07 Jul, 2025 - 20:13

Akon, il Senegal rifiuta la "Wakanda" del cantante: in fumo 6 miliardi di dollari per Akonville

Akon, il Senegal rifiuta la "Wakanda" del cantante: in fumo 6 miliardi di dollari per Akonville

Probabilmente la Marvel non ha mai avuto un fan più sfrenato di Akon. Il cantante di "Smack That" si è imbarcato in un'impresa degna del Guinness World Record: costruire l'iper-tecnologica e leggendaria Wakanda.

Sì, avete capito bene. L'imprenditore si è gettato a capofitto nel progetto, investendo la modica cifra di 6 miliardi di dollari e cercando di dar vita a "Akonville" - come è stata soprannominata la città dei suoi sogni. 

Peccato che l'avventura si sia trasformata in un incubo durato anni e alla fine - (prevedibilmente?) - si è infranto in mille pezzi davanti al rifiuto del Senegal, ma scopriamo di più dietro l'assurda vicenda.

Akon dice addio alla "sua" Wakanda

Cantante, produttore discografico, imprenditore e, adesso, anche architetto in erba. Akon deve aver scambiato il Senegal - suo Paese d'origine - per una delle mappe di "The Sims 4", visto che ha sborsato una cifra da capogiro per la costruzione di "Akon City", una sorta di "Wakanda" in versione reale. 

Peccato che la meravigliosa, futuristica e all'avanguardia nazione - apparsa per la prima nel primo volume dei "Fantastici 4" del 1966 - sia impossibile da realizzare con le attuali tecnologie. Forse "troppo ambizioso" il progetto per il Senegal, che ha detto un secco no al cantante. 

O meglio, pare che dopo anni di tentativi e trattative, alla fine le parti non siano riuscite a trovare un accordo e i piani per la città sono stati definitivamente abbandonati. A riportare la notizia la BBC, aggiungendo che adesso il cantante si dedicherà a progetti più "con i piedi per terra".

Il no del Senegal a "Akonville"

A confermare ufficialmente il crollo dei sogni di Akon è stato Serigne Mamadou Mboup, capo dell'Ente per lo Sviluppo Turistico del Senegal (Sapco), che alla testata ha riferito:

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Il progetto Akon City non esiste più. Fortunatamente, è stato raggiunto un accordo tra Sapco e l'imprenditore Alioune Badara Thiam [alias Akon]. Quello che sta preparando con noi è un progetto realistico, che Sapco sosterrà pienamente

In effetti, la "Wakanda" ideata dal cantante avrebbe dovuto portare beneficio a tutto il Paese, creando posti di lavoro, sviluppo economico e tecnologico. Tuttavia, nonostante i finanziamenti di Akon stesso, il progetto è risultato troppo dispendioso e difficile da attuare concretamente. 

A farne le spese, però, anche i residenti nella zona designata a diventare Akonville, già entusiasti alla prospettiva di migliori condizioni di vita. "Ci avevano promesso posti di lavoro e sviluppo. Invece non è cambiato nulla", ha detto uno dei cittadini alla BBC.

Così, dopo 5 anni di tira e molla, i residenti si sono ritrovati con un sito di 800 ettari a Mbodiène (a circa 100 km a sud della capitale Dakar), per lo più vuoto. Unica struttura un edificio di accoglienza incompleto. Non ci sono strade, né abitazioni e neppure rete elettrica.

A far propendere per l'abbandono del progetto da parte del Paese, anche l'insorgenza di alcuni dubbi sulle modalità di pagamento dei residenti dell'ipotetica Akon City da parte del cantante stesso

Due progetti (troppo) ambiziosi: gli Akoin e Akonville

Per capire come il cantante aveva in mente di pagare i cittadini per il loro lavoro, bisogna fare un passo indietro e più precisamente al 2018. All'epoca Akon aveva annunciato due progetti estremamente audaci: la fondazione di Akonville e la creazione di una nuova valuta digitale: gli Akoin

Tutto con l'unico obiettivo di far sviluppare la società africana. 

Dunque, se la città aspirava a essere un modello di futuro high-tech ed eco-friendly, dove il benessere fosse a livelli altissimi, dall'altro lato, la criptovaluta avrebbe dovuto provvedere al sostentamento economico, pagando stipendi e investitori. 

Purtroppo, dall'inizio del progetto a oggi, lo stesso Akon ha ammesso che la sua criptovaluta ha fatto fatica anche solo a rimborsare i finanziatori: "Non è stata gestita correttamente - me ne assumo la piena responsabilità".

Sfumato il progetto da 6 miliardi

Secondo quanto riportato da fonti ufficiali, il progetto sarebbe costato ben 6 miliardi di dollari e prometteva, entro il 2023, la costruzione di un centro commerciale, un ospedale, una scuola, una centrale di polizia e una stazione di smaltimento per i rifiuti e un impianto solare. 

Invece della città neppure l'ombra, anche se nel 2022, il cantante aveva detto: "Il progetto è al 100.000% in corso", con tanto di cerimonia di lancio dei lavori. 

Come recuperare il denaro? Il Senegal ha un'idea: lavorare a un piano sullo stesso sito "più realistico", magari connesso alle prossime Olimpiadi Giovanili, ormai sempre più vicine. Come andrà a finire? Al momento nulla è certo e il destino del sito vicino Mbodiène rimane avvolto nel mistero.

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