10 Jun, 2025 - 17:12

Perché si sta parlando dell'ex ministra Lucia Azzolina? Il voto per il referendum e la corsa in ospedale

Perché si sta parlando dell'ex ministra Lucia Azzolina? Il voto per il referendum e la corsa in ospedale

Se la montagna ha partorito il topolino, se il centrosinistra ha partorito, dopo tanto travaglio, un misero 30% di aventi diritto alle urne, lei, l'ex ministra della scuola Lucia Azzolina, ha partorito Aurora, una bella bambina venuta al mondo nella fatidica data di domenica 8 giugno 2025, non prima che la mamma si sia recata regolarmente al seggio per votare il referendum.

Per questo, quindi, oggi si riparla dell'ex titolare dell'Istruzione ai tempi del Covid. Magari, un giorno, chissà, ci si ricorderà di lei non solo per i banchi a rotelle e la polemica sul rossetto rosso che usava indossare. Ma anche perché prima di partorire la sua secondogenita non ha voluto mancare l'appuntamento con le urne.

Cosa è successo a Lucia Azzolina? Prima il referendum poi il parto

Lucia Azzolina è nata a Siracusa nel 1982. Per anni insegnante precaria al nord, ha iniziato la sua carriera politica nel 2018 tra le fila del Movimento Cinque Stelle. A settembre 2019 è stata nominata nell'ambito del Governo Conte II sottosegretaria al Ministero dell'Istruzione. A gennaio 2020, dopo le dimissioni di Lorenzo Fioramonti, divenne ministra.

Appena qualche settimana più tardi sarebbe scattata l'emergenza pandemica e lei, dopo alcune scelte assai discusse come quella dei banchi a rotelle che avrebbero dovuto garantire il distanziamento di sicurezza per evitare il contagio, fu costretta a chiudere le scuole.

Sta di fatto che nel giugno del 2022 fece parte della fronda che, capeggiata da Luigi Di Maio, lasciò il Movimento Cinque Stelle per aderire a "Insieme per il futuro". Ma in quello stesso 2022 non riuscì ad essere rieletta in parlamento.

Da allora, quindi, si è dedicata alla sua professione che, nel frattempo, era diventata quella di dirigente scolastica a Biella, in Piemonte, dove è accaduto il fatto che l'ha riportata all'onore delle cronache.

Il racconto di una giornata particolare

Oggi, Lucia Azzolina ha raccontato la sua giornata particolare al Corriere della Sera. Aurora sarebbe dovuta nascere il 21 giugno. Ma lei ha avvertito proprio nella giornata di domenica che i tempi si stavano accorciando di parecchio:

virgolette
Appena ho sentito uno strano doloretto, domenica pomeriggio, sono andata al seggio

Al seggio e non in ospedale? le ha fatto presente Valentina Santarpia del Corriere. E lei:

virgolette
Per me era fondamentale andare ad esercitare il mio diritto: non ho mai pensato solo a me e ai miei cari, altrimenti il senso di società civile dove sta? Rispetto anche chi non lo fa, ma per me era una priorità

E comunque: Azzolina nemmeno una volta lasciato il seggio si è recata in ospedale:

virgolette
Volevo stare il più possibile con mio figlio Leonardo. Alla fine, sono arrivata in ospedale dopo le 21 e mia figlia è nata alle 22.19: rischiavo di fare un casino! Ringrazio tantissimo tutto il personale dell'ospedale di Biella che mi ha assistito

L'attacco degli haters sui social

Tutto bene ciò che finisce bene, si dirà. Ma Azzolina ha anche confidato che quando ha raccontato la sua avventura sui social, è stata presa di mira dagli haters

Sempre al Corriere ha raccontato:

virgolette
Mi contestavano che avevo dato prioprità al voto rispetto alla nascita della mia piccina. Qualcuno ha persino scritto come rovinare un bel momento, riferendosi al voto. Per me invece era fondamentale andare ad esercitare il mio diritto

In ogni caso, c'è da dire che Lucia Azzolina, in contrapposizione con il partito nel quale ha militato - i Cinque Stelle -, ha trovato giusto votare soprattutto il quesito che chiedeva agli italiani di abrogare la vigente legge sulla cittadinanza dimezzandone i tempi per l'acquisizione:

virgolette
È una questione di principio. Io dirigo una scuola multiculturale, l'istituto comprensivo Biella II, che raccoglie 850 studenti dai 3 ai 14 anni, e che accoglie tantissimi ragazzini che giuridicamente non hanno la nazionalità italiana ma sono nati e cresciuti in Italia, conoscono anche il biellese che io non conosco! Mi sembra una follia che non siano considerati italiani a tutti gli effetti

In ogni caso: nonostante il referendum sia fallito, Azzolina, che in passato si è battuta anche per il diritto di voto ai sedicenni, non si è detta affatto pentita di aver esercitato il suo diritto-dovere alle urne:

virgolette
Sono contenta di averlo fatto, pur immaginando che non si sarebbe raggiunto il risultato. Ma le guerre non si combattono solo perché si pensa di vincerle
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