Avanti popolo, alla riscossa! A Venezia i partigiani italiani non vogliono il matrimonio di Jeff Bezos. Così, tra dieci giorni, l'Anpi ha preannunciato una manifestazione in laguna per dire che non è gradito il sì del magnate in città.
I partigiani nati a Resistenza (fortunatamente) finita si sono dati appuntamento il 28 giugno: ma bandiera rossa la trionferà? E se sì, perché?
Intanto, dopo che per settimane è stata tenuta top-secret, sembrerebbe proprio che la data del matrimonio sia il 27 e il 28 giugno. Il primo giorno sull'isola di San Giorgio e il secondo nella Scuola della Misericordia.
I manifestanti, quindi, puntano proprio a questa location per lo scontro finale. Non ci saranno prigionieri: da una parte Jeff Bezos con la promessa sposa Lauren Sanchez e i loro illustri ospiti, dall'altra i partigiani.
E quindi, ottant'anni dopo, i partigiani, anziché abbracciare i fucili e salire in montagna, abbracceranno i remi delle gondole e navigheranno i canali di Venezia per far saltare le nozze: Jeff Bezos non passerà, evviva il comunismo e la libertà!
Ma perché queste due cause sono intrecciate con il matrimonio di mister Amazon? Beh, perché, per dirla con Salvatore Merlo de Il Foglio, "rappresenta tutto ciò che l'attivismo contemporaneo di sinistra, compreso il malinteso antifascismo, ha in uggia: ricchezza, modernità, dinamismo sociale, yacht, droni e pacchi Prime".
Jeff Bezos, quindi, incarna il nemico perfetto per la brigata Pagliarulo, l'ex parlamentare di Comunisti Italiani eletto presidente dell'associazione partigiani nel 2020 nonostante le sue posizioni quantomeno controverse, come quelle che ha sul conflitto in Ucraina scatenato da Putin o sull'Iran.
Per farla in breve: laddove c'è da resistere a un regime, i partigiani guidati da Pagliarulo puntualmente si schierano accanto a questi ultimi e non accanto a chi resiste magari prendendo a modello proprio gli italiani che lo fecero veramente fino a giungere alla liberazione dal nazi-fascismo.
I Pagliarulo-boys, dicendosi pacifisti, si schierano ora con Putin, ora con Hamas, ora con Khamenei.
E a Venezia si faranno sentire contro il matrimonio di Bezos con lo striscione già bell'e pronto:
Il piano dei partigiani di Gianfranco Pagliarulo è pronto: chi si oppone al matrimonio Bezos-Sanchez sta studiando anche il modo di bucare l'eventuale zona rossa che sarà allestita attorno all'isola di San Giorgio e alla Scuola della Misericordia.
A dirla tutta, l'Anpi ha anche stretto una serie di alleanze per la sua azione anti-Jeff: con l'associazione partigiani ci saranno i centri sociali e l'ex Comitato no grandi navi. In più, un leader con un cognome importante a Venezia: Tommaso Cacciari, il nipote dell'ex sindaco:
Con Cacciari jr a dare battaglia ci sarà anche Luca Casarini, il capo missione di Mediterranea già di nuovo alla ribalta in questi giorni:
è stato il suo grido di battaglia rivolto direttamente a Bezos.
Ma tant'è: Jeff Bezos vuole solo sposarsi. Pagando e ringraziando. E a Venezia si dice che quando el paron guadagna, el povero magna. Il suo matrimonio sarà per la Serenissima un affare tra i 10 e i 30 milioni di dollari: mica roba da poco.
Senza poi contare i ritorni d'immagine che Jeff e il suo esercito assicurano a livello planetario a Venezia. Oltre duecento saranno i super vip al suo fianco: da Oprah Winfrey a Mick Jagger, da Lady Gaga a Eva Longoria, da Katy Perry a Ivanka Trump.
E poi: Lauren Sanchez avrà 27 capi da indossare in 72 ore; cinque mega yacht saranno ormeggiati lungo il Bacino di San Marco; 30 taxi acquei sono già prenotati (praticamente tutti quelli esistenti a Venezia); gli alberghi cinque stelle più lussuosi della città sono già riservati e sold-out.
I partigiani avranno vita dura. Dovranno essere perfetti per far saltare tutto.