I fari del centrodestra sono puntati sulle Regionali. Una fonte parlamentare della Lega torna a lanciare l'avvertimento: "Cosi' si rischia una sconfitta per 4 a 1, con il terzo mandato il centrodestra avrebbe avuto piu' chance di vittoria in Puglia e in Campania. Cosi', invece, si tolgono le castagne dal fuoco al Pd". La tesi e' che con una ricandidatura di Vincenzo De Luca in Campania e di Michele Emiliano in Puglia il centrosinistra si sarebbe presentato ancora piu' spaccato. Da qui il tentativo di un ultimo pressing nei confronti del partito del presidente del Consiglio. Le posizioni saranno, quindi, cristallizzate. Non che il voto favorevole di Fdi avrebbe spostato gli equilibri, considerato lo stop del partito azzurro. "Ma con il si' di Fdi e il via libera di senatori come Musolino e Durnwalder i numeri sarebbero stati in bilico", argomenta un'altra fonte parlamentare del centrodestra.
Per questo motivo si monitorava comunque il pallottoliere nel caso di un semaforo verde del gruppo del partito di via della Scrofa. "La verita' e' che c'era gia' un tacito accordo tra Pd e Fdi per far saltare l'emendamento", taglia corto la stessa fonte. Fratelli d'Italia puo' comunque sostenere di aver posto il tema, aveva rimandato la palla nel campo delle Regioni, "ma non e' arrivata alcuna proposta", il ragionamento. Il dossier ufficialmente non e' mai arrivato sul tavolo della conferenza delle Regioni, nonostante la spinta dei presidenti di Regione della Lega che sarebbero rimasti sorpresi dalla presentazione dell'emendamento proprio per la consapevolezza dell'impossibilita' di un esito positivo.