17 Jun, 2025 - 21:57

La Lega chiede il terzo mandato per i governatori. Ma Tajani dice no. E Fratelli d'Italia? Ecco cosa potrebbe accadere ora nel centrodestra

La Lega chiede il terzo mandato per i governatori. Ma Tajani dice no. E Fratelli d'Italia? Ecco cosa potrebbe accadere ora nel centrodestra

In apparenza, una richiesta poco più che burocratica: spostare di una settimana il termine per gli emendamenti al ddl per l'adeguamento del numero di consiglieri e assessori regionali all'esame della commissione Affari costituzionali del Senato. In realtà una mossa politica, anche perché ad avanzarla è stata la Lega e perché quello è il provvedimento individuato come possibile veicolo parlamentare per approvare in extremis, ossia prima della tornata d'autunno, quel terzo mandato per i governatori che rimetterebbe in pista Luca Zaia per il Veneto (oltre che Vincenzo De Luca in Campania). E' una partita che va avanti a piccoli passi e dopo l'apertura di due settimane fa di Fratelli d'Italia, ufficializzata da Giovanni Donzelli, ancora non sembra chiaro lo sbocco di questa corsa contro il tempo, così come restano le reciproche diffidenze tra le forze di maggioranza. Anche per questo, non potrà che essere un vertice tra i leader a mettere la parola definitiva. Si terrà al rientro di Giorgia Meloni dal G7 del Canada: potrebbe essere già giovedì, ma non è escluso che si arrivi all'inizio della settimana prossima.

Antonio Tajani: "La Lega può presentare l'emendamento che vuole, noi non lo votiamo"

Per ora, i partiti piazzano le rispettive mosse su due terreni. Da una parte c'è quello delle dichiarazioni ufficiali: la Lega continua a proclamarsi a favore, Fdi dice di aspettare una proposta e Forza Italia ribadisce il suo no. Lo ha fatto ancora oggi con il segretario Antonio Tajani. "La Lega può presentare l'emendamento che vuole, noi non lo votiamo", ha detto perentoriamente. La convinzione negli altri soci di maggioranza, tuttavia, è che sia un modo per alzare la posta in cambio di altre eventuali compensazioni: la candidatura a sindaco di Verona per Flavio Tosi o la promessa di avere un proprio nome per Milano. D'altra parte, si osserva, anche nel partito azzurro c'è un'ala più trattativista, una frangia convinta che premiare chi ha fatto bene sul territorio non sia una cattiva idea. L'altro campo di gioco è, appunto, quello parlamentare.

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