25 Jun, 2025 - 19:54

Difesa, quanti soldi spenderà in più all’anno l’Italia? Le conseguenze sui servizi essenziali

Difesa, quanti soldi spenderà in più all’anno l’Italia? Le conseguenze sui servizi essenziali

L’impegno sottoscritto dall’Italia al vertice Nato dell’Aja nel giugno 2025 rappresenta una svolta storica per la politica di difesa nazionale: portare la spesa complessiva per difesa e sicurezza al 5% del Pil entro il 2035. Una decisione che avrà un impatto profondo sui conti pubblici e sulle priorità di bilancio del Paese.

Italia, la spesa militare attuale e il nuovo obiettivo

Nel 2025 la spesa italiana per la difesa si attesta intorno all’1,5% del Pil, pari a circa 31-35 miliardi di euro, secondo le diverse fonti ufficiali e indipendenti.

Questo livello è già in crescita rispetto agli anni precedenti e comprende non solo le spese strettamente militari, ma anche quelle per missioni all’estero, infrastrutture logistiche, ricerca e sviluppo, e pensioni del personale militare.

Il nuovo target del 5% del Pil implica un salto senza precedenti: secondo le stime più accreditate, a regime l’Italia dovrebbe destinare oltre 100 miliardi di euro annui alla difesa e alla sicurezza, quasi triplicando l’attuale impegno di bilancio.

Di questa cifra, circa il 3,5% del Pil sarebbe destinato alla spesa militare vera e propria, mentre il restante 1,5% coprirebbe investimenti in infrastrutture strategiche, cybersicurezza, reti energetiche e di telecomunicazione, e altre voci legate alla sicurezza nazionale in senso lato.

Quanto spenderà in più l’Italia ogni anno?

Il salto di spesa richiesto dal nuovo obiettivo è impressionante. Secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Milex e di altre fonti indipendenti, l’incremento annuo necessario per raggiungere il 5% del Pil ammonterà a circa 40 miliardi di euro in più rispetto allo scenario attuale del 2% del Pil.

In termini assoluti, si passerebbe dagli attuali 35 miliardi a oltre 100 miliardi annui nel 2035, con una crescita media di circa 6-10 miliardi di euro all’anno per i prossimi dieci anni.

Ecco i dati principali:

  • Spesa attuale (2025): circa 31-35 miliardi di euro (1,5% del Pil)
  • Obiettivo 5% del Pil (2035): oltre 100 miliardi di euro annui
  • Incremento annuo medio: tra 6 e 10 miliardi di euro in più ogni anno, per un totale di circa 40 miliardi annui aggiuntivi a regime
  • Differenza cumulata in 10 anni: oltre 400 miliardi di euro in più rispetto allo scenario del 2% del Pil
  • Impatto sui cittadini e sul bilancio pubblico

Gli effetti su servizi essenziali e costo della vita

L’aumento della spesa per la difesa avrà effetti tangibili sulla vita dei cittadini. Secondo alcune simulazioni, ogni italiano dovrebbe contribuire con circa 650 euro in più all’anno per finanziare il nuovo livello di spesa militare, pari a oltre 2.600 euro annui per una famiglia di quattro persone.

Queste risorse dovranno essere reperite attraverso maggiori tasse, nuovo debito pubblico o, più probabilmente, tagli ad altre voci di spesa pubblica come sanità, istruzione e welfare.

Per dare un’idea della portata, i 40 miliardi annui aggiuntivi equivalgono al budget combinato di diversi ministeri chiave, superano la spesa attuale per università e ricerca e si avvicinano a quella per l’intera istruzione pubblica nazionale. Un cambiamento di questa entità richiederà scelte politiche difficili e una ridefinizione delle priorità nazionali.

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