06 Jun, 2025 - 14:23

Modello 770, proroga al 30 settembre 2025 e semplificazioni per i datori di lavoro: ecco cosa cambia

Modello 770, proroga al 30 settembre 2025 e semplificazioni per i datori di lavoro: ecco cosa cambia

Modello 770: la dichiarazione annuale dei sostituti d’imposta si rinnova. Nel 2025 debutta la modalità semplificata, con importanti novità per le aziende con meno di cinque dipendenti. Con il provvedimento n. 241540 del 3 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha ufficializzato la proroga per l’invio dei dati relativi alle ritenute, estendendo la scadenza al 30 settembre.

Chi può utilizzare il Modello 770 semplificato? Come funziona la trasmissione dei dati con il Modello F24? Chi è escluso da questo adempimento?

Prima di scoprire cosa cambia davvero, vi consigliamo la visione del video YouTube di Previdenza TV sulle novità in vigore da quest'anno.

Modello 770 semplificato, chi può presentarlo nel 2025

Il nuovo Modello 770 semplificato nasce dalla volontà di alleggerire gli adempimenti per i sostituti d’imposta più piccoli. Il riferimento normativo è l’articolo 16 del Decreto Legislativo n. 1/2024, noto anche come Decreto Adempimenti. Il perimetro applicativo è ben definito. Possono accedere alla nuova modalità esclusivamente i sostituti d’imposta che, cumulativamente:

  • erogano soltanto redditi da lavoro dipendente o assimilati;
  • effettuano versamenti delle ritenute tramite Modello F24;
  • non avevano più di quattro dipendenti al 31 dicembre 2024;
  • sono tenuti alla presentazione della dichiarazione annuale dei sostituti d’imposta.

Il Modello 770 semplificato consente a questi soggetti di trasmettere in forma più agile i dati relativi alle ritenute operate nel corso dell’anno. Rispetto alla versione ordinaria, la nuova modalità punta a ridurre il carico informativo senza rinunciare alla tracciabilità dei flussi fiscali.

Si tratta di una fase sperimentale per il 2025. Il provvedimento dell’Agenzia ha esteso il termine per l’invio dei dati fino al 30 settembre, rispetto alla precedente scadenza fissata per il 30 aprile. L’obbligo di versamento delle ritenute tramite F24, invece, resta ancorato alle scadenze ordinarie previste dal calendario fiscale.

Come funziona l’invio con il Modello F24

Il nuovo approccio punta a una semplificazione sostanziale delle operazioni contabili. I sostituti d’imposta che rientrano nella nuova procedura devono comunicare, attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, i dati delle ritenute effettuate da gennaio ad agosto 2025. La trasmissione dovrà includere:

  • l’ammontare delle ritenute e trattenute versate;
  • i codici tributo utilizzati;
  • il periodo di riferimento delle somme;
  • eventuali importi a credito utilizzati in compensazione;
  • interessi o sanzioni corrisposte in caso di ravvedimento operoso.

Il versamento tramite Modello F24 non cambia nella forma, ma diventa il perno operativo attorno al quale ruota tutta la dichiarazione. I dati già trasmessi con F24, infatti, saranno utilizzati per ricostruire le informazioni necessarie alla dichiarazione annuale. I dettagli operativi sono stati definiti dal provvedimento n. 25978 del 31 gennaio 2025.

Anche il sistema dei codici tributo è stato aggiornato per facilitare la riconciliazione automatica delle informazioni tra i versamenti effettuati e le dichiarazioni inviate. L’obiettivo è quello di creare una corrispondenza immediata tra le operazioni contabili del sostituto e gli obblighi dichiarativi, semplificando anche eventuali verifiche successive da parte dell’Amministrazione.

Un ulteriore elemento introdotto riguarda la possibilità di indicare le coordinate bancarie o postali di un prestatore di servizi di pagamento convenzionato con l’Agenzia delle Entrate. In caso di saldo positivo nel Modello F24, tale soggetto è autorizzato all’addebito diretto.

Soggetti esonerati dalla presentazione del Modello 770

Non tutti i soggetti che effettuano pagamenti o erogano compensi sono obbligati alla presentazione del Modello 770. Il quadro degli esoneri è stato ribadito anche per l’anno in corso e comprende diverse categorie:

  • le amministrazioni dello Stato, incluse quelle con ordinamento autonomo, come Parlamento, Presidenza della Repubblica e Corte Costituzionale;
  • i privati cittadini che, pur erogando compensi, non operano come sostituti d’imposta, ad esempio i condomìni per il pagamento dei portieri;
  • le famiglie che impiegano lavoratori domestici, come colf, badanti, giardinieri o autisti, senza esercitare attività imprenditoriali o professionali;
  • i titolari di partita Iva in regime forfettario, che non sono tenuti a effettuare ritenute;
  • soggetti che corrispondono indennità o rimborsi esclusi dal reddito imponibile.

L’esonero riguarda non solo la trasmissione del Modello 770 ordinario, ma anche la nuova versione semplificata, qualora non siano soddisfatti i requisiti sostanziali previsti dal decreto. Il principio guida resta quello della funzione di sostituto d’imposta: se non esiste l’obbligo di operare ritenute, viene meno anche l’obbligo dichiarativo.

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