11 Jun, 2025 - 09:27

Kim Novak, dal disturbo bipolare alla sindrome di Morris: la "malattia della bella donna"

Kim Novak, dal disturbo bipolare alla sindrome di Morris: la "malattia della bella donna"

Una bella donna, anzi bellissima: Kim Novak è una delle attrici più affascinanti di Hollywood, ma non tutti sanno che dietro il suo sorriso e il suo sguardo sensuale si nasconde la lotta contro una malattia. Anzi, due. L'attrice americana soffre della sindrome di Morris, una patologia volgarmente conosciuta come "sindrome della bella donna", una patologia molto rara che consiste nell' insensibilità agli androgeni durante lo sviluppo sessuale. Inoltre le è stato diagnosticato il disturbo bipolare, una condizione psichiatrica caratterizzata dall'alternanza di fasi depressive e ipomaniacali.

La protagonista di Vertigo ha sofferto molto in passato per via delle sue condizioni di salute e solo negli ultimi anni è riuscita a confessare tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare. 

Kim Novak è bipolare? La verità sulla malattia della diva

Dietro il fascino e il sorriso ammaliante di Kim Novak si nasconde una vita non facile, tutt'altro che scintillio e lustrini: l'attrice soffre infatti del disturbo bipolare. La diagnosi dei medici sulla sua condizione è arrivata in tarda età, solo nei primi anni Duemila.

La diva del cinema degli anni Cinquanta e Sessanta ha parlato apertamente del suo stato di salute solo di recente, facendo finalmente chiarezza sui veri motivi che l'hanno spinta a ritirarsi da Hollywood in passato. 

Era il 2012, quando in un'intervista in occasione del TCM Classic Film Festival Kim ha raccontato che dietro il suo addio alle scene si nascondeva in parte il dolore causato dalla sua condizione psicologica. Quando scoprì di essere bipolare, l'attrice ha spiegato:

virgolette
Scoprii di essere bipolare. E ho pensato: ecco, tutto ha un senso. Capisco meglio la mia storia.

Una verità che, seppur dolorosa e difficile da accettare, l'ha sollevata, visto che finalmente è stata in grado di dare una spiegazione a quello che ha vissuto, soprattutto quando era piccola. Dopo tanti anni è riuscita a dare un nome al suo dolore e ha imparato a fare i conti con la sua vulnerabilità. 

L'arte come rifugio e sfogo contro la malattia

Per convivere con i periodi di forte depressione e con tutte le altre conseguenze del disturbo bipolare, Kim Novak ha trovato pace e tranquillità grazie all'arte. Si dedica in particolare alla pittura, una valvola di sfogo per la sua tristezza, come lei stessa ha spiegato: "Tutta quella rabbia e depressione ti lasciano solo quando le fai uscire".

Dopo la scoperta della sua malattia, Kim Novak ha affrontato momenti difficili, per via delle cure pesanti e delle critiche che ha ricevuto, soprattutto sui social. Non si è mai persa d'animo e ha continuato a lottare contro l'ansia e la paura, impegnandosi nella battaglia per l'importanza della tutela della salute mentale.

Kim Novak e la sindrome di Morris: la “malattia della bella donna”

Non solo il disturbo bipolare: Kim Novak nel corso della sua vita ha dovuto affrontare le conseguenze di un'altra malattia, la sindrome di Morris. Questa condizione, conosciuta in gergo comune come "malattia della bella donna", è legata all'insensibilità agli androgeni (AIS).

Ma cerchiamo di fare chiarezza. A livello cromosomico, l'attrice sarebbe geneticamente un maschio (cariotipo 46,XY), ma i suoi tessuti - non in grado di rispondere agli androgeni – hanno determinato lo sviluppo completo di un corpo femminile. Una donna con tutte le sue forme e una bellezza che toglie il fiato. 

Questa patologia è molto rara e, secondo le stime ufficiali, colpirebbe circa 1 neonato su ogni 13-20 mila. Può essere di natura ereditaria oppure casuale. Si origina in età giovanissima, durante lo sviluppo degli apparati riproduttivo e genitale. 

La "malattia della bella donna" un tempo era considerata una condizione comune tra i personaggi dello showbiz.

La sindrome di Morris, che prende il nome dal ginecologo - il Dr. John McLean Morris - che l'ha scoperta nel 1953 - può avere conseguenze anche a livello psicologico. Venire a conoscenza di questa condizione può essere un trauma per via dei pregiudizi della società e dei fattori culturali; potrebbero essere necessarie operazioni chirurgiche per prevenire tumori, oppure terapie ormonali.

Kim Novak ha imparato a convivere con le difficoltà che la vita le ha messo davanti, senza mai perdere il suo coraggio. Con la sua storia è un esempio di forza e resilienza, oltre che una delle dive del cinema più venerate di sempre.

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