13 Jun, 2025 - 11:55

IRPEF, IRES e IRAP, arriva la proroga delle scadenze fiscali: ecco le nuove date di pagamento

IRPEF, IRES e IRAP, arriva la proroga delle scadenze fiscali: ecco le nuove date di pagamento

IRPEF, IRES e IRAP: slittano le scadenze fiscali. Il Consiglio dei ministri del 12 giugno 2025 ha approvato un decreto fiscale che proroga i termini di versamento delle imposte sui redditi: IRPEF, IRES e IRAP, insieme all’IVA in scadenza il 30 giugno 2025.

Il provvedimento estende il rinvio anche ad altri adempimenti fiscali, come l’IMU e la presentazione tardiva delle dichiarazioni dei redditi relative al periodo d’imposta 2024.

Una decisione questa che mira a decongestionare il calendario fiscale in una fase particolarmente delicata dell’anno per milioni di contribuenti. Le nuove scadenze, seppur limitate a determinate categorie, offrono infatti una boccata d’ossigeno a professionisti e titolari di partita IVA soggetti a carichi tributari concentrati nel mese di giugno.

Ma chi sono i soggetti interessati dalla proroga delle imposte sui redditi? Quali sono le nuove date per i pagamenti di IRPEF, IRAP e IRES? E cosa cambia, nel concreto, per l’IMU a livello comunale?

Prima di dare una risposta esauriente ai diversi quesiti, vi lasciamo al video introduttivo di Studio Facile di Studio la Francesca sull'argomento.

Slittamento imposte sui redditi 2025: chi beneficia della proroga dei pagamenti

Per molti contribuenti il 30 giugno è una data critica, segnata dal pagamento di una vasta gamma di tributi. Il governo è intervenuto per alleggerire questa scadenza anche nel 2025, prorogando il termine per il versamento di IRPEF, IRAP e IRES. Ma la proroga non vale per tutti.

A beneficiare dello slittamento sono solo determinate categorie di contribuenti, ovvero:

  • titolari di partita IVA che applicano il regime forfettario;
  • contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA);
  • soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese che adottano gli ISA.

Sono invece esclusi dalla proroga i contribuenti persone fisiche che non esercitano attività d’impresa o professione, i quali dovranno versare l’IRPEF entro i termini ordinari previsti per fine giugno.

L’obiettivo del provvedimento è quello di favorire i contribuenti che svolgono attività economiche e che sono tenuti a calcolare e versare IRPEF, IRES e IRAP in base a regimi fiscali agevolati o indicatori di affidabilità.

IRPEF, IRES e IRAP: le nuove scadenze per il versamento

Il decreto fiscale del 12 giugno 2025 stabilisce il nuovo calendario delle scadenze fiscali per il versamento delle imposte sui redditi vengono prorogate come segue:

  • il termine del 30 giugno 2025 slitta al 20 luglio 2025, ma cadendo di domenica, il versamento potrà essere effettuato entro lunedì 21 luglio 2025
  • in alternativa, è possibile effettuare il pagamento entro il 20 agosto 2025 con una maggiorazione dello 0,40%

Le nuove date di pagamento riguardano tutte le imposte principali: IRPEF, IRES, IRAP e anche l’IVA

Il decreto fiscale prevede anche una deroga relativa alle dichiarazioni tardive. Le dichiarazioni dei redditi e IRAP 2024, inizialmente da trasmettere entro il 31 ottobre 2024, saranno considerate regolarmente presentate se inviate entro l’8 novembre 2024.

La decisione è stata presa in seguito allo sciopero nazionale dei commercialisti, che ha reso difficoltosa la trasmissione telematica nei tempi originari.

Non è previsto alcun rimborso per i contribuenti che hanno già trasmesso le dichiarazioni tardive usufruendo del ravvedimento operoso prima dell’8 novembre.

IMU 2025: cosa cambia con le nuove regole e le scadenze per i Comuni

Anche l’IMU è oggetto di modifiche operative nel 2025. Il decreto prevede l’adozione di un nuovo sistema di determinazione delle aliquote, basato sull’applicativo presente sul portale del federalismo fiscale.

I Comuni che:

  • non hanno approvato il prospetto standard delle aliquote IMU entro il 28 febbraio 2025;
  • hanno inviato le delibere senza utilizzare l’applicativo previsto.

potranno sanare la posizione entro il 15 settembre 2025.

Un cambio di passo che mira a garantire una maggiore uniformità nella determinazione delle aliquote e a ridurre la confusione per i contribuenti, che spesso si trovano a fare i conti con variazioni comunali difficili da prevedere.

L’obiettivo è centralizzare la gestione e la pubblicazione delle aliquote in un’unica piattaforma accessibile, semplificando le operazioni sia per gli enti locali sia per i cittadini.

Attenzione, però, a non fare confusione: il cambiamento non influisce direttamente sulle scadenze di pagamento dell’IMU per i contribuenti, ma potrebbe incidere sulle tempistiche di aggiornamento e pubblicazione dei nuovi importi da versare.

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