Colpo di scena clamoroso nel processo che ha tenuto con il fiato sospeso l'intero mondo dello spettacolo e non solo. Dopo settimane di testimonianze scottanti e oltre un mese di udienze infuocate, la giuria ha finalmente raggiunto un verdetto completo nel caso federale a carico di Sean "Diddy" Combs.
Il verdetto è arrivato mercoledì 2 luglio e riguarda tutti e cinque i capi d'accusa, incluso quello più controverso: il racket. Questa la live del processo in corso a New York:
Il processo contro il fondatore della Bad Boy Records è stato uno dei più seguiti dell'anno. Combs era accusato di reati gravissimi, tra cui traffico sessuale, trasporto a scopo di prostituzione e partecipazione a un'associazione a delinquere.
La giuria aveva inizialmente raggiunto un verdetto solo su quattro dei cinque capi d'accusa, restando bloccata sull'accusa di racket. Ma nella mattinata del 2 luglio, la svolta: "Abbiamo raggiunto un verdetto su tutti i capi d'accusa", si legge nella nota consegnata al giudice.
La tensione in aula era palpabile. Gli avvocati dell'accusa e della difesa avevano espresso pareri divergenti sul modo in cui procedere con l'impasse: i pubblici ministeri avevano richiesto al giudice di impartire l'"istruzione Allen", una misura che invita i giurati a trovare un accordo.
Ma la difesa di Combs si è opposta con forza.
Al centro del caso ci sono testimonianze sconcertanti, in particolare quelle di due donne: Casandra "Cassie" Ventura, ex compagna di Diddy, e una testimone nota solo come "Jane Doe". Entrambe hanno parlato di una lunga serie di abusi, coercizione e atti sessuali estremi organizzati da Combs, noti nel processo come "freak offs" e "Hotel Nights".
Cassie, visibilmente provata e incinta di otto mesi al momento della deposizione, ha raccontato in aula una relazione tossica e violenta durata oltre un decennio. Secondo la sua testimonianza, Diddy l'avrebbe anche violentata verso la fine della loro relazione.
La donna ha dipinto Combs come un manipolatore potente, che usava il suo impero per costringere le donne a partecipare a rapporti degradanti con sex workers maschi.
Jane Doe, invece, ha raccontato dettagli raccapriccianti di serate in hotel dove veniva obbligata a partecipare a scene sessuali estreme, spesso sotto l'effetto di sostanze. Entrambe hanno parlato di una vera e propria "struttura criminale" alle spalle di Combs, fatta di complici e organizzazione.
Una mossa che ha fatto discutere è stata quella degli avvocati di Combs: la difesa non ha chiamato nessun testimone, preferendo concentrarsi interamente sul controinterrogatorio dei testimoni dell'accusa.
Secondo la loro strategia, i rapporti sessuali descritti erano tutti consensuali. In aula sono stati mostrati anche messaggi di testo e prove digitali a sostegno della versione di Combs. Tuttavia, la giuria sembra non essere stata convinta da questa strategia.
Dopo circa 12 ore di deliberazioni, ha raggiunto un verdetto unanime su due capi d'accusa di traffico sessuale e due capi d'accusa di trasporto a fini di prostituzione. Il punto critico era il capo d'imputazione per racket, su cui la giuria era inizialmente divisa. Ma alla fine, anche su questo punto è arrivato l'accordo.
Anche se il verdetto è stato raggiunto, il caso Combs è tutt'altro che chiuso. L'artista deve ancora affrontare numerose cause civili legate ad accuse simili, alcune delle quali sono già state avviate da presunte vittime.
Diddy continua a proclamare la sua innocenza, ma il verdetto rappresenta un durissimo colpo alla sua reputazione e carriera. Va ricordato che l'intera vicenda è esplosa nel novembre 2023, quando Cassie Ventura ha intentato una causa per violenza sessuale e abusi fisici, risolta in maniera extragiudiziale il giorno successivo.
Ma da allora è stato un effetto domino: decine di altre persone si sono fatte avanti, dando il via a un'indagine federale senza precedenti nel mondo dello showbiz. Il mogul, che nei mesi precedenti al processo ha vissuto in custodia, si è presentato in aula con un look sobrio e i capelli grigi, visibilmente provato. Il suo impero mediatico e musicale, un tempo simbolo di successo e potere, ora rischia di crollare sotto il peso delle accuse.
La sentenza definitiva verrà pronunciata nei prossimi giorni, ma il verdetto ha già segnato un punto di svolta nella vicenda. Il mondo guarda, commenta e aspetta: il caso Diddy potrebbe diventare un nuovo simbolo del cambiamento in atto a Hollywood.