Legge sul terzo mandato? Cambiarla a ridosso delle elezioni sarebbe un provvedimento ad personam.
Non avranno sicuramente fatto piacere ai governatori della Lega le dichiarazioni del generale Roberto Vannacci, che ieri a Belluno – nel Veneto di Luca Zaia - ha criticato la possibilità di modificare la legge che impedisce ai presidenti di regione di candidarsi per tre mandati consecutivi.
Lo scontro sul terzo mandato agita la Lega e divide la maggioranza di governo. Il generale Vannacci ha criticato l’ipotesi di cambiare la legge a ridosso delle elezioni, sollevando tensioni interne al partito. Intanto, Forza Italia frena, complicando i piani di Salvini e Zaia.
Il vicesegretario della Lega non sarebbe contrario alla modifica della legge in sé, ma non vedrebbe di buon occhio i tentativi di cambiarla a ridosso delle elezioni. Secondo l’europarlamentare del Carroccio, una mossa del generale potrebbe essere vista come un provvedimento ‘ad personam’.
La modifica della legislazione vigente sui limiti per la rielezione dei governatori è una battaglia cruciale per il partito di Matteo Salvini, quasi vitale nelle regioni del nord a guida Lega. Luca Zaia in Veneto, Massimiliano Fedriga in Friuli Venezia Giulia, Attilio Fontana in Lombardia e Massimiliano Fugatti nella Provincia Autonoma di Trento, hanno tutti raggiunto il limite di mandato e con la legge attuale non potranno ricandidarsi per un altro quinquennio di governo.
Le parole di Vannacci, quindi, assumono un significato politico preciso e sembrano essere un chiaro messaggio all’attuale Governatore Luca Zaia, l’amministratore più amato d’Italia.
Il vicesegretario della Lega, Roberto Vannacci, ha scelto proprio il Veneto di Luca Zaia per esprimere le proprie perplessità sulla battaglia contro il limite del terzo mandato per i presidenti di regione. Mercoledì 11 giugno 2025, il Generale si trovava a Belluno per l’inaugurazione del gruppo cittadino dell’associazione “il Mondo al Contrario”.
Nelle stesse ore a Roma si stava tenendo il Consiglio Federale della Lega – a cui Vannacci si è collegato a distanza – dove si sarebbe parlato anche di terzo mandato.
Rispondendo alle domande dei giornalisti di “Antenna tre”, l’europarlamentare del Carroccio ha espresso alcune perplessità per il modo in cui il partito starebbe affrontando la questione delle regioni. Vannacci ha chiarito di non essere né a favore né contro il cambiamento della legge, ma di essere “per il rispetto delle regole”.
Ha spiegato Vannacci che ha, poi, detto che se c’è la volontà politica, la legge può essere cambiata, ma secondo lui “farlo sotto elezioni sembra quasi un provvedimento ad personam".
Ha concluso Vannacci.
La battaglia per il terzo mandato è diventata negli ultimi mesi una battaglia politica fondamentale per la Lega, che senza l’eliminazione del limite dei mandati rischia di perdere la guida di regioni cruciali, come il Veneto, il Friuli o la Lombardia. Non è difficile, quindi, immaginare che le parole del generale Vannacci non siano state accolte con favore in via Bellerio, nel quartier generale della Lega.
A pensar male qualcuno potrebbe interpretarle anche come un attacco diretto al presidente del Veneto, Luca Zaia, che si appresta a terminare il suo terzo mandato e che, quindi, non potrà ricandidarsi alle regionali dell’autunno 2025, senza una modifica dell’attuale legge.
Per molti, la battaglia ingaggiata dalla Lega sarebbe in primis una battaglia per salvare il presidente del Veneto.
Il segretario della Lega, Matteo Salvini, oggi è intervenuto nuovamente sulla questione terzo mandato, assicurando l’esistenza di confronto in corso nel governo e di augurarsi una risposta a breve.
Luca Zaia, non ha fatto riferimento alle parole di Vannacci, ma ha sottolineato - come il suo segretario - la presenza di una discussione nella maggioranza, evidenziando la necessità di trovare una soluzione.
Ottimista il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ha evidenziato che:
Confronto a parte, i tempi sono strettissimi, poiché la Lega vorrebbe arrivare alla modifica legislativa prima delle Regionali 2025, in programma in autunno così da consentire a Zaia di ricandidarsi.
Dopo l’apertura di Fratelli d’Italia alla possibilità di rivedere la regola dei tre mandati, l’unico partito a restare contrario e Forza Italia di Antonio Tajani, che ufficialmente non chiude la porta al dialogo, pur ribadendo la propria contrarietà.
Con il passare dei giorni, la strategia di Forza Italia appare sempre più evidente: resistere con l’ostruzionismo al pressing della Lega. Allungare i tempi così da rendere inutile qualsiasi intervento in vista della prossima scadenza elettorale.
Ha dichiarato il vicepremier Antonio Tajani, che non ci sta a rendere la vita troppo facile all’alleato Salvini e a chiudere in anticipo la partita delle candidature nelle regioni del nord.
#Tajani sul #terzomandato: "Le mie affermazioni su #Hitler e #Mussolini sono state prese senza tenere conto della domanda. Lo Stato deve impedire la nascita di potentati, il terzo mandato non è nel programma di governo" pic.twitter.com/Coljx9ug9Q
— Tag24 (@Tag24news) June 12, 2025
In autunno si voterà in cinque regioni: Veneto, Toscana, Campania Puglia, Marche e Valle d’Aosta.