Torna a fare casino l'esuberante Kesha, ma stavolta sembra aver detto addio ai vestiti strappati di "Tik Tok" e aver abbracciato una nuova versione di sé. Nessuna etichetta, né grandi dichiarazioni, solo Kesha in tutto il suo splendore. Forse per questo la cantante ha deciso di intitolare il suo nuovo album ". (PERIOD)".
Sesto disco in studio, ". (PERIOD)" è una dichiarazione d'intenti e un inno alla libertà: "Ho ripreso il controllo della mia vita e sono entusiasta" - ha detto in un'intervista esclusiva a People. I fan potranno gioire: l'ultimo progetto di Kesha arriverà domani 4 luglio 2025, una data piena di significato, visto che celebra l'Indipendenza degli States.
Coincidenza? Io non credo... . Ecco tutti i dettagli dietro ". (PERIOD)" e la "nuova" Kesha.
A guardarsi indietro, Kesha ne ha fatta di strada e ad ammetterlo è lei stessa in un'emozionata intervista a People, in occasione dell'uscita del suo sesto album in studio, ". (PERIOD)":
Un'infanzia difficile, che la madre, Pebe Sebert, ha cercato di alleviare con l'arte, immergendo la figlia nella musica. Madre single e cantautrice, Pebe ha insegnato alla piccola Kesha le proprietà terapeutiche della creatività e da allora, la 38enne ha fatto tesoro di quelle lezioni, superando a testa alta le difficoltà - e Kesha ne ha affrontate parecchie...
". (PERIOD)" tocca profondamente la cantante, perché è il primo progetto dopo aver lasciato la RCA e la Kemosabe Records ed è stato prodotto con la sua etichetta indipendente, la Kesha Records.
A detta della cantante, l'album è come la metaforica "luce in fondo al tunnel", è il primo passo con cui si è ripresa se stessa: "Mi commuove molto. Ho un avviso sul telefono che dice: "Sei libera. Stai seguendo la tua gioia?" Per tanti anni non ho potuto dirlo. Ora sto reinsegnando al mio corpo come essere una donna libera, ballare come una donna libera, cantare come una donna libera".
E i suoi fan lo sanno molto bene. La cantante di "Die Young" ha conosciuto il successo nel 2009, ricevendo addirittura una nomination ai Grammy e raggiungendo le vette delle classifiche mondiali. Poi, il sogno coronamento di un traguardo: aprire il concerto della leggendaria Rihanna:
Poi, però, proprio con il suo secondo album - dal quale è stato estratto "Die Young" - sono iniziate le difficoltà. Differenze creative, un obiettivo centrato a metà e quell'amaro in bocca hanno, forse, acuito i suoi problemi di salute. Nel 2014, Kesha è finita in riabilitazione per disturbi alimentari.
A distanza di pochi mesi, la battaglia più grande: la denuncia contro il produttore Lukasz "Dr. Luke" Gottwald con la peggiore delle accuse. Abusi sessuali, emotivi e fisici. Lui si è sempre dichiarato innocente e ha presentato una controquerela, che ha portato i due in Tribunale.
Da allora, Kesha ha cercato di tirarsi fuori dal baratro con le unghie e con i denti, riversando tutto il suo dolore in tre album, "Rainbow" (2017), "High Road" (2020) e "Eat the Acid" (2023):
Con ". (PERIOD)" si è aperto un nuovo capitolo della sua vita, un inizio che sembra condurre a una Kesha "libera, al sicuro, felice, giocosa, sexy, eccitata, ma soprattutto completa". Anzi, questa nuova prospettiva le ha permesso di guardare alle sue vecchie canzoni e ascoltare sotto una luce diversa, senza la paura legata al periodo buio in cui il brano era stato scritto.
Sprezzante, sicura e menefreghista quanto basta, la Kesha di oggi non si cura delle critica o di cosa possa pensare la gente e, anzi, si è innamorata di nuovo di se stessa: "Non ho nulla di cui vergognarmi. Dovrei essere fottutamente orgogliosa di me stessa. Quindi continuate a odiarmi, haters".