Se non un unicum, senz'altro avrà pochi precedenti un papà che si scaglia pubblicamente contro il figlio 24enne ai suoi primi passi in politica. Nella fattispecie, il figlio è stato appena eletto segretario nazionale dei giovani di Forza Italia ma, agli occhi del padre, si è macchiato di una colpa gravissima: nel suo discorso di insediamento, ha osato criticare il Generale Roberto Vannacci.
A rompere il tabù, per così dire, è stato Silvio Leoni, il genitore di Simone con una lettera aperta affidata al Tempo.
Si tratta di una missiva dai toni durissimi, tant'è che i deskisti del quotidiano diretto da Tommaso Cerno l'hanno intitolata così:
Incredibile a dirsi. Anzi: incredibile a leggersi. Naturalmente, padre e figlio possono avere idee diverse; possono militare in partiti opposti. Ma ci si chiede quanto sia accettabile un attacco pubblico del genere da parte di un genitore nei confronti di un ragazzo ai primi passi in un mondo già di per sè difficile come quello della politica. E comunque caratterizzati da un discorso in cui ha avuto il coraggio di espremire le sue idee rimanendo perfettamente nei ranghi. Tanto da meritare la standing ovation
E comunque: poiché, evidentemente, per papà Leoni non era bastata la risposta sarcastica (mai che si concentrasse sui contenuti, per carità) del Generale Vannacci al figlio Simone che si era permesso di criticarlo nel suo primo intervento da segretario nazionale di Forza Italia ("Leoni? Non lo conosco: so solo dei leoni di El Alamein e di piazza San Marco..."), l'ha voluto "bastonare" pubblicamente in questo modo:
Silvio Leoni è un giornalista, in passato inviato di guerra e prima ancora paracadutista dell'esercito. E proprio svolgendo la sua professione, in passato, ha avuto modo di conoscere personalmente Vannacci: era il 1993 e i due si diedero la mano in Somalia.
Cosa c'entri la carriera militare di Roberto Vannacci con la sua carriera politica questo, naturalmente, è un mistero. Vannacci può anche essere stato il miglior militare della storia dell'uomo. Ma questo lo esente da critiche ora che indossa i panni di un politico?
Per Silvio Leoni sembra proprio così. Tanto da fare questa paternale pubblica a suo figlio Simone:
Beh: “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”, una delle frasi cult de "Il mondo al contrario", evidentemente, l'Italia intera se l'è sognata.
E comunque: fa specie la durezza dei toni con cui Leoni senior impartisce la sua lezione al figlio:
Anche qui: come se il bullismo (anche quello verbale spesso attribuito a Vannacci e alla Lega) non facesse danni, Silvio Leone, rivolgendosi al figlio e ai suoi compagni di partito, ha continuato:
A questo punto, papà Silvio ha rispolverato il testamento spirituale che nonna Gloriana aveva lasciato al giovane Simone. Un elenco di ben 25 valori da seguire nel nome di "Dio, Patria e Famiglia".
Si tratta di aiuto incondizionato al prossimo; altruismo; coerenza; denaro da considerare sterco del diavolo; dignità; disinteresse; educazione; generosità; giusto orgoglio; indisponibilità per i bassi giochi di potere; intelligenza, non furbizia; ironia, non sarcasmo; lealtà; onestà; riconoscimento delle qualità altrui; riconoscimento dei propri errori e limiti; rifiuto dei compromessi; rifiuto di ogni azione che si sa non essere etica; riconoscenza; rigore morale; rispetto di sé; rispetto degli altri; senso dell'onore; tenacia e umiltà.
La lettera aperta di Silvio Leoni al figlio Simone, infine, si chiude così:
Per questo il rimprovero finale per il 24enne:
"Tu non sei degno, Simone, neanche di spolverare gli anfibi al Generale Vannacci"
Nel pomeriggio, in ogni caso, davanti a tale "lezione" paterna, è arrivata la risposta di Simone Leoni: