21 Jun, 2025 - 10:00

Saldi Estivi 2025: ecco il calendario completo regione per regione e come evitare le truffe

Saldi Estivi 2025: ecco il calendario completo regione per regione e come evitare le truffe

L’estate 2025 non sarà solo sole, mare e vacanze, ma anche l’occasione perfetta per fare shopping intelligente. I saldi estivi 2025 stanno per invadere negozi e store online con offerte ghiotte e sconti irresistibili.

Un appuntamento imperdibile per chi desidera rinnovare il guardaroba con stile, senza svuotare il portafoglio. Quest’anno, come da tradizione, le date variano leggermente da regione a regione. 

Ma quando iniziano e quanto dureranno esattamente i saldi? E soprattutto: come possiamo difenderci da truffe, sconti farlocchi e offerte gonfiate? Scopriamolo insieme.

Quando iniziano e quanto durano i saldi estivi 2025

In quasi tutta Italia, l’appuntamento con gli sconti inizierà sabato 5 luglio 2025. Tuttavia, alcune regioni hanno adottato variazioni sul tema: ad esempio, in Sicilia si parte in anticipo, dal 1° luglio, mentre in Toscana bisognerà attendere fino a domenica 6 luglio.

La durata dei saldi estivi cambia da zona a zona: la maggior parte delle regioni li prolungherà per 60 giorni, ma ci sono anche eccezioni come la Liguria, dove gli sconti dureranno solo 45 giorni, o il Piemonte, che adotta una durata massima di 8 settimane.

Una particolarità arriva dalla Provincia autonoma di Trento, dove ogni esercente può scegliere liberamente le date. A Bolzano, invece, ci sono due calendari distinti:

  • Zone non turistiche: dal 16 luglio al 13 agosto
  • Zone turistiche: dal 22 agosto al 19 settembre

Date saldi estivi 2025 (principali regioni):

  • Lazio, Lombardia, Campania, Emilia-Romagna, Puglia, Sardegna, Umbria: 5 luglio – 2 settembre
  • Liguria: 5 luglio – 18 agosto
  • Sicilia: 1 luglio – 15 settembre
  • Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia: 5 luglio – 30 settembre
  • Toscana: 6 luglio – 4 settembre (stimato)
  • Veneto: 5 luglio – 31 agosto

Queste differenze, sebbene minime, possono fare la differenza per i più attenti agli affari.

Saldi estivi 2025, le regole da conoscere per acquisti sicuri

Con i saldi estivi 2025 entra in vigore anche il nuovo quadro normativo che tutela il consumatore dagli sconti fittizi. Il Decreto Legislativo 26/2023, in linea con la Direttiva europea 2019/2161, impone regole chiare per tutti i commercianti, sia online che offline.

Ecco cosa deve contenere ogni etichetta durante i saldi:

  • Il prezzo più basso applicato nei 30 giorni precedenti;
  • La percentuale di sconto applicata;
  • Il prezzo finale scontato.

Queste informazioni devono essere chiare, leggibili e ben visibili. In caso contrario, il commerciante rischia multe salate: si va da 516 euro fino a 3.098 euro per violazione.
Inoltre, è vietato:

  • Effettuare promozioni nei 30 giorni prima dei saldi;
  • Alterare i prezzi al rialzo poco prima dell’inizio degli sconti.

Queste misure servono a scoraggiare le pratiche scorrette e a garantire che lo sconto sia reale. Anche per gli acquisti online restano valide le tutele: si può sempre esercitare il diritto di recesso entro 14 giorni dalla consegna, salvo eccezioni (prodotti personalizzati o su misura).

Saldi e truffe: i consigli per non farsi fregare

Ogni anno, i saldi estivi attirano milioni di italiani. Ma tra vetrine colorate e prezzi sbarrati, si nascondono anche insidie. Per questo, è fondamentale sapere come riconoscere uno sconto autentico da una finta occasione.

Tra le raccomandazioni più importanti, il Codacons ricorda:

  • Conservare lo scontrino: anche i prodotti in saldo possono essere restituiti in caso di difetto.
  • Monitorare i prezzi prima dei saldi: per capire se lo sconto è reale o frutto di un “gioco” di marketing.
  • Diffidare degli sconti superiori al 50%, soprattutto nei negozi di fascia media.
    Preferire i negozi di fiducia: se conosci già qualità e prezzi, è più facile valutare la convenienza.
  • Etichette trasparenti e merce separata: gli articoli in saldo devono essere chiaramente distinti da quelli a prezzo pieno.

Inoltre, ricordiamo che il negoziante non è obbligato a far provare i capi, ma deve accettare pagamenti elettronici se sono indicati. E in caso di problemi? Rivolgetevi alle associazioni dei consumatori o alla Polizia Municipale.

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