16 Jun, 2025 - 19:02

Marcello Veneziani incolpa Israele di aumentare i rischi di una guerra mondiale: mette in imbarazzo Giorgia Meloni?

Marcello Veneziani incolpa Israele di aumentare i rischi di una guerra mondiale: mette in imbarazzo Giorgia Meloni?

Nel giorno in cui il ministro della Difesa Guido Crosetto si è detto preoccupato per Israele perché se l'Iran degli ayatollah avesse avuto la bomba atomica non avrebbe esitato a utilizzarla contro di essa, uno degli intellettuali storicamente molto ascoltati dalla destra italiana, Marcello Veneziani, ha sostenuto più o meno il contrario: che è Israele con la sua guerra preventiva ad aumentare le possibilità di un terzo conflitto mondiale.

Ora, quindi, ci si chiede se questa presa di posizione possa indebolire il Governo.

Stando ai sondaggi, gli italiani, quando sentono odor di guerra, tentano sempre di turarsi il naso girandosi dall'altra parte. Ma c'è da dire che, finora, Fratelli d'Italia si è dimostrata davvero coerente nel difendere le ragioni dell'Occidente e delle democrazie contro gli attacchi dei regimi totalitari.

In Ucraina, ad esempio, la sua posizione, pur non coincidendo con quella dei cosiddetti Paesi Volenterosi, è stata sempre contro Putin. E quando si è trattato di votare i nuovi aiuti militari a Kiev il sostegno di tutto il centrodestra, compreso quello della Lega, non è venuto mai a mancare.

Ma ora? Le parole di Veneziani preannunciano un cambio di scenario? 

Marcello Veneziani contro Israele mette in imbarazzo il Governo Meloni?

E insomma: la grancassa mediatica "pacifista" in Italia trova terreno fertile più che altrove: su questo non c'è alcun dubbio. Anche quando si capisce benissimo che si tratta di un pacifismo di maniera, buono più per portare facili consensi ai partiti che lo sbandierano che per arrivare alla fine delle guerre. 

In questo scenario, c'è da sottolineare che la posizione fondamentalmente atlantista e pro Occidente di Giorgia Meloni è stata sempre chiara e netta. Anche quando si è proposta di fare l'intermediaria tra l'Europa e Trump. 

Ora, però, la premier per continuare su questa strada sembra dover fare i conti anche a casa sua. Di sicuro, infatti, non le sarà sfuggita la presa di posizione di Marcello Veneziani contro Israele che potrà influenzare parecchi della sua base.

Le parole dello scrittore

Ma cosa ha detto Veneziani che può mettere nei guai Giorgia Meloni? In pratica, lo studioso ha sostenuto che la guerra preventiva scatenata da Netanyahu in Iran (e che sta mettendo in ginocchio il regime liberticida degli ayatollah) è "una criminale follia"

E, nel suo post, Veneziani non ha risparmiato nemmeno il "suo" governo quando ha evidenziato:

virgolette
Nel silenzio vergognoso dell'Occidente, massacrano da quasi due anni e affamano popolazioni inermi, e distruggono case, famiglie e ospedali; attaccano e bombardano quasi tutti i Paesi vicini godendo di assoluta impunità, e attaccano da tempo l'Iran, lo accusano di ogni nefandezza mentre l'Iran sta fermo

E insomma: questa è davvero un'inedita versione pro-Pal di Veneziani: una versione che in pochi potevano attendersi.

L'Iran sta fermo? L'Iran dal 1979 non definisce nemmeno Israele "stato", bensì "entità sionista". Predica la sua eliminazione fisica. Finanzia i gruppi terroristi che hanno attaccato Israele con migliaia di lanci di razzi fino a giungere al pogrom del 7 ottobre 2023. 

Allora, perché ora Veneziani sembra essere appena uscito da un centro sociale?

Israele con l'atomica e l'Iran no: perché? Il dilemma del compagno Veneziani

Il "compagno" Veneziani, a un certo punto, si interroga addirittura sulla logica che giustifica il fatto che Israele debba avere la bomba atomica e l'Iran no. Perché? si chiede come fanno tanti pacifisti di sinistra.

Beh: la risposta è semplicissima. E non bisogna attendere Giorgia Meloni per dargliela: perché Israele, intanto, quella bomba ce l'ha in quanto ogni giorno deve guadagnarsi la sopravvivenza sulla terra che l'Onu gli ha riconosciuto dal 1948. 

E poi perché, rispetto a tutti gli altri Paesi del Medio Oriente, è una democrazia, uno Stato di diritto.

È proprio questo, a ben vedere, ciò che fa la differenza e che a Veneziani non dovrebbe sfuggire: non c'è pericolo che a Gerusalemme un autocrate possa svegliarsi e ordinare l'utilizzo di un ordigno nucleare, perché a Gerusalemme in ogni caso vige un regime democratico, fatto di pesi e contrappesi nella gestione del potere.

Veneziani sarebbe più tranquillo e vivrebbe più in pace se sapesse che la bomba atomica, oltre ad essere nelle mani di Putin, è anche in quelle di un altro dittatore come Khamenei? 

In Fratelli d'Italia chissà se ha già preso piede il dibattito.

 

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