L'IMU 2025 è molto più di un adempimento economico. Può rappresentare una concreta occasione di risparmio per migliaia di pensionati che vivono all'estero..
Oltre alla tranquillità e a un costo della vita spesso più vantaggioso, trasferirsi fuori dai confini italiani consente di accedere a un'importante agevolazione: la riduzione del 50% sull’Imposta Municipale Unica relativa a un immobile a uso abitativo posseduto in Italia.
Il beneficio è riservato a chi percepisce una pensione maturata in regime di convenzione internazionale e ha stabilito la propria residenza fiscale in uno Stato estero. Un’agevolazione che premia chi ha lavorato tra più Paesi e oggi mantiene un legame con l’Italia attraverso la proprietà immobiliare.
Quali sono i requisiti esatti per accedere allo sconto IMU? Come funziona il regime agevolato per i pensionati non residenti? E in che modo sono cambiate le regole negli ultimi anni?
Prima di scoprirlo, vi lasciamo al video YouTube di Federica Berti | Berti investimenti immobiliare su come, quando e perchè si paga l'Imposta.
Cogliamo l'occazione per ricordare ai nostri lettori, che il pagamento dell'acconto IMU 2025 scade il 16 giugno.
Per ottenere lo sconto IMU 2025 pensionati estero, non basta semplicemente vivere fuori dall’Italia. Il fulcro della normativa è il regime in cui è stata maturata la pensione. L’agevolazione si applica soltanto a chi percepisce un assegno pensionistico erogato in base a una convenzione internazionale tra l’Italia e lo Stato estero di residenza.
Si tratta di trattati bilaterali stipulati per evitare la doppia imposizione contributiva e garantire il diritto a una pensione unica a chi ha lavorato in più Paesi. Solo in presenza di questa condizione e della residenza fiscale fuori dall’Italia è possibile accedere allo sconto del 50% sull’IMU.
Il beneficio riguarda una sola abitazione a uso residenziale, a condizione che non sia né locata né concessa in comodato d’uso. Inoltre, per lo stesso immobile, è prevista anche una riduzione della TARI pari a due terzi rispetto all’importo ordinario.
L’agevolazione IMU 2025 pensionati AIRE è applicabile solo in presenza di precise condizioni. In particolare, il proprietario per ottenere lo sconto del 50% deve:
Il riconoscimento dello sconto non però è automatico. Serve presentare una dichiarazione al Comune di competenza, allegando la documentazione che dimostri il diritto alla pensione da convenzione. È importante sottolineare che il beneficio è indipendente dalla nazionalità del contribuente: anche i cittadini stranieri residenti in uno Stato convenzionato possono beneficiarne.
Secondo quanto chiarito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, lo sconto non spetta a chi risiede in Paesi privi di accordi previdenziali con l’Italia, anche se in possesso di un assegno pensionistico estero.
La disciplina sull’IMU per i pensionati esteri ha subito una profonda trasformazione negli ultimi anni. I pensionati iscritti all’AIRE godevano dell’esenzione completa dall’imposta sulla prima casa in Italia fino al 2019. Tale agevolazione, tuttavia, è stata rimossa con la Legge di Bilancio 2020, per allinearsi alle direttive europee in tema di concorrenza e parità di trattamento.
L’esenzione è stata sospesa nel 2020 per evitare discriminazioni nei confronti dei cittadini europei non italiani. Ma nel 2021 il quadro è cambiato: con la Legge n. 178/2020, lo Stato ha introdotto un nuovo schema di agevolazione IMU più mirato e coerente con gli standard comunitari.
È stato stanziato un fondo da 12 milioni di euro a sostegno dei Comuni per compensare le minori entrate derivanti dal beneficio.
Il target dell’agevolazione IMU 2025 è chiaro: pensionati residenti all’estero che ricevono un trattamento pensionistico da convenzione bilaterale e possiedono una sola casa in Italia, non abitata da terzi. Il beneficio non dipende dalla cittadinanza, ma dalla residenza fiscale e dalla fonte della pensione.
Due sono i requisiti imprescindibili:
La casa deve essere a uso abitativo, non affittata e non concessa in comodato gratuito. In presenza di queste condizioni, oltre alla riduzione dell’IMU, il contribuente ha diritto anche a una TARI ridotta del 66%.