Molti analisti l'hanno notato in questi giorni, soprattutto dopo le parole al vento del ministro degli Esteri Antonio Tajani per il quale, ormai, si sprecano meme e caricature: l'Italia, e più in generale l'Europa, vale come il due a briscola nello scenario internazionale che fa temere un'escalation atomica. Non tocchiamo palla, come Matteo Renzi rimprovera un giorno sì e l'altro pure a Giorgia Meloni.
Detta chiara e tonda: i nostri politici sono irrilevanti.
E tuttavia, paradossalmente, c'è qualcuno che riconosce loro un certo potere: non quello di volere una cosa e di farla avverare. Ma quello di volere una cosa ma di ottenerne una che è l'esatto opposto.
E insomma: è vero che quando hanno sganciato le bombe anche il Generalone Usa John Caine ha fatto il segno delle corna,
ma comunque: siamo pur sempre noi il Paese degli scongiuri, degli anatemi, degli jettatori, dei porta-sfiga, dei corni (nel 2017, a Napoli, l'allora sindaco De Magistris, che ne aveva la scrivania piena, diede l'ok per installarne uno di oltre 30 metri al porto);
siamo pur sempre noi il paese dei cornicelli, del sale (Anconetani, un vecchio presidente del Pisa, lo spargeva attorno al campo prima del calcio d'inizio), del tocca-ferro, del non è vero ma ci credo di eduardiana memoria. E lo testimonia anche l'ultimo dato di cronaca che riguarda il leader di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.
Assieme al socio Nicola Fratoianni e al padre padrone del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, sabato scorso, ha organizzato la sua bella manifestazione per la pace nel mondo. Sennonché, non c'è stato quasi il tempo per i manifestanti di ammainare le bandiere, ripiegare gli striscioni, riposare i cartelli e gli altoparlanti, darsi appuntamento - magari - per il prossimo sabato, che Trump ha dato inizio all'operazione "Martello di mezzanotte".
A qualcuno, sui social, quindi, è venuto il dubbio: Bonelli e soci portassero sfiga?
Insomma: uno degli insulti più grandi che possa essere rivolto a un italiano. E infatti anche Bonelli, di solito sempre composto ed educato, ha perso le staffe e a quella sua follower ha dato della cogl**na.
Insomma: tirate le pietre (si fa per dire) ad Angelo Bonelli, ma non azzardatevi a dargli del portasfortuna. No, lui mai e poi mai accetterà questo status come invece Pirandello fece fare al protagonista della sua Patente, al cinema nei panni di uno strepitoso Totò:
Il protagonista della novella pirandelliana voleva che la sua capacità di menagramo gli venisse riconosciuta da un tribunale in modo tale da poterla monetizzare.
E invece: Bonelli non ne vuole sentir parlare. A costo di essere preso di mira sui social, a costo di essere irrilevante esattamente come tutti gli altri politici italiani ed europei, non vuole passare per jettatore. E per questo ha dato la rispostaccia alla sua follower
Questo è @AngeloBonelli1, deputato italiano e leader con Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra che ha candidato Ilaria Salis al parlamento europeo.
— Francesca Totolo (@fratotolo2) June 23, 2025
Lo stile antifascista si distingue sempre. pic.twitter.com/B4OwZ1N447
Da lì: "è così che si risponde a una cittadina che paga le tasse" etc etc? Beh, anche i politici hanno un'anima. E magari un corno in tasca.
Meglio irrilevante che con un super potere jettatorio per il quale magari potrebbe lanciare anatemi ai guerrafondai di mezzo mondo, giungere davvero alla de-escalation e magari anche al tanto bramato Premio Nobel per la Pace: Angelo Bonelli vuole essere considerato come tutti gli altri e continuare a piangere in questa valle di lacrime.
E allora gli tocca anche essere preso di mira da un gruppo di renziani su Facebook:
E insomma, non c'è che da prenderne atto: il mondo gira senza chiedere il permesso ad Avs. Ma meglio così che avere poteri che il suo leader non vuole.