26 Jun, 2025 - 17:45

Tensione alle stelle in Senato: la battuta di Maiorino su Meloni fa esplodere lo scontro con Ronzulli

Tensione alle stelle in Senato: la battuta di Maiorino su Meloni fa esplodere lo scontro con Ronzulli

L’aula del Senato è stata teatro questa mattina di un acceso scontro, che ha visto protagonisti la vicepresidente di turno, Licia Ronzulli di Forza Italia e alcuni esponenti dell’opposizione, tra cui la senatrice del Movimento 5 Stelle, Alessandra Maiorino e il senatore del PD, Francesco Boccia.

Uno scontro dai toni accesi, che ha infiammato l’aula di Palazzo Madama, dove la tensione era già alta per la discussione sulla contestatissima riforma sulla separazione delle carriere in magistratura.

Ad accendere gli animi, è stato l’intervento della senatrice pentastellata Maiorino, che si è rivolta alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, utilizzando il termine ‘scodinzolare’, guadagnandosi il richiamo della vicepresidente Ronzulli. Richiamo che ha, tuttavia, innescato la reazione delle opposizioni facendo precipitare la situazione.

Accusa Meloni di ‘scodinzolare’,  Maiorino fa scoppiare la bagarre al Senato

A scatenare la polemica è stata la capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Alessandra Maiorino, protagonista di un durissimo intervento contro la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Criticando la scelta del governo italiano di sottoscrivere l’impegno NATO (su richiesta di Trump) per destinare il 5% del PIL nazionale alla Difesa, Maiorino ha utilizzato il termine ‘scodinzolare’ in riferimento alla premier, per sottolineare un atteggiamento a suo parere eccessivamente arrendevole tenuto da Meloni al vertice de L'Aia. La sua battuta ha immediatamente fatto salire i decibel nell’aula di Palazzo Madama, con tanto di insulti provenienti da entrambi i lati dell’emiciclo.

La presidente di turno, Licia Ronzulli, ha richiamato la senatrice Maiorino a conclusione del suo intervento, invitandola a non usare termini come ‘scodinzolare’ per riferirsi alle persone. Un richiamo che ha avuto l'effetto di accendere ulteriormente gli animi.

Botta e risposta tra Ronzulli e opposizioni: volano gli stracci in Aula

Il richiamo dell’esponente di Forza Italia è stato stigmatizzato dalle proteste delle opposizioni e dal senatore Francesco Boccia, capogruppo del Partito Democratico, che avrebbe dovuto prendere la parola dopo Maiorino per il proprio intervento sul provvedimento in discussione, ovvero, la separazione delle carriere.

“Presidente le chiedo di evitare di bacchettare i componenti delle opposizioni”, ha detto Boccia rivolgendosi alla presidente.

“Lei non mi deve insegnare il mio lavoro di presidenza. Non glielo consento. A me piace che quando presiedo io ci sia almeno un minimo di rispetto, anche utilizzando toni duri” ha replicato, quindi, Ronzulli, che poi ha avvertito Boccia di aver fatto partire il tempo a disposizione per il suo intervento.

A nulla sono servite le proteste del capogruppo PD, che ha cercato di sottolineare come la presidente avesse fatto partire il tempo in un momento in cui non gli sarebbe stato possibile parlare per la confusione nell’aula.

“Lei mi ha dato la parola in un’aula in cui non era possibile fare il mio intervento”.
“Il suo tempo è iniziato”, ha ribattuto secca Ronzulli.

Terzo mandato e separazione delle carriere, maggioranza con i nervi a fior di pelle

Il battibecco tra la presidente di turno del Senato e gli esponenti dell’opposizione si è svolto, in un clima già teso per la discussione sulla riforma Nordio sulla separazione delle carriere in magistratura.

In mattinata, inoltre, la maggioranza era uscita spaccata dal voto sull’emendamento della Lega sul terzo mandato per i Presidenti di regione, bocciato in commissione affari costituzionali del Senato. Quindici i voti contrari, cinque i favorevoli, due gli astenuti.

Gli strascichi della votazione sul Terzo Mandato si sono visti anche nell’Aula di Palazzo Madama, dove al momento della prima votazione sul ddl Nordio è venuto meno il numero legale e la seduta è stata sospesa per 20 minuti, prima di poter riprendere per procedere con la votazione sugli emendamenti.

 

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