Non avrà un viso simpatico, come Cesare Previti che, tra l'altro, se ne vantava di questa sua caratteristica, ma Francesco Gaetano Caltagirone, Franco per gli amici, è un imprenditore che lascia il segno.
Nato a Roma nel 1943, Caltagirone ha fatto fortuna soprattutto nel campo immobiliare.
Stando a Forbes, nel 2025, è il settimo uomo più ricco d'Italia con un patrimonio di 8,2 miliardi di dollari.
Quando parla o, più spesso, quando si muove cercando di non dare nell'occhio, quindi, è uno di quegli uomini capaci di spostare gli equilibri. Anche perché da tempo, il suo peso specifico è consolidato anche dall'attività di editore: Il Messaggero e Il Mattino di Napoli su tutti.
Ecco: se non lo fa lui direttamente, per lui parlano i suoi giornali.
Ma come è nata la fortuna di Franco Gaetano Caltagirone? Scorrendo la sua biografia, si capisce che non si è fatto esattamente da solo. La sua famiglia è originaria di Palermo. E i suoi avi già erano costruttori all'inizio del Novecento: suo nonno (Gaetano come lui) fondò una prima società a Bagheria nel 1905.
Fatto sta che suo figlio Francesco, il padre di Franco, si trasferì in Argentina, a Buenos Aires per la precisione, dove però non riuscì ad imporsi in quanto dopo poco fu colpito da una malattia che lo portò alla morte.
La famiglia, quindi, tornò a Roma, dove il nostro, già durante gli studi in ingegneria, rilevando il capitale del padre, fondò la sua prima società di costruzioni assieme al cugino architetto.
Si trovò al posto giusto nel momento giusto: negli anni Settanta già rappresentava una realtà economica consolidata con l'espansione urbanistica di Roma che gli diede modo di moltiplicare i suoi guadagni.
Il salto di qualità imprenditoriale, comunque, Caltagirone lo mise a segno negli anni Ottanta e Novanta con delle operazioni finanziarie che risultarono tutte di successo.
Nel 1984, rilevò la Vianini, società impegnata nel settore infrastrutturale; nel 1992, acquisì dall'Iri, quindi vincendo un'asta pubblica, la Cementir che, nel giro di pochi anni suo figlio seppe far diventare una multinazionale con presenze importanti in Scandinavia, in Turchia e in Estremo Oriente.
Nel 1996, iniziò l'avventura imprenditoriale anche nel campo dell'editoria acquisendo Il Messaggero dal gruppo Montedison e nel 1997 Il Mattino. Sette anni più tardi fu la volta del Corriere Adriatico e nel 2006 del Gazzettino di Venezia.
Fu lo stesso anno dell'onorificenza ricevuta per mano del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del Cavalierato al merito del Lavoro.
Tra la fine degli anni Novanta e gli inizi dei Duemila, i suoi interessi si allargarono anche al mondo della finanza: nel 2006, diviene vicepresidente del Monte dei Paschi di Siena; nel 2007, diviene consigliere di Assicurazioni Generali di cui arriva ad essere vicepresidente.
Francesco Gaetano Caltagirone fino al 2007 è stato sposato con Luisa Farinon e ha tre figli: Francesco Jr., Alessandro e Azzurra, l'ex moglie del politico Pierferdinando Casini.
In una recente iniziativa del Messaggero, Francesco Gaetano Caltagirone ha avuto modo di parlare di quelle che si possono considerare le sue due città predilette: Roma e Napoli.
Per entrambe, ha sottolineato l'importanza di avere regole meno burocratiche per essere efficienti e assicurarne lo sviluppo.
In tal senso, ha avuto anche modo di elogiare i due sindaci, entrambi del centrosinistra: Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi.
Al primo ha dato atto del modo positivo con il quale la Capitale ha gestito una serie di grandi eventi capitati pressocché in contemporanea come il Giubileo, la morte di Bergoglio, la nomina del nuovo Papa e gli appuntamenti sportivi della primavera. Al merito del secondo, invece, ha riconosciuto un riscatto generale di Napoli dopo i dieci anni di amministrazione di Luigi De Magistris. Riscatto ora coronato anche con l'assegnazione dell'edizione del 2027 dell'America's Cup.