momenti più significativi del percorso di Marina Ripa di Meana è quando decide di apparire in televisione con il volto coperto da un velo, dopo che le terapie avevano provocato gravi effetti collaterali e sfigurato il suo aspetto. Questo gesto, forte e coraggioso, rappresenta la volontà di non nascondere la sofferenza e di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla realtà della malattia. Marina diventa così simbolo di una lotta vissuta senza vergogna, ma anche di una donna capace di affrontare la propria fragilità con dignità.
Marina Ripa di Meana si spegne il 5 gennaio 2018, all’età di 76 anni, dopo un lungo calvario. Negli ultimi mesi di vita, quando le condizioni fisiche peggiorano drasticamente, Marina prende una decisione difficile: opta per la sedazione palliativa profonda e continuata, rifiutando l’accanimento terapeutico e scegliendo di affrontare la fine con consapevolezza e serenità. In un video-testamento, la stilista racconta di aver pensato anche al suicidio assistito, ma di aver poi preferito una soluzione che le permettesse di non soffrire ulteriormente, invitando tutti a informarsi sulle possibilità offerte dalle cure palliative.
Il rapporto tra Lucrezia Lante della Rovere e Marina Ripa di Meana è sempre stato caratterizzato da una grande intensità emotiva. Cresciuta in una famiglia esposta alla mondanità e alle pressioni pubbliche, Lucrezia ha spesso raccontato quanto la personalità forte e anticonformista della madre abbia influenzato la sua crescita. Tuttavia, la lunga malattia di Marina ha rappresentato uno spartiacque, cambiando profondamente la dinamica tra le due donne.
Lucrezia non ha mai nascosto quanto la malattia della madre abbia condizionato il loro rapporto. In diverse interviste, l’attrice ha spiegato come il dolore, la paura e la fragilità vissute accanto a Marina abbiano reso più difficile il dialogo e la comprensione reciproca. “La malattia di mia madre ha segnato profondamente il nostro legame. Ha reso tutto più difficile, più doloroso, ma anche più vero. Ci ha costrette a confrontarci con la paura della perdita e con la necessità di dirsi le cose importanti prima che sia troppo tardi”, ha dichiarato Lucrezia.
Dopo la scomparsa della madre, Lucrezia Lante della Rovere ha scelto di condividere pubblicamente il suo dolore e la sua esperienza, trasformando la sofferenza in testimonianza. Ha più volte sottolineato come il coraggio di Marina nell’affrontare la malattia sia stato un esempio non solo per lei, ma per tutte le persone che vivono situazioni simili. “Mia madre ha combattuto la malattia come una guerriera e sarà sempre un grande esempio per me, per le mie figlie e per tutti noi”.
L’eredità lasciata da Marina Ripa di Meana non è solo quella di una donna famosa e controversa, ma anche di una madre che, pur tra mille difficoltà, ha saputo insegnare a sua figlia l’importanza della dignità, della verità e del coraggio di affrontare la vita senza maschere.