Grazie ai sistemi informatici, sempre più persone gestiscono l’ISEE in autonomia, senza ricorrere a intermediari. Tuttavia, tra novità normative e aggiornamenti procedurali, non sempre è facile orientarsi.
L’INPS ha recentemente annunciato una modifica significativa per il rinnovo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, che riguarda in particolare la Dichiarazione Sostitutiva Unica precompilata e il trattamento di alcuni strumenti di risparmio.
Ma cosa prevede esattamente la semplificazione annunciata? In che modo cambiano i calcoli dell’ISEE 2025? Chi ne beneficia e cosa occorre fare per evitare errori nella dichiarazione?
Prima di dare una risposta esauriente ai diversi quesiti, vi lasciamo al video YouTube di Bonus e Pagamenti su come e quando rinnovare l'ISEE corrente 2025 per evitare problemi.
Con il messaggio n. 1895 del 16 giugno 2025, l’INPS ha comunicato una novità rilevante: titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale saranno esclusi dal patrimonio mobiliare considerato per il calcolo dell’ISEE. L’esclusione vale fino a un massimo di 50.000 euro per nucleo familiare, ma solo in caso di DSU precompilata.
La semplificazione avviene in automatico e segue una sequenza prestabilita:
La riduzione si applica seguendo un ordine anche tra i componenti familiari:
L’obiettivo della modifica, prevista dalla legge di Bilancio 2024, è escludere strumenti di risparmio prudenziale dal calcolo ISEE, evitando che penalizzino famiglie che non detengono beni a fini speculativi.
Prima dell’introduzione della nuova procedura, chi utilizzava la DSU precompilata trovava inclusi anche titoli, buoni e libretti nel patrimonio mobiliare. Per eliminarli, bisognava intervenire manualmente, operazione che ha causato numerose segnalazioni di omissioni o difformità.
Dal 3 aprile 2025 la situazione cambia:
Chi opta per la modalità autodichiarata, può comunque escludere i titoli di Stato e gli strumenti postali, ma deve intervenire direttamente nel Quadro FC2, sezione I, sui campi:
Un controllo sull’attestazione è raccomandato per chi ha presentato la DSU prima della modifica, in modo da verificare la corretta applicazione della riduzione.
La nuova modalità offre vantaggi concreti per una vasta fascia di contribuenti. Chi detiene strumenti finanziari garantiti dallo Stato, come buoni fruttiferi o libretti postali, potrà ottenere un ISEE più favorevole, a parità di reddito e altri beni.
Il limite di 50.000 euro per nucleo familiare copre le esigenze della maggior parte dei risparmiatori con un profilo conservativo. Sono esclusi beni spesso utilizzati da famiglie, anziani o persone con redditi medio-bassi che non vogliono esporsi ai mercati.
Chi ha già presentato una DSU non aggiornata può modificarla, beneficiando così della riduzione automatica. L’obiettivo è una dichiarazione più equa e coerente con la natura degli strumenti, che non alteri l’accesso a agevolazioni e benefici legati all’ISEE.
In conclusione, la semplificazione introdotta nel 2025 rappresenta un passo importante verso una gestione più efficiente della dichiarazione ISEE, con maggiore tutela per i piccoli risparmiatori e meno margini di errore per chi sceglie la compilazione autonoma.