14 Jun, 2025 - 12:47

Pride Roma, ecco i politici che partecipano e per i quali rappresenta una manna dal cielo

Pride Roma, ecco i politici che partecipano e per i quali rappresenta una manna dal cielo

Non poteva arrivare in un momento migliore il Pride di Roma: Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli ma anche Matteo Renzi e Carlo Calenda, una settimana dopo la netta sconfitta al referendum sul lavoro e sulla cittadinanza, avranno modo di curare le ferite con la trentunesima edizione romana della manifestazione che rivendica i diritti della comunità Lgbtq+.

L'appuntamento per i leader politici è dalle 14:30 di oggi in piazza della Repubblica. Da lì inizierà la sfilata che arriverà fino alle Terme di Caracalla con 40 carri allegorici e uno slogan: "Fuorilegge", tanto per riprendere la canzone della madrina della manifestazione di oggi, Rose Villain.

virgolette
Non è semplicemente uno slogan, ma purtroppo una realtà di fatto: siamo 'fuorilegge' in questo Paese, perché le famiglie arcobaleno non hanno diritti, le persone trans sono relegate ai margini della società, non c'è una legge contro l'omolesbobitransfobia

ha sottolineato Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride. Ma tant'è: per il centrosinistra basta e avanza per salire sui carri e dimenticare almeno per un po' i suoi guai.

Pride Roma, un sospiro di sollievo per il centrosinistra

Perché è importante più che mai questo Pride per il centrosinistra italiano? Beh, la risposta è semplice. Intanto perché aiuta a voltare pagina dopo la cocente sconfitta referendaria di una settimana fa. E poi perché gli fa ritrovare un po' di unità, di certo molta di più rispetto a quella che ha messo in campo sui temi del lavoro e della stessa cittadinanza, visto che quest'ultima non è particolarmente cara al Movimento Cinque Stelle.

Oggi pomeriggio, i leader dell'opposizione si ritroveranno lungo le strade del centro di Roma che saranno attraversate dalla comunità Lgbtq+. Ma il loro feeling con il popolo del Pride sarà rinsaldato anche il prossimo 28 giugno. Quel giorno, infatti, tutti i leader dei partiti del centrosinistra italiano si ritroveranno a Budapest a sfidare Orban che ha messo fuorilegge la manifestazione per i diritti arcobaleno.

Da Roma a Budapest in cerca di unità

Non sarà un palcoscenico banale quello della capitale magiara: il centrosinistra ha un disperato bisogno di mostrarsi unito davanti all'opinione pubblica. E il tema dei diritti può offrire un'ottima piattaforma di partenza. Una ricucitura non da poco dopo gli sconquassi del referendum sul Jobs Act che ha messo su fronti opposti massimalisti e riformisti.

Ritrovarsi oggi a Roma e tra due settimane a Budapest può far mettere da parte delle evidenti lacerazioni. Anche se nel nome dell'antimelonismo più puro e duro.

Infatti, la presenza del centrosinistra italiano a Budapest contro Orban andrà automaticamente a sottolineare la vicinanza che ha Giorgia Meloni con il presidente ungherese accusato di aver limitato i diritti della comunità Lgbtq+ e di smantellare lo stato di diritto in maniera autoritaria.

Insomma: i leader del centrosinistra si muoveranno sempre con il pensiero fisso su Palazzo Chigi. 

Il centrosinistra con Rose Villain

L'anno scorso, si vide Elly Schlein cantare e ballare su un carro del Pride.

Oggi, presumibilmente, la segretaria del Pd flirterà con Rose Villain, la cantante di 'Fuorilegge' che ha accettato "con entusiasmo" il ruolo della madrina e si definisce "alleata" della comunità Lgbtqia+:

virgolette
I governi, non solo quello italiano, stanno usando la cultura woke e i corpi delle persone queer per fare propaganda politica. Credo che chiunque abbia un'influenza, come gli artisti, debba usarla per diffondere messaggi d'amore e informazione. L'articolo 3 della Costituzione dice che legge è uguale per tutti, ma siamo sicuri che sia così? Il Pride è una rivoluzione, un momento in cui chiedere qualcosa, ma anche un momento di unione e amore

Beh: unione e amore, proprio quello di cui ha bisogno il centrosinistra per rinascere.

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