Le ultime dichiarazioni di Donald Trump sul conflitto tra Iran e Israele stanno facendo tremare le cancellerie mondiali. Il possibile coinvolgimento degli Usa in una guerra con l’Iran rischierebbe di portare il mondo dritto nella Terza Guerra Mondiale.
La minaccia del Presidente degli Stati Uniti di avere un ruolo attivo negli attacchi al regime di Teheran riguarderebbe da vicino anche l’Italia, dove gli Usa hanno basi militari da cui potrebbero partire eventuali missioni in Medioriente. Non sarebbe la prima volta.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, interpellata sulla questione mentre si trova ancora in Canada per il vertice del G7, non ha escluso la possibilità di un coinvolgimento delle basi Usa presenti sul territorio italiano.
In attesa di capire come evolverà la crisi tra Iran e Israele, la questione del coinvolgimento delle basi USA italiane rischia di aprire un nuovo fronte di scontro politico tra maggioranza e opposizione.
Nelle ultime ore il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha minacciato di intervenire direttamente nel conflitto tra Iran e Israele, per ribaltare definitivamente il regime degli Ayatollah di Khamenei.
Le dichiarazioni del Presidente Usa sono diventate più dirette e orientate verso la resa incondizionata di Teheran con il passare dei giorni. Ieri, ha dichiarato che gli Usa hanno il controllo incondizionato dei cieli iraniani e sanno dove si nasconderebbe il leader supremo Khamenei. Trump ha parlato in prima persona plurale, un ‘noi’ che fa temere l’intenzione di un coinvolgimento diretto della Casa Bianca. Coinvolgimento che potrebbe aprire scenari potenzialmente inediti.
Le prossime ore saranno decisive e l’Italia potrebbe essere coinvolta direttamente nei piani di Trump. Il leader americano, infatti, potrebbe chiedere al governo l’utilizzo delle basi Usa sul territorio nazionale, strategiche per le missioni militari in medio Oriente. Non è la prima volta che succede. È già accaduto nel 1991 e nel 2003, durante la Prima e Seconda Guerra del Golfo con l’Iraq. In entrambe le occasioni le basi italiane di Sigonella e Aviano furono utilizzate direttamente dagli Stati Uniti come basi di appoggio e logistiche.
Un’eventualità che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha escluso, ma su cui non si è sbilanciata.
Rispondendo a una domanda diretta, al termine del vertice del G7 a Kananaskis, in Canada ha dichiarato:
Non conferma, ma neanche smentisce l’eventualità che in caso di coinvolgimento diretto degli Stati Uniti in Iran, Donald Trump possa chiedere l’utilizzo delle basi americane in Italia.
Sulla crisi tra Iran e Israele, la posizione del governo italiano è chiara ed è stata in più occasione ribadita dalla premier negli ultimi tre giorni.
Ha affermato Giorgia Meloni, continuando a sperare in una soluzione negoziale anche se le dichiarazioni di Trump sembrerebbero aver chiuso questa ‘porta’.
Kananaskis, il mio punto stampa a termine del G7. pic.twitter.com/kbqpopTAPB
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) June 17, 2025
In Italia ci sono numerose basi militari statunitensi, distribuite in diverse regioni. Le più importanti sono quelle di Aviano in Friuli Venezia Giulia, Camp Darby in Toscana, Camp del Din in Veneto, la base navale di Napoli e quella aerea di Sigonella in Sicilia considerata strategica per le operazioni nel Mediterraneo, Nord Africa e Medio Oriente.
È proprio da Sigonella, che potrebbero decollare gli aerei americani in caso di un eventuale intervento militare Usa in Iran.
La sola ipotesi di un coinvolgimento delle basi italiane nella crisi tra Teheran e Tel Aviv è già sufficiente per agitare le acque tra governo e opposizione e aprire un nuovo fronte di polemica politica.
Il leader di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli ha esortato la premier a chiarire la posizione del governo, dicendo che l’Italia non può responsabile di attacchi che potrebbero uccidere civile e causare un disastro nucleare.
L'ipotesi di utilizzo delle basi italiane per un eventuale attacco #Usa all’#Iran scatena polemiche. Angelo Bonelli (AVS):
— Tag24 (@Tag24news) June 18, 2025
“Giorgia #Meloni deve dire se attacchi di questo genere partiranno da basi italiane. Non possiamo essere responsabili”. #TerzaGuerraMondiale pic.twitter.com/ME0eWve6xg
Bonelli fa riferimento all’eventualità che venga bombardato il sito nucleare di Fordow, scavato tra le montagne. Gli Stati Uniti posseggono gli unici bombardieri capaci di trasportare e sganciare le bombe GBU-57, uniche in grado di penetrare le protezioni a difesa della centrale.
Per la senatrice del Movimento 5 Stelle, Alessandra Maiorino, non sarebbe una sorpresa se il governo dovesse concedere agli Usa l'utilizzo delle basi italiane per eventuali operazioni militari in Iran.