16 Jun, 2025 - 15:37

Calenda, addio al Campo largo dopo le parole di Fratoianni: 20 punti per un nuovo Terzo Polo (ma uno è contro Renzi)

Calenda, addio al Campo largo dopo le parole di Fratoianni: 20 punti per un nuovo Terzo Polo (ma uno è contro Renzi)

"Basta: quando è troppo è troppo. Farsi dettare le condizioni da Nicola Fratoianni anche no": avrà pensato questo Carlo Calenda prima di dire addio al Campo largo e rispolverare il caro, vecchio Terzo Polo.

Fratoianni, ieri, nel corso della festa di Repubblica, ha detto che la destra si batte "mettendo assieme Pd, Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra: secondo i sondaggi, arrivano al 40%".

Tanto basta per lui: non c'è bisogno dei centristi. Anche se il campo avverso, sempre secondo i sondaggi, arriva al 46%: "Una cosa è certa - ha ragionato Fratoianni - oggi non esiste uno schema politico alternativo che possa fare a meno di un'alleanza tra queste forze politiche".

Tant'è che poi ha svelato che si confronta tutti i giorni con la segretaria del Pd Elly Schlein e il presidente dei Cinque Stelle Giuseppe Conte. Da qui la reazione di Calenda.

Campo largo addio: Calenda pensa di nuovo al Terzo Polo

Calenda se la sarà legata proprio a un dito: come si fa a rivendicare un'alleanza con Pd e Movimento Cinque Stelle e non citare anche l'altra parte del centrosinistra, quella liberal, moderata e riformista?

Fratoianni, ieri, ha spiegato che l'asse con Schlein e Conte può sopperire alla sua mancanza "andando davanti alle fabbriche o nei Pronto soccorso dove non ci sono più medici per portare un'altra idea di Paese a chi non vota".

E quindi, per il socio di Angelo Bonelli, meglio pescare nell'astensionismo anziché nel mondo riformista.

Considerato poi che se l'è presa anche con la "sinistra dei conti pubblici che ha cancellato le parole cambiamento e trasformazione e non parla più di diritto alla felicità", la frittata è stata completa: Calenda questa mattina ha deciso di voltare pagina.

La risposta di Calenda

Il leader di Azione su Facebook è stato molto chiaro: 

virgolette
Fratoianni ieri ha chiarito che il campo largo ha un perimetro - Avs, Pd e M5S - e un’agenda: green deal, linea Landini sul lavoro, no al riarmo, no al sostegno all’Ucraina. Mi pare un importante chiarimento che dovrebbe sgomberare il campo da oziose discussioni sulla partecipazione alla coalizione di riformisti, liberali e popolari. Il lavoro da fare è dunque costruire il campo liberale e riformista, fondato su un’agenda precisa

Che vuole dire? Che Calenda è pronto a riaprire il dossier Terzo Polo:

virgolette
Questo programma non corrisponde a quello del Campo largo o della destra populista. Per questo va costruito un polo liberale e riformista indipendente. Azione darà vita a ottobre ad un incontro costituente con tutte le forze politiche e associative che vogliono costruire un’alternativa al bipopulismo

Il programma dei venti punti (con la norma anti-Renzi)

Calenda ha dimostrato che, a proposito di programma, non parte certo da zero. Nello stesso post di risposta a Fratoianni, infatti, ha elencato qualcosa come venti punti su cui far ritrovare dalla stessa parte il mondo riformista e liberale per giocare la partita delle elezioni politiche 2027 in solitaria:

  1. Sostegno all'Ucraina, rafforzamento dell'esercito e partecipazione ai Volenterosi
  2. Applicazione del rapporto Draghi, cambiare il Green Deal, eliminare l'unanimità
  3. Rigore dei conti pubblici, concorrenza, chiusura delle società partecipate locali, spending review a favore di sanità, istruzione e sicurezza
  4. Salario minimo, contrattazione decentrata, incentivi ai rinnovi
  5. Nucleare di terza generazione e disaccoppiamento tra rinnovabili e gas (stop alle assurde rendite estrattive)
  6. Incentivi automatici agli investimenti fisici e in R&D. Concorrenza sui settori protetti e ruolo neutrale dello Stato nelle operazioni di mercato
  7. Assemblea costituente eletta e a tempo per riscrivere la seconda parte della Costituzione
  8. Poteri straordinari per le opere strategiche, connessi alla dichiarazione di Sito di interesse nazionale
  9. Poteri sostitutivi verso le Regioni che non sono in grado di erogare servizi pubblici a parità di spesa con quelle virtuose
  10. Controllo delle frontiere, integrazione di chi trova un lavoro, ius scholae, chiusura dei CPR in Albania, apertura in Italia
  11. Impegno a nominare ministro solo chi ha esperienza amministrativa o manageriale
  12. Piano straordinario di riforma per la scuola e la sanità
  13. Eliminare l'eccesso di norme penali, ma garantire la certezza della pena
  14. Recupero dell'evasione e interventi fiscali per giovani e donne, aliquota progressiva
  15. Regolamentazione dell'età di accesso ai social e psicologo scolastico. Identificazione di aree di crisi sociale complessa
  16. Fine vita e adozioni per le coppie omosessuali
  17. Accorpamento di tutte le elezioni in un unico Election Day e promozione di uno "scudo democratico"
  18. Incentivi fiscali automatici per la stampa indipendente e separazione della Rai dalla politica
  19. Legge più stringente sul conflitto di interesse dei parlamentari e divieto di finanziamento per chi opera in settori controllati dal pubblico
  20. Piano di adeguamento al cambiamento climatico e creazione di un'unica società nazionale dell'acqua

Ora chi potrebbe starci con questi paletti? Il numero 19, tanto per iniziare, potrebbe far storcere la bocca a Matteo Renzi. Il quale, forse non a caso nei giorni scorsi ha ipotizzato la costituzione di una "tenda riformista" all'interno del centrosinistra. Il campo che Calenda non vuole più coltivare.

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