Norvegia-Italia potrebbe essere l'ultima partita di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale? Dopo la sconfitta senza appello di Oslo, si sono moltiplicate le richieste di dimissioni per il ct azzurro, approdato a Coverciano dopo la vittoriosa avventura sulla panchina del Napoli.
Il futuro del Commissario tecnico, tuttavia, rischia di diventare anche un caso politico. Dopo il 3-0 rifilato da Haaland e compagni all'undici italiano, Spalletti è stato aspramente criticato anche in Parlamento, dove alcuni esponenti di centrodestra ne hanno esplicitamente chiesto le dimissioni.
Ad attaccare il ct della Nazionale, subito dopo la fine della partita (che potrebbe aver compromesso la qualificazione italiana ai prossimi mondiali), sono stati il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri e il vicepresidente della Camera di Fratelli d'Italia Rampelli.
Solo uno sfogo da tifosi? Ecco cosa sta succedendo.
Il feeling con la maglia azzurra non è mai scattato per Luciano Spalletti, nuovamente nel mirino delle critiche dopo la disfatta italiana di Oslo di venerdì 6 giugno. La Nazionale ritorna dalla Norvegia con un passivo di tre gol a zero e con il morale ai minimi. Lunedì scenderà nuovamente in campo con la Moldavia al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Sarà ancora Spalletti a sedere sulla panchina azzurra?
A questo punto, l'interrogativo è più che fondato alla luce delle numerose e pressanti richieste di dimissioni, o esonero, del ct italiano e dei vertici della FGCI.
Richieste che sono arrivate da diversi ambienti, politica compresa. Il caso ha, infatti, varcato anche la soglia del Parlamento.
Ieri sera, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri ha pubblicato un durissimo post sul suo profilo X, ha definito la situazione una "vergogna" e ha detto che Spalletti "andava cacciato dopo la disfatta europea" e che, se avesse dignità, si sarebbe dimesso subito.
Una vergogna #Spalletti andava cacciato dopo la disfatta europea. Se conoscesse la dignità si dimetterebbe oggi @FIGC @Azzurri @Gazzetta_it @CorSport @Adnkronos
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) June 6, 2025
Il deputato di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli, ha condiviso analoghe richieste sempre su X, chiedendo chiaramente l'esonero del ct.
Doveva essere cacciato dopo la disfatta degli europei. Basta Spalletti, presuntuoso e arrogante. ESONERO! pic.twitter.com/7OIslv2sXu
— Fabio Rampelli (@fabiorampelli) June 6, 2025
Al momento il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, non si è ancora espresso, nonostante le richieste di un suo intervento si stiano moltiplicando con il passare delle ore.
Queste richieste sono un segnale di come la crisi sportiva sia diventata anche una questione politica, con la nazionale che rappresenta un simbolo importante per il Paese. La disfatta dell’Italia in Norvegia è già diventata un caso politico perché ha scatenato reazioni istituzionali e pubbliche che vanno oltre il campo, mettendo in discussione la leadership tecnica, la gestione federale e più in generale il futuro del calcio italiano come patrimonio nazionale.
Le richieste di dimissioni di Luciano Spalletti da parte dei politici possono avere un certo peso mediatico e contribuire a creare pressione pubblica, ma la decisione finale sull'eventuale esonero o dimissioni di Luciano Spalletti dipende principalmente dalla Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC) e dal presidente Gabriele Gravina, che al momento non ha annunciato alcuna decisione ufficiale.