10 Jun, 2025 - 22:35

Referendum, dopo la sconfitta parte la resa dei conti nel centrosinistra. Ecco cosa può accadere ora

Referendum, dopo la sconfitta parte la resa dei conti nel centrosinistra. Ecco cosa può accadere ora

A metà pomeriggio compare anche l'inedito: il selfie sfottò. Ed è la premier Giorgia Meloni a inaugurarlo via social. Destinataria la segretaria del Pd. "Elly Schlein dice che i voti del referendum dicono no a questo Governo…", la didascalia di un sorriso raggiante. La diretta interessata ribatte via social ripostando un commento di Meloni quando chiedeva "rispetto" per chi aveva votato nel referendum del 2016. "La coerenza, questa sconosciuta", scrive Schlein. L'esito del referendum, però, lascia strascichi. Nel Pd e non solo. Oggi Riccardo Magi punta il dito contro gli alleati sulla cittadinanza. "Una parte significativa del Movimento Cinque Stelle non ha sostenuto questo referendum", sostiene il segretario di Più Europa. Parole alle quali Giuseppe Conte replica: la battaglia è giusta ma lo strumento del referendum "ci ha lasciato perplessi e lo ritenevamo sbagliato". Freddo sul quesito anche un "pezzo di elettorato democratico", l'accusa di Magi.

Il referendum è fallito e il centrosinistra torna a dividersi

Lo conferma anche l'analisi dell'Istituto Cattaneo secondo cui tra il 15 e il 20% degli elettori Pd alle europee del 2024 ha votato no al quesito. "Questo deve portare a una discussione politica tra le forze della coalizione di opposizione che si definiscono progressiste", incalza Magi. Intanto, quella interna al Pd non sembra alle viste. Il confronto in direzione, sollecitato dai riformisti, non dovrebbe essere calendarizzato in tempi brevi come lasciava intendere oggi alla Camera un dirigente dem. E oggi non si è tenuta la riunione dell'area Bonaccini, Energia Popolare, di cui ieri si vociferava. La volontà della componente, almeno di una parte, è quella di evitare una "resa dei conti". Che però pare essere già cominciata.

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