Harris Yulin è stato uno degli attori caratteristi più rispettati e prolifici di Hollywood, capace di lasciare un segno indelebile in oltre sei decenni di cinema, teatro e televisione. Nato a Los Angeles il 5 novembre 1937, Yulin è scomparso a New York il 10 giugno 2025, all’età di 87 anni, lasciando dietro di sé una carriera fatta di oltre 130 ruoli e una reputazione di assoluta eccellenza artistica.
Harris Yulin è morto per arresto cardiaco a New York City. La notizia è stata confermata sia dalla famiglia che dalla sua manager, Sue Leibman. Nei giorni precedenti la scomparsa, Yulin era ancora attivo e impegnato in nuovi progetti, a testimonianza della sua dedizione inesausta al mestiere di attore.
Yulin ha vissuto una vita privata intensa e segnata da profondi legami affettivi. Negli anni Settanta ha avuto una breve relazione con l’attrice Faye Dunaway, per poi sposare nel 1975 Gwen Welles, anche lei attrice, con cui è rimasto fino alla morte di lei nel 1993. Nel 2005 si è risposato con Kristen Lowman, che lo ha accompagnato fino agli ultimi giorni.
Yulin è stato anche padre: la figlia Claire Lucido, attrice, è purtroppo scomparsa prima di lui. Tra i suoi familiari più stretti si annoverano anche un genero, Ted Mineo, un nipote, Martin Crane, e due figliocci, Marco e Lara Greenberg.
Harris Yulin era nato a Los Angeles, California, il 5 novembre 1937, in una famiglia di origini ebraiche. Era cugino dell’attrice Linda Stirling e ha trascorso la sua giovinezza in California prima di trasferirsi a New York per inseguire il sogno della recitazione. Al momento della morte aveva 87 anni.
Yulin ha debuttato nel teatro newyorkese nel 1963 con la pièce Next Time I’ll Sing to You di James Saunders e da allora non ha mai smesso di calcare le scene, sia a Broadway che off-Broadway. Tra i suoi ruoli teatrali più acclamati figurano Watch on the Rhine, The Diary of Anne Frank (per cui fu candidato ai Drama Desk e agli Outer Critics Circle Awards), The Price, Hedda Gabler e, nel 2010, Willy Loman in Morte di un commesso viaggiatore al Gate Theatre di Dublino.
Al cinema, Yulin è ricordato per interpretazioni memorabili in film come Scarface (1983), dove fu il corrotto detective Mel Bernstein, Ghostbusters II (1989) nel ruolo del giudice Wexler, Clear and Present Danger (1994), Bean (1997), The Hurricane (1999) e Training Day (2001). In televisione ha partecipato a serie di culto come 24, Buffy l’ammazzavampiri, Ozark, Frasier (che gli valse una nomination agli Emmy nel 1996), Law & Order, The X-Files, Unbreakable Kimmy Schmidt e Billions.
La sua versatilità lo ha portato a lavorare anche come regista teatrale, vincendo il Lucille Lortel Award per la regia di The Trip to Bountiful. Negli ultimi anni, Yulin era ancora attivo: aveva appena terminato le riprese della serie Marvel Daredevil: Born Again per Disney+ e stava per iniziare il progetto American Classic con Kevin Kline e Laura Linney.
Harris Yulin lascia un’eredità fatta di talento, passione e dedizione, ricordato non solo per la qualità delle sue interpretazioni ma anche per la sua umanità e generosità, sia sul palco che nella vita privata.