17 Jun, 2025 - 16:53

Sabrina Carpenter risponde alle critiche su "Man's Best Friend": "C’è più di me oltre al sesso"

Sabrina Carpenter risponde alle critiche su "Man's Best Friend": "C’è più di me oltre al sesso"

È tutta una questione di sesso. 

Sabrina Carpenter non ha tempo da perdere con chi ha deciso che l’unica cosa degna di nota del suo nuovo album "Man’s Best Friend" sia... la copertina. Una foto, per l’esattezza, che ha mandato in tilt i social (e alcuni moralisti). Tacchi neri, vestito fasciante, posizione a quattro zampe e un misterioso personaggio in abito scuro che le afferra una ciocca di capelli: la copertina del disco è diventata virale in pochi minuti. Non per la musica, ma per un’accusa mascherata da domanda: "Ha una personalità al di fuori del sesso?".

Spoiler: sì. E la risposta della cantante non si è fatta attendere.

"Sì, ed è una cosa buona": Sabrina zittisce i critici

Esplosa la polemica, la replica della bionda Sabrina Carpenter è arrivata secca, ironica e... perfetta per diventare un meme: "Girl, yes. And it’s a good one". Nessuna spiegazione. Nessuna difesa. Solo quella consapevolezza tipica di chi sa di avere una voce - e non solo nei vocali dei suoi brani. Sabrina Carpenter, a 26 anni, è ormai una veterana della scena pop post-Disney e sta dimostrando di saper rispondere col sorriso a chi vuole incasellarla in una narrativa preconfezionata.

E non è la prima volta che lo fa.

In una recente intervista a "Rolling Stones", ha detto la sua sulla valanga di commenti legati alla presunta ossessione per la sessualità nei suoi testi - come se non lo facessero anche altre decine di cantanti, sia uomini che donne... . Questa la risposta ironica in merito alla questione:

virgolette
Mi fa sempre ridere quando la gente si lamenta. Dicono: Non fa altro che cantare di sesso. Ma sono proprio quelle le canzoni che avete fatto diventare virali. È chiaro che amate il sesso. Ne siete ossessionati

Tutto questo mentre TikTok impazzisce per le sue esibizioni live del brano "Juno", in cui Sabrina si diverte a improvvisare una posizione diversa ogni sera. Il pubblico? Impazzito. I social? Pieni solo di quel frame. I contenuti sulla questione morale? Invisibili. Aggiunge lei stessa: "È nel mio spettacolo. Ci sono tantissimi altri momenti oltre alle posizioni di "Juno", ma quelli sono quelli che voi postate ogni sera e commentate. Non posso controllarlo".

Come si dice? Uno a zero, palla al centro. 

"Siete voi ossessionati": Sabrina Carpenter come Madonna?

"Like a Virgin" dice niente? Paragone azzardati? Forse, o forse no. Sabrina Carpenter sa benissimo da dove arriva e dove sta andando. Nell’intervista a "The Sun", lo dice chiaro e tondo: "Negli anni 2000 era Rihanna, negli anni '90 Britney Spears, negli anni '80 Madonna. Ora tocca a me. Le artiste donne sono state umiliate per sempre".

E quando Pete Waterman - leggendario produttore britannico - ha definito i suoi concerti "offensivi", accusandola "buttare via tutto quello per cui le donne hanno lottato", Sabrina ha semplicemente risposto con uno dei suoi messaggi più forti: "Se non riesci a gestire una ragazza sicura della propria sessualità, allora non venire ai miei concerti".

Chiara. Netta. Implacabile.

E a chi la accusa di puntare solo su pose "pigre" e testi "volgari", replica con un’accusa molto più profonda:

virgolette
In sostanza, significa che le artiste donne non dovrebbero poter esprimere la propria sessualità nei testi delle loro canzoni, nel modo in cui si vestono o si esibiscono. È come se coloro che vogliono umiliarmi non facessero commenti quando parlo di cura di sé, body positivity o delusioni amorose, tutte cose normali che una venticinquenne vive. Vogliono solo parlare del lato sessuale delle mie esibizioni

Insomma, "Man’s Best Friend" potrebbe essere solo l’inizio di una nuova era in cui l’estetica e l’ironia sono armi consapevoli, e non una scusa per semplificare una carriera.

Playback? Flop? Incriminazioni? Sabrina risponde a tutto

La valanga di critiche a Sabrina Carpenter non si ferma alla musica o all’estetica. Alcuni utenti hanno messo in dubbio persino la qualità dei suoi live. Playback? Percentuali strane? La risposta è arrivata nei commenti con tanto di frecciatina: "Canto dal vivo al 100% in ogni spettacolo. Volete parlare con i miei tecnici del suono?".

Ciliegina sulla torta? Le critiche a "Please Please Please", definita da un utente "il peggior secondo singolo mai pubblicato". Poi il singolo è andato dritto al numero 1 della Billboard Hot 100, e Sabrina ha ricondiviso quel commento insieme allo screenshot della classifica con una caption che vale più di mille risposte: "Ohhhh, sono una ragazza grata, grata, grata".

Anche la querelle religiosa legata al video di "Feather", girato in una chiesa di Brooklyn, è stata gestita con la solita ironia: "Abbiamo avuto l’approvazione in anticipo... e Gesù era un falegname".

Infine, al Madison Square Garden di New York, Carpenter ha accennato scherzosamente a un possibile ruolo nello scandalo giudiziario che ha coinvolto il sindaco Eric Adams: "Dovremmo parlare di come ho fatto incriminare il sindaco o...?". Insomma, un singolo una polemica e critiche a pioggia e una risposta tutta pepe della cantante.

Ironica, graffiante, inattaccabile. E il bello è che ha ancora tutto un album da farci ascoltare.

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