Altro che famiglia tradizionale: Ugo Tognazzi ha scritto, con la sua vita sentimentale, una vera e propria sceneggiatura da commedia all’italiana. E non poteva essere altrimenti, per uno degli attori più iconici e travolgenti della nostra cinematografia. Il titolo di "padre allargato" gli calza a pennello: tra donne bellissime, figli nati dentro e fuori dal matrimonio, e una casa dove tutti erano i benvenuti, la vita privata di Ugo era un vero e proprio varietà.
E oggi, a distanza di decenni dalla sua scomparsa, quel "circo Tognazzi" continua a far parlare di sé.
Cominciamo da ciò che più stuzzica la curiosità: i figli illegittimi. Ugo Tognazzi ne ha avuti due, entrambi uomini, entrambi artisti, entrambi nati prima del matrimonio con la sua compagna di vita definitiva, Franca Bettoja.
Il primo è Ricky Tognazzi, nato nel 1955 dalla relazione con la ballerina irlandese Pat O’Hara. All’epoca Ugo era già una star, e la sua love story con la sensuale danzatrice fece sognare i fan. Anche se non si sposarono mai, vissero per anni insieme, e dalla loro unione nacque Ricky, oggi apprezzato attore e regista. Pat rimase sempre nel cuore di Ugo, anche se la relazione finì per le solite ragioni da copione: lui troppo instabile, troppo preso dal suo "tanto tutto".
Il secondo figlio illegittimo è Thomas Robsahm, nato nel 1964 dalla relazione con l’attrice norvegese Margaretha Robsahm, che Ugo conobbe sul set (il palcoscenico dell’amore, nel suo caso). Anche qui: storia intensa, passione travolgente, matrimonio lampo nel 1963 e altrettanto rapida rottura. Thomas, oggi regista e produttore in Norvegia, ha raccontato di aver conosciuto davvero suo padre solo all’età di sette anni. Eppure, nel tempo, si è riavvicinato alla famiglia italiana, diventando parte di quel bizzarro ma affiatato clan Tognazzi.
Dopo tante donne straniere, il celeberrimo attore si innamora di un’italiana. E che italiana! Franca Bettoja, attrice di classe e donna dal carattere d'acciaio, è colei che riesce a tenergli testa e a tenere insieme i pezzi sparsi della vita di Ugo. I due si conoscono nel 1965 e nel 1972 si sposano, dopo aver messo al mondo Gianmarco (1967) e Maria Sole (1971). Sono i figli "ufficiali", nati da un amore profondo e duraturo.
Ma il vero miracolo di Franca è un altro: riesce a creare un’unica grande famiglia con i figli nati dalle relazioni precedenti. La casa di Velletri, dove andarono a vivere, diventa il quartier generale di questa "tribù moderna" in cui non esistevano etichette, rancori o gelosie. "Era una famiglia allargata, ma vera", racconteranno i figli più tardi. A tavola - manco a dirlo - c’erano sempre piatti succulenti, vino buono e risate a volontà. Altro che disfunzionale.
D’altronde, che aspettarsi da un uomo come Ugo Tognazzi? Era eccessivo in tutto: mangiare, bere, ridere, lavorare, amare. Un uomo che si buttava nella vita come in una scena da girare: senza rete. Si legava visceralmente a ogni donna, anche se allo stesso tempo viveva una sessualità libera, sfacciata e gioiosa.
Le donne lo adoravano, lui adorava loro. E di queste donne ne ha amate tante, famose e non. Alcune solo di passaggio, altre più importanti. Ma da ognuna ha avuto qualcosa, spesso un figlio, sempre un pezzo di cuore.
Ricky, il primogenito, ha raccolto l’eredità artistica del padre a pieno titolo. Dopo gli esordi da attore, si è fatto strada come regista e sceneggiatore. Dal 1995 è sposato con Simona Izzo, con cui forma una delle coppie più affiatate del cinema italiano. I due non hanno avuto figli insieme, ma si considerano genitori del loro amore: "Il nostro figlio è il nostro amore, che oggi ha 37 anni", ha detto lei.
Thomas, il figlio norvegese, ha un profilo più riservato ma una carriera solida dietro le quinte. Ha scelto il cognome della madre ma non ha mai rinnegato il legame con il padre. Ha prodotto film importanti ed è considerato uno degli operatori culturali più influenti della Scandinavia.
Gianmarco, cresciuto all’ombra (e alla luce) di Ugo, è oggi un volto familiare del cinema e della televisione. Simpatico, versatile, solido, ha saputo trovare una sua voce senza imitare il padre. È sposato e ha due figli: Andrea Viola e Tommaso Ugo, che porta il nome del nonno.
Maria Sole, l’ultima arrivata, è invece regista e sceneggiatrice. Ha sempre preferito stare dietro la macchina da presa e ha dedicato un documentario toccante proprio a papà Ugo: "Ritratto di mio padre". Una dichiarazione d’amore intensa, fatta da chi ha conosciuto il gigante che era… dentro casa.
Alla fine, i figli di Ugo sono tutti "figli legittimi" del suo cuore, della sua passione, della sua eredità artistica. Nati da relazioni diverse, ma cresciuti in una rete di affetto, libertà e cultura. Una famiglia allargata, certo. Ma anche una delle più affascinanti e unite del nostro spettacolo. Ugo Tognazzi non è stato solo un attore: è stato un padre fuori dagli schemi, ma tremendamente autentico.
E forse oggi, di fronte alle sue eredità sparse tra Italia e Norvegia, set cinematografici e tavolate rumorose, possiamo solo dirgli grazie.