15 Jun, 2025 - 18:55

Cosa succede nel finale di Echo Valley? Il thriller con Sydney Sweeney lascia domande

Cosa succede nel finale di Echo Valley? Il thriller con Sydney Sweeney lascia domande

Sydney Sweeney e Julianne Moore, una coppia madre-figlia come non l’avevamo mai vista prima, ci trascinano in un turbine di segreti, sangue e ricatti nel nuovo thriller di Apple TV+, "Echo Valley". E dopo 90 minuti di suspense crescente e colpi di scena degni di un noir, arriva un finale che lascia il pubblico sospeso… esattamente come i cavalli di Kate nel fienile in fiamme.

Ma cosa succede davvero nell’ultima parte del film? E che fine fa Claire, la figlia disturbata e manipolatrice di Kate? Se sei qui, è perché vuoi mettere ordine in questo caos da thriller rurale. Andiamo con ordine.

La trama completa di "Echo Valley" con spoiler

Kate Garrett (Julianne Moore) vive da sola in una fattoria in Pennsylvania, tra campi, cavalli e silenzi carichi di ricordi. Dopo la morte della moglie Patty, la sua routine è scandita dalle lezioni di equitazione che dà ai bambini e dalla distanza sempre più dolorosa con la figlia Claire (Sydney Sweeney), con cui ha un rapporto teso e intermittente. Claire è imprevedibile, affetta da dipendenze, e riappare nella vita di Kate solo quando ha bisogno di qualcosa.

Una sera, però, Claire si presenta alla porta coperta di sangue e con uno sguardo nel vuoto. Dice alla madre di aver accidentalmente ucciso il fidanzato Ryan durante una lite. Senza battere ciglio (e senza pensarci troppo), Kate decide di aiutarla: prende il corpo e lo getta nel lago.

Pochi giorni dopo, Claire scompare nel nulla. Kate riesce a rintracciarla grazie alla localizzazione del telefono e scopre che… Ryan è vivo. Sì, vivo e vegeto. Claire ha mentito. La coppia è scappata insieme, lasciando Kate con una domanda ancora più inquietante: "Chi era, allora, il corpo che ha gettato nel lago?"

A complicare tutto arriva Jackie (Domhnall Gleeson), uno spacciatore sinistro e manipolatore, che sa perfettamente cosa è successo. Rivela a Kate che la vittima era Greg, un ragazzo morto di overdose durante una serata con Ryan e Claire. Jackie minaccia Kate: o gli dà dei soldi, o la denuncia alla polizia.

Kate, però, non è il tipo da lasciarsi schiacciare e progetta un piano folle ma brillante.

Dopodiché si apre un turbinio di eventi sempre più drammatici - con tanto di incendio al fienile - per salvarsi e inchiodare Jackie. Eppure, il thriller non lascia un attimo di respiro a Kate, né tanto meno allo spettatore, che assiste sempre più sgomento all'escalation di violenza e intrighi.

L’inganno: chi ha davvero ucciso chi?

All’inizio sembra tutto chiaro (spoiler: non lo è). Claire, interpretata da una Sydney Sweeney sempre più convincente nel ruolo della ragazza borderline e manipolatrice, arriva a casa della madre coperta di sangue. Racconta di aver ucciso accidentalmente il fidanzato, Ryan, durante una lite. Julianne Moore, nei panni di Kate, fa quello che farebbe ogni madre… o quasi: smaltisce il cadavere in un lago senza fare troppe domande.

Solo che - sorpresa! - Ryan è vivo. Claire e lui scappano insieme, lasciando Kate perplessa e con una domanda inquietante sulle spalle. Ed è qui che entra in scena Jackie, uno spacciatore squallido e minaccioso (Domhnall Gleeson), che rivela che la vittima era Greg, morto per overdose a casa di Ryan. E ora vuole soldi in cambio del suo silenzio.

Il piano di Kate (e la sua geniale vendetta)

Kate, in trappola e senza vie d’uscita, decide di passare al contrattacco. Propone a Jackie un piano per bruciare il fienile e incassare l’assicurazione. Lui accetta e si sistema nell’appartamento sopra il fienile, fingendo di essere un dipendente. Ma Kate non è nata ieri.

Appicca il fuoco usando razzi segnalatori (come da piano), ma lascia intenzionalmente un indizio chiave per incastrare Jackie. E poi arriva il colpo di scena: il cadavere di Greg, che lei e l’amica Les hanno riesumato dal lago, è stato messo proprio nell’appartamento in cui Jackie dormiva.

Il giorno dopo, la polizia scopre il cadavere e interroga Kate. Lei si finge sorpresa, racconta una versione in cui Jackie è un tipo losco appena conosciuto, e il puzzle si completa: estratti conto, video di sorveglianza e testimoni (come la cliente Emma) inchiodano Jackie. Tutto orchestrato da Kate, che ha usato perfettamente ogni dettaglio a suo vantaggio.

E Claire?

Claire, nel frattempo, è sparita. Ricompare solo attraverso dei messaggi in cui esprime pentimento e chiede perdono alla madre. Ma siamo sinceri: possiamo fidarci di lei? Dopo aver visto i messaggi agghiaccianti scambiati con Ryan ("Posso farle fare qualsiasi cosa"), la risposta è un grande punto interrogativo.

Eppure, nell’ultima scena, Claire si presenta alla porta di Kate. Le lacrime agli occhi, uno sguardo che supplica. Kate resta ferma. La porta è aperta… ma il film si chiude senza mostrarci cosa sceglierà.

Il finale spiegato (più o meno)

Il bello (e il brutto) di "Echo Valley" è che il finale resta ambiguo. Non ci dice se Kate perdonerà sua figlia, se cadrà di nuovo nella spirale tossica di protezione e manipolazione, o se finalmente chiuderà quel capitolo doloroso.

Sappiamo solo che ha salvato i cavalli (sì, stanno bene!) e che ha sconfitto Jackie con uno stratagemma degno di una criminale di alto livello. Ma Claire? Claire resta una mina vagante.

In sintesi, "Echo Valley" si chiude come un buon thriller dovrebbe: lasciandoti con il cuore in gola, qualche nodo allo stomaco… e una marea di domande.

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