Potrebbe "KPop Demon Hunters" essere il prossimo grande titolo d’animazione a ricevere un adattamento in live-action? La possibilità non sembra così remota. Il film, che fonde l’universo musicale del K-pop con il fantasy urbano e lo stile da action movie, ha rapidamente conquistato Netflix e acceso il dibattito tra i fan.
Ma vale la pena portare questa storia su schermo con attori reali? Oppure è meglio espandere il franchise restando fedeli al medium originale dell’animazione? La co-regista Maggie Kang ha aperto una finestra sul futuro del progetto, lasciando intendere che ci sono riflessioni in corso.
Il film segue le avventure di Rumi (doppiata da Arden Cho), Mira (May Hong) e Zoe (Ji-young Yoo), un trio di idol che, oltre a cantare e ballare, combatte i demoni. Le cose si complicano quando viene alla luce il segreto di Rumi: è una mezzo-demone.
Un conflitto identitario che mette in crisi la dinamica del gruppo e che lascia aperte molte possibilità narrative per un sequel o per un adattamento in live-action. Intanto, mentre il film continua a dominare le classifiche, la possibilità di una nuova trasposizione diventa un tema sempre più concreto.
Lanciato su Netflix il 20 giugno, "KPop Demon Hunters" ha ottenuto un successo immediato e su scala globale. Secondo i dati forniti da FlixPatrol, il film ha raggiunto la vetta della classifica Netflix in ben 26 Paesi ed è entrato nella Top 10 in oltre 90 territori.
La reazione del pubblico è stata altrettanto straordinaria: secondo DeepNewz, il film ha totalizzato un punteggio del 94% da parte della critica e un 96% di approvazione del pubblico, rendendolo uno degli originali Netflix più apprezzati di sempre nel settore animazione.
Ma il successo non si è fermato al solo ambito visivo. La colonna sonora del film è diventata un caso musicale virale. I brani originali, firmati da star del K-pop tra cui TWICE, ATEEZ e NewJeans, hanno scalato le classifiche globali. "Takedown" ha registrato oltre 8.5 milioni di stream su Spotify nelle prime 24 ore.
A contribuire al successo c’è sicuramente l’impatto visivo: ispirato dal look spettacolare di "Spider-Man: Into the Spider-Verse" ma con una personalità tutta sua, il film ha puntato su un’estetica hi-tech e colorata, con animazioni fluide e scene d’azione ritmate al millisecondo.
Durante un’intervista rilasciata a Forbes, Maggie Kang ha lasciato intendere che l’idea di un adattamento live-action è qualcosa su cui si è riflettuto, seppur ancora a livello embrionale. "Mi è piaciuto molto "How to Train Your Dragon"", ha detto Kang: "Ero seduta in sala e pensavo: chissà se qualcuno vorrebbe vedere un film live-action di "KPop Demon Hunters". Come sarebbe? Come funzionerebbe?”
Si apre così una porta significativa per il futuro del franchise. Il live-action potrebbe non essere necessariamente un remake del primo film, ma uno spin-off, un sequel o una storia ambientata nello stesso universo narrativo. Una decisione di questo tipo permetterebbe agli autori di esplorare nuove strade mantenendo intatta l’integrità della versione animata.
Il franchise ha tutti gli elementi giusti per adattarsi a un film con attori: un concept visivamente accattivante, personaggi iconici, un potenziale narrativo vasto e un seguito di fan devoti. Inoltre, l’ambientazione urbana-fantastica del film si presta facilmente a una resa cinematografica realistica, magari con l’uso mirato di effetti speciali e un’estetica che richiami i videoclip musicali, insomma un ibrido visivo tra action movie e video musicale di alta produzione.
Tuttavia, l’entusiasmo dei fan è accompagnato da una certa cautela. Alcuni temono che il live-action possa semplificare o snaturare l’universo costruito con tanta cura nel film animato. Altri sottolineano come l’industria dell’intrattenimento stia abusando dei remake di questo tipo.
Molti spettatori e fan hanno espresso il desiderio di vedere un sequel animato prima di pensare a un adattamento live-action. "KPop Demon Hunters" ha lasciato diverse trame aperte che meritano uno sviluppo approfondito. In particolare, la storia familiare di Rumi e il suo rapporto con la madre adottiva Celine (doppiata da Yunjin Kim) non è ancora del tutto risolta. Lo stesso vale per le storie personali di Mira e Zoe, due personaggi carismatici che nel primo film sono rimaste leggermente in ombra rispetto alla protagonista.
Il gruppo musicale Huntrix, inoltre, merita un’ulteriore esplorazione. Le dinamiche interne al trio, i legami con il passato e il mondo segreto dei demoni offrono un terreno fertile per un secondo film. C’è anche spazio per raccontare meglio il misterioso personaggio di Jinu, introdotto nel finale, e per approfondire il mondo spirituale che lega il K-pop ai poteri magici.
Un sequel animato non solo permetterebbe di chiudere (o rilanciare) alcuni archi narrativi, ma consoliderebbe ulteriormente il brand, rafforzando le basi per un eventuale passaggio a un nuovo prodotto come il live-action. Per ora, il futuro di "KPop Demon Hunters" è ancora aperto. Ma il messaggio è chiaro: i fan vogliono di più.