10 Jun, 2025 - 10:45

Voli in ritardo, ora ti spettano 500 euro di rimborso: ecco cosa prevede la nuova riforma UE

Voli in ritardo, ora ti spettano 500 euro di rimborso: ecco cosa prevede la nuova riforma UE

I voli in ritardo non saranno più sinonimo di attese infinite, rimborsi incerti e scarsa trasparenza, grazie alla proposta di riforma presentata dalla Commissione europea che promette di cambiare radicalmente il modo in cui le compagnie aeree gestiscono i disagi dei passeggeri.

L’UE ha avviato una riforma senza precedenti che prevede, tra le altre novità, rimborsi fino a 500 euro per i passeggeri colpiti da disagi nei cieli europei e internazionali. È la risposta a un sistema ormai superato, spesso ostile per chi viaggia, che finora ha reso difficile - se non impossibile - ottenere risarcimenti in tempi certi.

Dopo oltre vent’anni di regolamenti frammentati e interpretazioni discordanti, Bruxelles ha infatti deciso di introdurre un pacchetto di oltre 30 nuove misure che puntano a semplificare, automatizzare e umanizzare i diritti dei viaggiatori.

L’obiettivo da raggiungere è chiaro: più soldi, meno attese, più trasparenza. In caso di ritardi e cancellazioni, scatterà automaticamente l’indennizzo, senza moduli infiniti o raccomandate.

Il testo della riforma, già approvato dal Consiglio Trasporti, passerà ora al vaglio del Parlamento europeo. Il via libera definitivo potrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Il settore, le associazioni dei consumatori e milioni di viaggiatori attendono con attenzione.

Ma cosa cambia davvero per chi subisce voli in ritardo? Quando si ha diritto ai 500 euro? Come verranno gestiti reclami, comunicazioni e assistenza a bordo? Scopriamolo insieme.

Quando scatta il rimborso di 500 euro per i voli in ritardo

Il cuore della nuova proposta europea è semplice ma dirompente: se un volo supera le 6 ore di ritardo su tratte lunghe o intercontinentali, il passeggero avrà diritto a 500 euro. Non serviranno raccomandate, PEC o moduli complicati. Il rimborso sarà automatico.

Per i voli più brevi - entro i confini dell’Unione o fino a 3.500 km - l’indennizzo sarà di 300 euro a partire da 4 ore di ritardo. In caso di cancellazione, invece, la compagnia dovrà proporre una soluzione alternativa entro 3 ore. In assenza di un’opzione valida, scatterà il rimborso integrale, più l’assistenza prevista (cibo, alloggio, trasporti).

La vera rivoluzione è la procedura semplificata: al momento della cancellazione o del ritardo, il passeggero riceverà automaticamente un modulo digitale da completare, con tempi di risposta certi e verificabili.

Stop al “no show” e comunicazioni in tempo reale: più diritti, meno abusi: le nuove regole UE

Uno dei nodi storici per i passeggeri è stato il cosiddetto “no show”, ovvero la cancellazione automatica del volo di ritorno se si salta quello di andata. Una pratica largamente criticata che ora verrà finalmente vietata. Il passeggero che non prende il primo volo potrà comunque usufruire del secondo oppure ricevere un indennizzo.

Ma non solo. Stando alle nuove regole UE, le compagnie aeree saranno obbligate a fornire informazioni in tempo reale su ogni variazione di volo: ritardi, cancellazioni, gate modificati. I canali di comunicazione saranno digitali, diretti e tempestivi. Inoltre, sarà possibile correggere gratuitamente il nome sul biglietto fino a 48 ore prima della partenza, evitando blocchi all’imbarco per errori minimi.

Reclami veloci, assistenza a bordo e sbarco obbligatorio dopo 3 ore in pista

Un altro capitolo fondamentale riguarda la gestione dei reclami: le compagnie aeree avranno 14 giorni di tempo per rispondere. In mancanza di comunicazione chiara, dovranno procedere direttamente al rimborso. I passeggeri avranno sei mesi di tempo per presentare segnalazioni o richieste.

Anche la permanenza a bordo degli aerei subirà regole più rigide. Se il velivolo resta fermo in pista per oltre 3 ore senza decollare, la compagnia sarà tenuta a offrire snack, bevande e assistenza immediata. Se la situazione non si sblocca, i passeggeri dovranno essere sbarcati. Una misura che tutela la dignità e il benessere dei viaggiatori, evitando casi di “detenzione a bordo”.

 

 

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