04 Jun, 2025 - 15:14

Perché i senatori dell'opposizione si sono seduti per terra contro il decreto Sicurezza

Perché i senatori dell'opposizione si sono seduti per terra contro il decreto Sicurezza

Come quando si giocava a giro, giro tondo da bambini. Oppure come quando protestava il Mahatma Gandhi: in maniera non violenta, ma magari sdraiandosi a terra.

Chissà a quale senatore dell'opposizione sarà venuto in mente di inscenare questa forma di protesta contro il decreto Sicurezza. E chissà come questo stesso senatore (o senatrice) ha fatto a convincere i suoi colleghi di Pd, Avs e Movimento Cinque Stelle a seguirlo e a occupare seduti per terra lo spazio che delimita l'emiciclo dai banchi del Governo di Palazzo Madama.

Fatto sta che il centrosinistra le ha tentate tutte per impedire l'approvazione definitiva della legge di conversione del decreto Sicurezza che introduce qualcosa come 14 nuovi reati e 9 nuove aggravanti di pena.

L'associazione Antigone l'ha definito "il più grande attacco al diritto di dissenso dell'era repubblicana". Ma per il presidente del Senato Ignazio La Russa, per impedirne l'approvazione, non si è visto nulla di nuovo sotto il sole.

virgolette
Vi prego, vi prego: non è una novità. È già avvenuto, Prego accomodatevi, c'è ancora posto qui ai bordi. Però, seduti in silenzio: così mi piace. C'è un precedente: Schifani fece proseguire la seduta come farò io adesso

ha detto La Russa senza scomporsi più di tanto quando ha visto il centrosinistra sistemarsi giù per terra a mò di assemblea studentesca. Poi ha dovuto interrompere i lavori. Ma tant'è: giro, giro tondo, non è cascato il mondo. 

Il motivo per cui i senatori si sono seduti per terra 

Ma, andando a spulciare i contenuti della nuova legge, perché i senatori di sinistra sono arrivati ad inscenare questa protesta?

Paradossalmente, nel decreto Sicurezza (ora legge) c'è anche una norma che colpisce le manifestazioni come la loro.

La si incontra al capitolo "blocchi stradali e lesioni ad agenti di polizia": con la nuova norma in vigore, il blocco stradale o ferroviario da sanzione amministrativa diventa un illecito penale a sé punito con un mese di carcere e una multa fino a 300 euro.

Se poi il blocco “è commesso da più persone riunite”, la pena può salire “da sei mesi e due anni”.

Quanto al reato di “lesioni personali ai danni di un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni o del servizio" prevede la reclusione da due a cinque anni e con la possibilità di arresto in flagranza nel caso in cui avvenga durante le manifestazioni pubbliche.

I contenuti della legge sulla sicurezza: la norma anti-Tav

La nuova legge introduce il reato di rivolta in carcere (ma, con uno sguardo agli immigrati, anche nei Cpr) con pene da uno fino a cinque anni.

Ma si fa riferimento anche a una nuova fattispecie penale a cui pure ha alluso la manifestazione di oggi dei senatori di sinistra: si tratta della “resistenza passiva” ribattezzata anche anti-Gandhi.

Con questa, c'è l'aggravante della violenza o minaccia a pubblico ufficiale al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica, come l’Alta Velocità Torino-Lione o il Ponte di Messina.

Servizi segreti, la norma che ha allarmato Renzi

Nella nuova legge Sicurezza c’è poi una norma che ha allarmato in maniera particolare l'ex premier Matteo Renzi, tanto da fargli dire che il Governo, per volerla, si è bevuto il cervello

Qual è il pericolo di questa norma? Secondo Renzi, autorizzerebbe i Servizi segreti a partecipare e dirigere associazioni sovversive o terroristiche e a prendere parte sotto copertura ad associazioni mafiose. 

C'è poi l'inserimento del nuovo reato di “detenzione di materiale con finalità di terrorismo”. Il riferimento è a congegni bellici, armi da fuoco e sostanze chimiche o batteriologiche nocive. Per questo si è puniti con la reclusione da due a sei anni.

Divieto di cannabis 

La nuova legge sulla sicurezza vieta anche l'importazione, la cessione, la lavorazione, la commercializzazione e la spedizione delle infiorescenze della canapa sativa. Già nei mesi scorsi, l'opposizione, con Più Europa in prima fila, ha parlato di "furia proibizionista" del centrodestra. Col pericolo di mandare in fumo un settore, quella della cannabis light, che dà lavoro a 13 mila persone.

Il risultato della seduta

E comunque: con la fiducia, la norma sicurezza è passata definitivamente con 109 sì, 69 contrari e 1 astenuto. Per il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi si tratta di "un provvedimento strategico". E Giovanni Donzelli di Fratelli d'Italia ha stappato lo champagne così

 

LEGGI ANCHE