16 Jun, 2025 - 20:10

"La Ruota del Tempo" cancellata: il commento di Brandon Sanderson lascia l'amaro in bocca

"La Ruota del Tempo" cancellata: il commento di Brandon Sanderson lascia l'amaro in bocca

Brandon Sanderson, autore amato da milioni di lettori fantasy in tutto il mondo e figura chiave per la conclusione della saga letteraria di "The Wheel of Time", non ha usato mezzi termini dopo l’annuncio della cancellazione della serie TV di Amazon.

Se da un lato ha elogiato la terza stagione definendola "la migliore di tutte", dall’altro ha lanciato una frecciatina che dice tutto: "Non mi mancherà essere stato in gran parte ignorato". Un commento che pesa, soprattutto se si considera che Sanderson aveva il doppio ruolo di autore conclusivo della saga originale e consulente di produzione per l’adattamento.

Le sue parole riflettono un malessere più profondo, quello di chi è stato coinvolto solo a livello di immagine, per dare legittimità al progetto, ma non davvero ascoltato. Una dinamica purtroppo sempre più comune negli adattamenti di alto profilo, dove i nomi degli autori servono più alla promozione che alla realizzazione concreta della serie.

Le fratture tra serie TV e fan della saga

La cancellazione di "La Ruota del Tempo" ha acceso un acceso dibattito tra chi aveva amato l’adattamento e chi, sin dall’inizio, lo ha considerato un tradimento dell’opera originale. Ma al di là delle emozioni personali, resta un fatto: la serie ha perso per strada proprio i suoi lettori più fedeli, il pubblico che avrebbe potuto sostenerla con maggiore convinzione.

Già dalla prima stagione, l'accoglienza è stata tiepida, con forti critiche alla scrittura e alle deviazioni rispetto al materiale originale. E in un’epoca in cui la concorrenza tra le serie fantasy è spietata, partire con il piede sbagliato è spesso un errore irreparabile.

Non basta migliorare nel tempo - come ha fatto la terza stagione, più fedele e coerente - se il pubblico nel frattempo ha perso fiducia. La saga ha venduto oltre 100 milioni di copie nel mondo: non riuscire a ingaggiare questo zoccolo duro è stato il primo, vero passo falso.

Una terza stagione finalmente fedele… ma fuori tempo massimo

La cosa più frustrante? Proprio quando la serie sembrava aver trovato la giusta formula, è arrivata la cancellazione. La terza stagione ha finalmente restituito ai fan le atmosfere, i personaggi e i temi che avevano reso la saga cartacea un capolavoro. Ma ormai era troppo tardi per invertire la rotta.

Molti fan avevano già abbandonato il progetto dopo le prime due stagioni, mentre i nuovi spettatori non avevano sufficiente background o motivazione per affezionarsi. Inoltre, se Brandon Sanderson - l’uomo che ha saputo chiudere con successo la saga letteraria dopo la morte di Robert Jordan - si è sentito "estraneo" all'adattamento, come potevano non sentirsi così anche i lettori?

Hollywood e il problema degli adattamenti fantasy

"La Ruota del Tempo" non è un caso isolato. La frustrazione di Sanderson è solo l’ultima voce in un coro crescente di autori fantasy che si sono sentiti messi da parte dai team di produzione. George R.R. Martin ha più volte criticato le libertà prese dagli sceneggiatori di "Game of Thrones", dicendo chiaramente che le modifiche fatte "non hanno migliorato nulla".

Andrzej Sapkowski, creatore di "The Witcher", ha dichiarato pubblicamente di essersi sentito ignorato da Netflix. Il risultato? La terza stagione della serie ha ottenuto un misero 19% su Rotten Tomatoes.

Tutto questo evidenzia una problematica comune: gli studi sembrano incapaci di trovare un equilibrio tra creare un prodotto originale e rispettare le radici su cui si basa. È chiaro che ogni adattamento debba avere una sua identità, ma senza il coinvolgimento reale degli autori - e il rispetto dei fan storici - i risultati sono spesso destinati a dividere, se non deludere.

La cancellazione di "The Wheel of Time" è un segnale d’allarme che Hollywood dovrebbe finalmente prendere sul serio.

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