Nadia Bertorello è stata una figura affascinante e discreta, divenuta celebre soprattutto per la sua lunga, travagliata e appassionata storia d’amore con Nino Benvenuti, uno dei più grandi pugili italiani di sempre. La loro vicenda personale, segnata da scandali, separazioni e un amore mai sopito, ha attraversato decenni e rappresenta una delle storie sentimentali più romanzesche del panorama italiano del Novecento.
Nata a Bologna il 17 aprile 1947, Nadia Bertorello proveniva da una famiglia originaria di Reggio Emilia. La sua infanzia fu segnata da spostamenti: la famiglia visse anche a Casablanca, in Marocco, prima di rientrare in Italia. La bellezza naturale e l’eleganza di Nadia la portarono nel 1967 a vincere il titolo di Miss Emilia, un riconoscimento che la proiettò nel mondo della moda e la rese nota nel panorama mondano dell’epoca. Dopo l’esperienza da reginetta di bellezza, lavorò come modella e, negli anni ’90, gestì un negozio di abbigliamento a Roma.
Il destino di Nadia cambiò radicalmente nel 1967, quando incontrò Nino Benvenuti. Lui, già leggenda dello sport, aveva conquistato l’oro olimpico nel 1960 e nel ’67 era fresco campione mondiale dei pesi medi. Nadia aveva appena 19 anni, Nino 29. L’attrazione fu immediata e travolgente, ma la relazione era destinata a suscitare scandalo: Benvenuti era già sposato con Giuliana Fonzari e padre di quattro figli. In un’Italia profondamente moralista, la loro storia d’amore divenne un caso nazionale, tanto che persino Papa Paolo VI annullò un’udienza con il pugile a causa del clamore mediatico.
Dal loro amore nacque una figlia, Nathalie, che Nadia decise di crescere da sola, lontano dai riflettori e dai giudizi, trasferendosi in Francia per proteggere la bambina e sé stessa dalla pressione della stampa e dell’opinione pubblica. Benvenuti, nonostante l’amore per Nadia, non ebbe il coraggio di lasciare la famiglia e la loro relazione si interruppe bruscamente.
La vita, però, riservò una seconda possibilità ai due amanti. Negli anni ’90, dopo la fine del primo matrimonio di Benvenuti, Nadia tornò in Italia e aprì un negozio a Roma. Fu proprio lì, nel 1997, che Nino si ripresentò improvvisamente nella sua vita, “ridendo e scherzando, come se non fosse sparito per trent’anni”, come avrebbe ricordato lei stessa. Il sentimento tra i due si riaccese, più maturo e consapevole. Nel 1998 si sposarono a Roma, con una cerimonia celebrata da Gianfranco Fini e testimoniata da amici illustri come Giuliano Gemma e Vittorio Sgarbi. In quell’occasione, Benvenuti riconobbe ufficialmente la figlia Nathalie, con cui instaurò finalmente un rapporto da padre.
Nadia Bertorello rimase accanto a Nino Benvenuti per oltre vent’anni, sostenendolo nella vita privata e pubblica, fino alla sua scomparsa il 24 gennaio 2023 a Roma, dopo una malattia. È sepolta a Pieve Modolena, vicino a Reggio Emilia, accanto ai suoi genitori. La sua storia è ricordata come quella di una donna elegante, intelligente e riservata, capace di vivere un grande amore nonostante le avversità e le pressioni sociali. Per Benvenuti, Nadia è stata molto più che una compagna: il suo “grande amore” e, come lui stesso l’ha definita, il suo “angelo custode”.