Ieri si è conclusa la stagione di Propaganda Live, la trasmissione di La7 di Diego Bianchi, con un ospite d'eccezione: il premio Oscar Roberto Benigni. Intervistato dal padrone di casa, l'attore si è soffermato inevitabilmente sulle guerre in corso criticando aspramente chi non si ferma nemmeno davanti alle sofferenze dei bambini.
A un certo punto, Benigni era proprio fuori di sé. Si è alzato dalla sedia che gli era riservata sul palco e ha inveito pesantemente contro chi non si ferma davanti a niente e nessuno.
Non è passata inosservata l'ospitata di ieri sera a Propaganda Live di Roberto Benigni: l'attore, parlando dei conflitti in Ucraina e a Gaza e dei morti nel Mediterraneo si è scagliato contro i responsabili delle stragi degli innocenti:
Così l'attore si è infervorato:
Poche volte si era visto un Benigni così adirato. Era difficile finanche immaginarlo così.
Fatto sta che l'attore de "La vita è bella" poi è stato protagonista anche di un monologo che ha toccato temi a lui cari come i giovani e l'Europa.
Ha lamentato il fatto che l'Unione Europea non abbia avuto la forza necessaria per farsi sentire negli scenari di guerra. Ma ha anche consegnato ai ragazzi un messaggio profondamente vero:
Benigni, richiamando lo spirito del manifesto di Ventotene, ha sottolineato l'importanza di riscoprire il progetto europeo come strumento di pace, libertà e democrazia. E, probabilmente, proprio questo passaggio fa capire con chi ce l'aveva quando ha accusato i politici di non fermarsi nemmeno davanti ai bambini.
In Ucraina, con l'invasione della Russia, oltre ad essere stati uccisi nei raid indiscriminati contro i civili, almeno ventimila bambini sono stati sottratti dalle truppe di Putin. Proprio per questo il regime del Cremlino è stato accusato di crimini di guerra.
In Medio Oriente, tantissimi hanno perso la vita nei bombardamenti a tappeto voluti dal governo Netanyahu. Ma non solo: tantissimi sono stati ammazzati e fatti prigionieri il 7 ottobre 2023 da Hamas nel corso del pogrom che ha dato inizio alla guerra. I terroristi non si sono fermati nemmeno davanti a bambini di pochi mesi. In più, le loro basi sono costruite appositamente sotto scuole e ospedali in maniera tale da renderli inconsapevoli scudi umani.
Ad oggi, una stima dei morti dei minori sui fronti di guerra è difficilissima farla. Anche perché, a Gaza, ad esempio, è la propaganda di Hamas a fornire i media di numeri spesso non verificabili, sebbene passati regolarmente per buoni da Al Jazeera, l'emittente del Qatar a cui si rifanno a loro volta molti altri media del mondo, compresi quelli occidentali.
Tutte le notizie che arrivano dai fronti di guerra divulgate dalle parti in causa sarebbero sempre da prendere con le pinze.
La propaganda di guerra sa essere spietata anche di fronte a un dramma coem quello dei bambini sotto gli occhi di tutti.
Un dramma che Benigni ha fatto bene a sottolineare facendo capire la fortuna che hanno i nostri ragazzi di essere cresciuti in quella piccola parte di mondo ancora libera e democratica. E quindi da difendere.