Radicofani è un borgo di neppure mille abitanti in Val d’Orcia, provincia di Siena. Divenne noto negli anni Ottanta quando Bettino Craxi, leader socialista, usava lo pseudonimo Ghino di Tacco per scrivere corsivi al vetriolo sul quotidiano L’Avanti! per rispondere agli attacchi del direttore di Repubblica Eugenio Scalfari.
Ghino di Tacco era un brigante gentiluomo che prendeva ai ricchi che passavano da Radicofani per andare a Roma e dava ai poveri. Un Robin Hood in salsa valdorciana. Nel primo fine settimana di luglio questo paese è diventato, per il settimo anno, una capitale della cultura con la presentazione di libri scritti da giornalisti famosi, da Franco Bechis a Enrico Mentana, da Luigi Contu a Gianni Barbacetto, da Riccardo Cucchi a Lorenza Foschini.
L’iniziativa è promossa dell’associazione giovanile Pyramid che contribuisce al rilancio dei piccoli borghi del Belpaese. Si svolge nel Bosco Isabella, un giardino esoterico creato nell’Ottocento dal massone Odoardo Luchini in ricordo della moglie e restaurato con due interventi dal Grande Oriente d’Italia. Il giardino merita di essere visitato per la sua originalità e per quella piramide che “cresce” nel Bosco. Bosco Isabella, appunto.