Fine delle ricerche per Pasquale Catalano, l’anziano scomparso da Grotteria, comune in provincia di Reggio Calabria, il 18 giugno 2025.
A quattro giorni di distanza dal suo allontanamento, l’uomo è stato purtroppo ritrovato privo di vita, suscitando grande dolore nei familiari, negli amici e in tutta la comunità locale.
A denunciarne la scomparsa erano stati i parenti, profondamente preoccupati per la sua prolungata assenza e per l’età avanzata dell’uomo.
Per l’anziano, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: le sue spoglie mortali sono state rinvenute in un dirupo nei pressi della località Catalisano.
Il tragico ritrovamento è avvenuto nella mattinata del 22 giugno 2025, all’interno di una zona impervia e difficilmente accessibile, raggiungibile solo da chi conosce a fondo il territorio.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle forze dell’ordine, lo scomparso Pasquale Catalano sarebbe caduto accidentalmente nel burrone.
Le autorità sono al lavoro per chiarire nel dettaglio la dinamica dell’accaduto, ma un dato è certo: la frazione di Contrada Marmora e l’intera comunità di Grotteria hanno perso un uomo buono, stimato e profondamente apprezzato.
Pasquale Catalano, residente nella frazione di Contrada Marmora, era risultato irreperibile per diversi giorni.
In quelle ore, la speranza era che potesse fare ritorno autonomamente a casa e riabbracciare i suoi cari in grande apprensione.
Il suo allontanamento appariva anomalo e il mancato rientro tra le mura domestiche faceva presagire una possibile perdita dell’orientamento.
La comunità locale di Grotteria, così come parenti, amici e conoscenti, era rimasta profondamente scossa dal lungo silenzio che si era protratto nei giorni successivi.
Le ricerche dell'anziano erano state attivate ufficialmente già poche ore dopo la denuncia di scomparsa.
In casi come questo, era stato raccomandato di prestare particolare attenzione a zone boschive, campagne, aree montane, così come ai paesi e alle città limitrofe a Grotteria.
A lanciare l’allarme sui social network era stata una nipote dell’uomo, che, non vedendolo rientrare, aveva tempestivamente allertato i comandi locali e avviato le prime ricerche sul campo.
Un lavoro durato quattro giorni, reso possibile grazie al contributo dei militari, della Protezione Civile e dei volontari, uniti dall’obiettivo comune di riportare il novantaquattrenne tra le braccia dei suoi cari.
Chiunque avesse bisogno di aiuto e supporto per un caro scomparso, è invitato a presentarsi al comando più vicino della polizia o dei carabinieri e contattare il 112, numero unico per le emergenze.
Nel caso i familiari volessero ricevere un supporto più strutturato, possono rivolgersi a realtà come il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV.
L'associazione offrone sostegno concreto ai parenti delle persone scomparse, affiancandoli con strumenti legali, consulenze psicologiche e, quando necessario, competenze investigative.
L'organizzazione di volontariato è disponibile al numero +39 388 189 4493, attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette.