Il Napoli vuole Lookman: quanto ha offerto il club partenopeo?

Dopo lo storico trionfo in Serie A, il Napoli di Aurelio De Laurentiis non ha alcuna intenzione di fermarsi. Il presidente partenopeo, deciso a consolidare il dominio del club anche nella prossima stagione, vuole mettere nelle mani di Antonio Conte una squadra capace di competere su tutti i fronti, in Italia e in Europa. Per farlo ha già iniziato un mercato aggressivo e ambizioso, inaugurato con le ufficializzazioni di Kevin De Bruyne e del giovane talento Marianucci.

Due colpi che rappresentano tanto un investimento tecnico quanto un segnale politico al resto della Serie A: il Napoli c’è, e vuole continuare a vincere. Ma non è finita qui. Il nome nuovo sul taccuino del direttore sportivo Giovanni Manna è quello di Ademola Lookman, autentico trascinatore dell’Atalanta nelle ultime stagioni. L’esterno offensivo nigeriano è visto come il profilo ideale per raccogliere l’eredità lasciata da Khvicha Kvaratskhelia, destinato a lasciare Napoli in questa finestra di mercato.

Quanto ha offerto il Napoli per Lookman?

Il Napoli si è già mosso con decisione, stanziando un budget importante per assicurarsi le prestazioni di Lookman. L’offerta iniziale del club partenopeo si aggira intorno ai 50 milioni di euro, cifra che rappresenta il massimo sforzo economico possibile senza sacrificare ulteriori pedine. L’Atalanta, dal canto suo, non chiude la porta: la valutazione parte da 60 milioni di euro, ma i margini per una trattativa concreta ci sono.

Nella scorsa stagione Lookman era già stato vicino all’addio, ma ora la sensazione è che le condizioni siano mature per una separazione. Il giocatore ha già espresso interesse per un nuovo progetto e Napoli, con un allenatore del calibro di Conte e ambizioni chiare, può essere una destinazione più che gradita. Tuttavia, resta da battere la concorrenza di club esteri, in particolare dalla Premier League e dalla Liga, che continuano a monitorare il nigeriano dopo che nel 2024 fu vicino anche al Paris Saint-Germain.

Il profilo perfetto per il 3-5-2 di Conte con Lookman

Ademola Lookman rappresenterebbe un'aggiunta tattica ideale per il 3-5-2 di Antonio Conte. Dotato di grande velocità, tecnica nello stretto e una notevole capacità di inserimento, l’ex esterno dell’Atalanta può agire sia da seconda punta sia da attaccante esterno, garantendo duttilità in fase offensiva. L’idea di vederlo in coppia con Romelu Lukaku — altro obiettivo di mercato del Napoli — stuzzica particolarmente l’immaginazione dei tifosi. I due si conoscono già per nazionalità e caratteristiche fisiche e potrebbero formare un tandem devastante.

Inoltre, la presenza di De Bruyne come regista avanzato aumenterebbe in modo esponenziale il potenziale offensivo della squadra. Conte, notoriamente esigente sul piano tattico, troverebbe in Lookman un giocatore già pronto per i suoi meccanismi, capace di attaccare la profondità, creare superiorità numerica e garantire un buon contributo anche in fase di non possesso. Un elemento chiave per completare la trasformazione del Napoli in una macchina da guerra.

Un domino di mercato con protagonisti nigeriani

L’arrivo di Lookman a Napoli potrebbe essere legato anche alla cessione di un altro grande protagonista del recente passato azzurro: Victor Osimhen. Il centravanti nigeriano, dopo la parentesi in prestito al Galatasaray, è ora al centro di numerosi interessi, con la Juventus che lo tiene sotto osservazione in caso di addio a Dusan Vlahovic.

La clausola rescissoria da 75 milioni di euro potrebbe finanziare in larga parte l’operazione Lookman, dando a De Laurentiis e Manna la possibilità di chiudere il cerchio. Un passaggio di testimone tra due connazionali, con l’ex Atalanta pronto a raccogliere il testimone di Osimhen nella leadership offensiva. Napoli vuole essere protagonista assoluto del mercato e con l’appoggio totale di Conte si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella sua storia.

Se Lookman dovesse davvero vestire l’azzurro, sarebbe l’ennesimo segnale che il Napoli non vuole più essere una sorpresa, ma una certezza. E il messaggio al resto della Serie A sarebbe chiarissimo: lo scudetto non è stato un caso.